Gentile da Fabriano al Met di New York

New York e il suo skyline impressionante e icona di tante celebri pellicole e immagini, New York che fa sognare con la sua aria frizzante che ti fa sentire cittadino del Mondo, New York e i suoi grandi musei come il Metropolitan Museum of Art, a cui spesso ci si riferisce con il nomignolo di “The Met”, una delle più prestigiose e ricche collezioni del mondo.La sua sede principale si trova sul lato destro di Central Park lungo quello che viene chiamato il Museum Mile, cioè il “Miglio dei musei”. La collezione permanente del Met contiene l’enorme numero di più di due milioni di opere d’arte, suddivise in ben diciannove sezioni diverse. Sono custodite infatti opere risalenti all’antichità classica e all’antico Egitto, dipinti e sculture di quasi tutti i più grandi maestri Europei, una vasta collezione di arte statunitense e moderna, nonché una notevole quantità di opere d’arte africane, asiatiche, dell’Oceania, bizantine e islamiche. Basti pensare che il museo possiede le opere di artisti geniali e famosi di varie epoche, tra cui per citarne solo qualcuno, Botticelli, Michelangelo, Donatello, Tiziano, Giotto, Raffaello, Caravaggio, Manet, Monet, Degas, Van Gogh, Picasso e Dalí. Inoltre oltre all’esposizione permanente, il Met organizza ed ospita anche grandi mostre itineranti durante tutto l’anno. Pensate che qui è tra i tanti capolavori è conservato anche un bellissimo dipinto di Gentile da Fabriano, la “Madonna con Bambino e angeli musicanti” opera autografa di Gentile, realizzato con tecnica a tempera su tavola, misura 85 x 56 cm. Dipinto che non era in buono stato di conservazione, ma grazie al recente restauro ha riacquistato colore, tonalità e forme. Tra l’altro il dipinto venne dato in prestito per la mostra “Gentile da Fabriano e l’altro Rinascimento” in Fabriano nel 2006.

L’opera proviene dal mercato antiquario e la sua collocazione originaria è ignota. Acquistata da Theodore M. Davis agli inizi del Novecento a Firenze, venne donata al museo col suo lascito nel 1915. Essendo una variante della Madonna in trono col Bambino e angeli musicanti oggi alla Galleria nazionale dell’Umbria a Perugia, è datata da Keith Christiansen ad un periodo immediatamente successivo e prima del Polittico di Valleromita del 1410. Altri critici invece videro in essa la monumentalità dell’arte Toscana e proposero quindi una datazione intorno al 1420-1425, periodo fiorentino del Gentile. In assenza di documentazione scritta e di precisi riferimenti stilistici, l’opera rimane di datazione incerta. Il tema, è la Madonna col bambino raffigurata in un acceso manto blu, protagonista in forme più maestose, il piccolo giardino e il trono, sorretto da piccoli pilastri da cui escono fiori con gradevoli cadenze cromatiche. Il tutto crea un motivo che può considerarsi come il preludio alla copiosa serra che integrerà la grande pala dell’Adorazione dei Magi della Galleria degli Uffizi a Firenze.

Francesco Fantini