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LATINI E BIONDI: “ULTERIORI 174 MILA EURO AL TERRITORIO FABRIANESE”

Ancona – La Regione investe ulteriori 174 mila euro in economia della cultura a supporto dell’entroterra. Dopo l’approvazione della legge sulle città della carta, nel piano annuale della cultura sono stati previsti investimenti che ricomprendono anche i territori di Sassoferrato e Moie. Lo ricordano l’assessore Giorgia Latini e la consigliera Chiara Biondi, entrambe della Lega, sottolineando come si stia attivando un circuito virtuoso tra istituzioni e territorio per trasformare in opportunità eccellenze culturali storicamente riconosciute come straordinarie. “Sin dall’avvio del nostro mandato regionale abbiamo dimostrato di essere attenti e solleciti verso le potenzialità di una regione candidata a rappresentare un patrimonio dell’Umanità a tutto tondo – ribadisce l’assessore Latini – Le Marche, per prime in Italia, hanno raggiunto nei giorni scorsi un fondamentale accordo quadro con l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del MIBAC per valorizzazione, tutela e salvaguardia del patrimonio culturale immateriale ed etnoantropologico regionale. Un accordo che ho fortemente voluto e promosso perché sono convinta che darà una spinta significativa a capitalizzare i giacimenti culturali di cui le Marche abbondano”. Ai giacimenti in questione Fabriano e l’ entroterra portano in dote mestieri, storia, ambienti e cultura secolari. Emblematica la recentissima inaugurazione di Zona Conce, polo culturale completo di spazi formativi che ha preso forma nel recuperato complesso dell’ex conceria fabrianese. “La legge sulle città della carta, di cui sono prima firmataria, è la punta dell’iceberg di una visione di più ampio respiro che riconosce come asset il confine sottile tra arte e artigianato artistico, tra creatività e design industriale, tra tradizione manifatturiera e made in Italy – aggiunge la consigliera Biondi – Ringrazio l’assessore Latini per la sollecita risposta che possiamo dare al territorio dopo i lunghi mesi in cui la pandemia ha impedito a troppi di lavorare. Supportare progetti innovativi è dare un segnale di riscossa che arriva dall’anima stessa delle Marche. Perché la cultura non è maniera, ma strumento di crescita”. (CS)