Letizia, una fabrianese a Palma di Maiorca

Fabriano – La giovanissima Letizia Stopponi risiede da diversi anni nell’isola di Maiorca, dell’arcipelago delle Baleari in Spagna, di cui il capoluogo è Palma di Maiorca, una città di circa mezzo milione di abitanti, terzo aeroporto per affluenza di viaggiatori della penisola iberica.

Letizia ci descrive la sua esperienza di studi e di lavoro: In Italia ho avuto la possibilità di ricevere un’ottima formazione. Ho avuto docenti di grande spessore e carisma, sia all’Università degli studi di Roma La Sapienza dove ho conseguito la Laurea triennale in Scienze del Turismo, sia all’Università di Tor Vergata dove mi sono laureata nella magistrale di Progettazione e Gestione dei Sistemi Turistici. Molto stimolante e importante per il mio percorso personale di crescita è stata l’opportunità di Dottorato in Beni Culturali e Territorio presso L’università di Tor Vergata grazie alla quale ho potuto partecipare a congressi, conferenze e pubblicazioni e a un progetto di ricerca sul campo presso la UERJ (Università) di Rio de Janeiro. Il mio rapporto con la Spagna ha avuto inizio nel 2014 grazie al progetto Erasmus presso lUniversità “Rey Juan Carlos” di Madrid e, successivamente, grazie a due tirocini rispettivamente presso il Dipartimento di Marketing e Comunicazione della Real Academia Española a Madrid e a uno stimolante periodo di collaborazione come Ricercatrice presso il Centro de Estudos e Investigacións Turísticas di Santiago de Compostela. Qui ho potuto raccogliere e analizzare dati volti all’ottimizzazione dei servizi, della segnaletica e dell’esperienza turistica del prodotto Cammino di Santiago e Turismo rurale in Galizia”. L’isola di Maiorca con circa un milione di abitanti e grande come le provincie di Macerata e Fermo. Nell’isola hanno sede cinque importanti catene alberghiere spagnole con migliaia di hotel presenti in tutti i Paesi del mondo.

Le Baleari da oltre mezzo secolo sono diventate la regione più ricca della Spagna con un PIL superiore alla media europea. A Palma di Maiorca, prosegue il racconto di Letizia, ho abbracciato la mia vocazione di consulente turistica lavorando per oltre cinque anni alla Logitravel Group con grandi soddisfazioni, in un team internazionale e tecnologicamente d’avanguardia. In questo ultimo anno, reso complesso dalla pandemia, ho colto l’occasione per un ulteriore approfondimento della mia formazione frequentando un master in Marketing Turistico e Gestione di Hotel e un master universitario presso la UIB (Universitat de les Illes Balears) in Specialista in MICE (Meetings, Incentives, Conventions and Exhibitions) e Organizzazione di Eventi e Congressi.

Grazie a quest’ultimo ho potuto collaborare all’organizzazione di eventi musicali, sportivi, congressuali a Mallorca in un ambiente estremamente internazionale, a contatto con realtà aziendali di prestigio. Nel mese di maggio ho iniziato a lavorare per il gruppo Hotelbeds, piattaforma bedbank e leader mondiale nella commercializzazione di attività e servizi turistici ancillari B2B. Devo sottolineare che la qualità della formazione e della ricerca italiana sono molto elevate avendo toccato con mano altre realtà formative, ma le opportunità di lavoro (con contratti di qualità), di internazionalizzazione, di valorizzazione e implementazione dei saperi, di leadership orizzontale che permette di fornire il punto di vista del lavoratore ai progetti e alle strategie aziendali sono valori molto radicati nella filosofia aziendale spagnola. Credo, a prescindere dal come e dove ci troviamo a offrire le nostre competenze, che l’importante sia avere una mente flessibile e aperta, curiosa e creativa; essere consapevoli dei nostri punti di forza senza mai accomodarci optando per una formazione continua, informandoci sulla veridicità delle fonti, concependo il lavoro in team come una preziosa opportunità di arricchimento professionale e umano, valorizzando la diversità senza mai scordare le nostre radici. Il vero prodotto di qualità da curare, migliorare e saper comunicare adeguatamente e con coerenza ai nostri valori, siamo noi stessi e l’immagine che diamo di noi come professionisti. Dobbiamo essere i maggiori sostenitori e critici (costruttivi) di noi stessi. Solo così potremo farci largo in un mercato del lavoro estremante complesso, globalizzato e in constante mutamento come quello in cui ci muoviamo. Se in alcuni momenti, inevitabilmente, ci troviamo ad affrontare una crisi pensiamo alle parole del grande Albert Einstein senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c’è merito. E nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti i venti sono solo lievi brezze (…) Non perdere mai una sacra curiosità.

Sandro Tiberi