MAGIA DELLA MUSICA CON IL DIRETTORE D’ORCHESTRA LORENZO SBAFFI

Si è svolta venerdì 13 marzo la lectio magistralis Rotary, la terza di una serie che si propone di ri-scoprire e valorizzare il territorio, oltre che l’arte, la letteratura, la musica e la cultura in generale. Questa volta la protagonista dell’incontro è stata la musica. Ospite d’onore all’incontro Rotary, su suggerimento dell’artista fabrianese Gabriele Mazzara, Lorenzo Sbaffi che ha tenuto una lezione dal titolo “il gesto del Direttore d’Orchestra nell’interpretazione musicale.” Lorenzo Sbaffi è un grande personaggio della musica: diplomato con il massimo dei voti in Violino, Composizione e Direzione d’orchestra, disciplina nella quale consegue anche la laurea specialistica con lode (tesi sulla 4° sinfonia di Gustav Mahler). E’ direttore della scuola musicale Bartolomeo Barbarino di Fabriano, istituzione che è stata insignita del P. Harris Fellow nel 2014. Di recentissima pubblicazione un cd inciso per l’etichetta “Amadeus” con il flautista Mario Ancillotti. Prossimamente sarà impegnato in un concerto e in una nuova registrazione discografica in Finlandia con la Vaasa Orchestra nel mese di Aprile. E’ docente di esercitazioni d’orchestra presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Pietro Mascagni” di Livorno. In un clima di generale crisi culturale scegliere di trattare un tema così specifico e purtroppo non valorizzato quanto merita è stato un segno importante. Sarebbe sicuramente lodevole se si riuscisse ad ampliare questi incontri a tutta la cittadinanza perché queste lezioni meritano l’attenzione di tutta la comunità che si deve riprendere da una crisi economica attraverso la cultura, unico mezzo che permette alla città di rinascere in un clima sereno e ricco non solo economicamente, ma umanamente. La musica è vita e fa da sempre parte dell’uomo; da ricordare, fin dai tempi più antichi, è la figura dell’aedo che aveva il compito di raccontare aneddoti e recitare i grandi poemi dell’antichità appunto attraverso il canto e la musica. E come non nominare i tanti musicisti che giravano negli incantevoli castelli medievali per allietare gli animi dei signori dell’epoca ed ancora sarebbe infinta la trattazione se si percorresse tutta la storia fino ai giorni nostri. Insomma, se avessimo una macchina del tempo in grado di riportarci indietro nella storia vedremmo quanto affascinante sia questo argomento, così vicino ad ognuno di noi. La musica è infatti parte integrante della nostra vita ed è per questo che va valorizzata ed amata. L’incontro ha permesso ai partecipanti di riflettere sulla musica in generale oltre che sul particolare aspetto riguardante l’orchestra e la figura del direttore. Quante volte, magari davanti la tv, ci emozioniamo guardando un concerto di musica classica; l’armonia dei suoni, il talento dei musicisti colpiscono tutti, anche i più ignoranti in materia. L’occhio cade spesso sulla figura del direttore che con quei suoi movimenti aggiunge qualcosa alla musica stessa. Solitamente quando si parla di musica in una conferenza, o in qualsiasi tipo di evento o incontro, non si analizza mai il ruolo di questa figura che rimane perciò un po’ enigmatica a chi non è esperto di musica.

Introdotto dal presidente del Rotary club Fabriano Maurizio Marchegini, Lorenzo Sbaffi ha tenuto una lezione risultata interessantissima a tutto il pubblico che è rimasto sempre attento e concentrato grazie alla chiarezza espressiva del grande ospite. La lectio è stata accompagnata dalla proiezione di alcuni filmati nei quali si mettevano in evidenza le differenze gestuali di vari direttori nel condurre un pezzo. Particolarmente interessante è stato vedere come questo potesse rispecchiare le diverse personalità dei conduttori e riflettere sui vari comportamenti che coinvolgono sia implicitamente che esplicitamente le emozioni degli ascoltatori. Dopo l’analisi di questa figura nel corso delle varie epoche, Sbaffi si è concentrato sull’attualità, su cosa fa oggi il direttore d’Orchestra analizzando inoltre la funzione della bacchetta che il direttore può anche scegliere di non utilizzare. Questo oggetto produce un effetto di allungamento del braccio quando si compiono i movimenti ed è funzionale, quindi, a trasmettere una maggiore espressività. Se i movimenti sono ampi la bacchetta diventa evidente da lontano e il direttore, punto focale dell’immagine, crea, attraverso questo strumento, un punto di espressione che aumenta di importanza quando i movimenti del direttore sono molto ampi. “La gestualità è personale, il gesto è legato alla propria esperienza.” Questo dice Sbaffi che sottolinea quanta umanità e personalità necessita di avere il direttore d’orchestra che continuamente sfida se stesso per trasmettere al pubblico l’amore per la musica mediante un lavoro di interazione con i musicisti in maniera da strutturare armoniosamente il suono d’insieme. Il direttore è estraneo all’orchestra, è un ospite, un organismo che si collega ai musicisti e comunica con essi attraverso un linguaggio condiviso. E’ stata dunque una lectio magistralis stimolante che ha sicuramente appagato i presenti di grandi conoscenze, ma soprattutto ha offerto loro innumerevoli spunti di riflessione sulla musica in generale. Una lectio magistralis in-formativa legata alla nostra essenza di uomini e cittadini, stimolante per far capire quanto non si può mai smettere dicrescere culturalmente attraverso ogni forma di arte.

Francesca Agostinelli