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PRESENTATO PROGETTO INTEGRATO LOCALE “PAESAGGI E CIVILTA’ DEL FARE”

Conclusa, recentemente, la fase di valutazione del PIL (Progetto Integrato Locale) RI-CREA: paesaggi e civiltà del fare i Comuni di Fabriano, Matelica, Cerreto d’Esi, Sassoferrato e Genga, hanno avviato la fase di attuazione degli interventi. Sono ben 16 gli interventi finanziati, di cui 7 promossi dai Comuni della rete, e 9 da soggetti privati (start-up ed aziende già esistenti in area PIL), per un totale di 1,5 milioni di euro di investimenti sostenuti da un contributo di circa 1.278.000 euro (65% ai comuni e 35% ai privati). Condividendo le diverse esperienze, come detto, è stata organizzata la prima riunione di cabina di regia del PIL a San Biagio in Caprile, frazione Campodonico di Fabriano, che ha visto una forte adesione e un grande entusiasmo da parte di tutti i beneficiari pubblici (i rispettivi sindaci dei Comuni) e i privati, oltre al facilitatore del PIL, Alessandra Panzini, e il presidente del GAL Colli Esini, Riccardo Maderloni.

“Il PIL, promosso e finanziato dal FEASR 2014-2020 nell’ambito del Piano di Sviluppo Locale del GAL “Colli Esini San Vicino” – ha spiegato Maderloni – è una forma innovativa di approccio allo sviluppo territoriale che si attua tramite il sostegno alle imprese ed alle amministrazioni locali che si riconoscono attorno ad un tema condiviso che, nel caso del Fabrianese, è stato individuato nella “cultura del fare”, una tendenza all’intraprendere e all’innovare storicamente radicata nel territorio. La strategia del PIL – hanno evidenziato sia il presidente del GAL che facilitatore del PIL, Alessandra Panzini – è quindi finalizzata a mettere a sistema attività produttive differenti – dall’artigianato (con particolare riferimento alla carta), alla manifattura d’eccellenza, all’enogastronomia) – con aspetti più strettamente culturali andando inoltre a rileggere il patrimonio storico, artistico ed archeologico con questa chiave di lettura. In tal modo è possibile costruire un progetto strategico unitario funzionale alla creazione di un prodotto d’area forte e riconoscibile, che valorizzi le specificità di ogni comune creando anche attraverso la creazione di itinerari tematici di turismo integrato.”

Per quanto riguarda gli interventi pubblici, il sindaco di Fabriano ha detto che si va dalla rifunzionalizzazione dell’Abbazia di S. Biagio in Caprile, a Fabriano – da destinare a foresteria per accoglienza turistica (pellegrini dei Cammini e bikers) con annessi spazi per corsi formazione sulla gestione del bosco con recupero vecchi mestieri, al completamento dello IAT in centro storico e del mercato coperto, nuovo polo di promozione delle tradizioni gastronomiche locali. A Matelica, invece ha richiamato il sindaco Massino Baldini, c’è il recupero dell’Ex poligono di tiro dove si intende realizzare un nuovo mercato locale per la promozione delle eccellenze locali, in particolare del Verdicchio”. Ha parlato di Cultura il sindaco di Sassoferrato, Maurizio Greci, con l’intervento nell’area di “Sentinum” con percorsi attrezzati che mettano in luce, attraverso supporti multimediali innovativi, i mestieri, le attività agricole e artigiane dell’antichità.” Concludendo, Cerreto d’Esi, con il sindaco David Grillini che citato l’intervento su Palazzo Malatesta al fine di attivare un servizio di Fab-Lab per lo sviluppo di nuove competenze nei settori dell’artigianato e della manifattura collegato alla filiera creativa. Infine, il sindaco di Genga, Marco Filipponi, ha posto l’accento sul rafforzamento del sistema di accoglienza turistica con la riqualificazione e il potenziamento del punto informativo dello IAT di Fabriano, che dialogherà con gli altri punti informativi presenti nei comuni del PIL e in particolare con il punto informativo delle Grotte di Frasassi, il principale catalizzatore di flussi turistici non solo dell’area ma della regione. Riassumendo, viceversa, per grandi linee gli interventi dei privati, questi mirano a rafforzare l’offerta produttiva locale, puntando al sostegno di nuove imprese intenzionate ad innovare produzioni artigianali di eccellenza, in particolare quella legata alla filiera della carta e cellulosa; supporto a nuove imprese ed imprese già esistenti che operino nel settore dell’agricoltura e dell’agroalimentare di eccellenza e l’avvio di nuove imprese capaci di far fronte al potenziamento del sistema produttivo locale e di migliorarne la competitività e la capacità di penetrazione del mercato in rafforzamento al brand d’area e da ultimo, non certo per importanza mantenere in forze imprese già esistenti e l’avvio di nuove imprese per la promozione e commercializzazione delle produzioni di eccellenza e la valorizzazione della tradizione enogastronomica locale collegate a proposte di turismo esperienziale attraverso tour-operator specializzati nella progettazione e organizzazione di servizi per il turismo naturalistico e outdoor. Tutto questo ha concluso, Alessandra Panzini: “a testimonianza che la coesione degli obiettivi e delle strategie di azione, nonostante le difficoltà di gestione dell’iter di costruzione prima e valutazione poi del PIL, collegate al suo essere una sperimentazione fortemente innovativa e alle problematiche della pandemia COVID, ci hanno portato questi positivi risultati”.

(CS)