“TUTTO CHIUSO DI LUNEDI’ E 30 TURISTI SONO RISALITI IN MACCHINA…”

di Marco Antonini

Fabriano – Prosegue il nostro viaggio nell’estate fabrianese fatta di eventi, mostre e iniziative nelle frazioni. Dito puntato contro il lunedì? No. Assolutamente. Il diritto al riposo è sacrosanto. Dovremmo farlo capire anche ai turisti che, di lunedì, non dovrebbero venire a Fabriano, ma andare altrove! L’abbiamo segnalato da giorni: il lunedì il Museo della Carta è chiuso, quello delle Biciclette pure, la mostra su Gentileschi in Pinacoteca idem. Biblioteca in ferie fin dopo Ferragosto. Nessuno parla di far fare sforzi sovrumani al personale in servizio, ma forse una turnazione diversa sì. Se siamo una città che vuole investire e vivere di turismo. Altrimenti va tutto bene! Umberto D’Innocenzo, Osteria da Mariani, di Fabriano, ha raccontato la sua esperienza commentando su Facebook quanto ho scritto ieri 12 agosto. Ecco cosa dice D’Innocenzo nel descrivere un caldo lunedì di agosto nella città della carta…

Mi collego all’articolo per esternare l’esperienza di oggi, lunedì a pranzo. Gestiamo un’attività commerciale al centro storico e per quest’anno abbiamo deciso di andare in ferie (anche per motivi personali, ma non solo) a fine agosto. Oggi , lunedì, abbiamo avuto come clienti solamente turisti (circa 30 divisi in vari gruppi). Alla richiesta di cosa potevano visitare a Fabriano la nostra prima risposta, come sempre è stata “il Museo della carta”. Ci hanno risposto: “siamo giá andati ma è chiuso come il Museo delle biciclette”. Ho provato a telefonare ed effettivamente non ha risposto nessuno. Allora come seconda possibilità ho dato la mostra del Gentileschi in Pinacoteca e ho chiamato il numero presente sulla locandina. Nessuna risposta neanche li, chiuso. Quindi sono risaliti in macchina e sono tornati rispettivamente a Fermo-Assisi ecc…

Lunedì

Lunedì nero a Fabriano? Pare proprio di sì. Bar chiusi in centro, museo della Carta pure, mostra su Gentileschi in Pinacoteca idem! Per l’Associazione dei commercianti del centro storico della città della carta a tutto c’è una spiegazione. Non, quindi, poca voglia di lavorare: se manca la domanda, l’offerta che sta a fare considerando i costi del personale, tasse e quant’altro? Agosto a Fabriano non è mai stato facile, l’entroterra non riesce ad essere attrattivo come vorrebbe. Antonella Bartolini, presidente dell’associazione dei commercianti del centro spiega che “il lunedì come giorno di riposo non viene scelto a caso da molti operatori: è il giorno che segue il fine settimana, utile a ricaricare un po’ le energie dopo gli orari prolungati del venerdì e del sabato e talvolta anche della domenica”. La normativa è chiara: ognuno è libero di scegliere quando rimanere chiuso, l’importante è che la zona non rimanga sguarnita dei servizi. “Se il bar in Piazza alta è chiuso, ma c’è ne è uno aperto in Piazza bassa è sufficiente, fare due passi per bere un caffè non guasta” evidenzia Bartolini. A conti fatti è vero: se c’è la domanda c’è anche l’offerta. “Giusta quindi l’analisi che vede identificare il lunedì come giornata un po’ “nera”: il Museo della carta è chiuso, così come la Pinacoteca che ospita in questo periodo la mostra su Gentileschi. Un turista che prima di mettersi in viaggio si informa sugli orari di apertura dei musei a questo punto, sicuramente – rimarca – non sceglierebbe il lunedì per venire a visitare la nostra città. Perché rimanere aperti quando i primi ad essere chiusi sono i poli di attrazione?”. Dello stesso avviso Olindo Stroppa, consigliere comunale Forza Italia che aveva evidenziato la chiusura bei bar del centro di lunedì sera. A lui aveva replicato subito Milena Pieroni, Bar Mario in piazza Garibaldi: “Noi siamo aperti, ma non facciamo parte del centro?”. Bartolini, comunque, precisa, in difesa degli esercenti, che “non si può puntare il dito e basta contro i negozianti. Bisogna sapere, per esempio, che per legge il personale deve avere il proprio giorno di riposo, per cui essere aperti sette giorni su sette non è facile per le piccole attività. E’ necessario gestire i turni e a volte, malgrado l’impegno, l’unica soluzione possibile è la chiusura”. Per cui ecco che si ritorna al discorso principale: in caso di grandi eventi (Fabriano in Acquarello, Palio, mostre), come si è potuto constatare, “gli operatori del settore, pur con alcuni sacrifici, tengono la propria attività sempre aperta”. Della stessa linea anche il Presidente della sezione di Fabriano di Confcommercio-Marche Centrali, Mauro Bartolozzi che aggiunge come “i giorni di chiusura vengono sempre comunicati all’ufficio Commercio del Comune preventivamente e che lo stesso ufficio ha poi il dovere di pianificare il tutto in modo che non si creino disservizi”. Sulla vicenda è intervenuto il sindaco, Gabriele Santarelli. “A tutti spetta un giorno di riposo. I musei chiusi il lunedì – dice – non sono nè un capriccio, nè una mancanza di organizzazione, ma il rispetto per i diritti di chi lavora tutto l’anno senza conoscere domeniche e festivi”.