Cerreto d’Esi Bene Comune: “Il Regolamento Comunale e la non responsabilità del Comune”
A cura di Marco Zamparini, Cerreto d’Esi Bene Comune
Nell’ultimo consiglio comunale del 28 ottobre, tra i tanti punti da discutere, ce n’era uno in particolare che meritava un’attenzione in più, quello che riguardava il regolamento comunale nella parte che disciplina i criteri e le modalità per la concessione di patrocini, luoghi gratuiti e i finanziamenti, in tutte le sue forme, che il comune può adottare.
Di norma, il regolamento comunale si discute con tutte le parti che compongono il consiglio comunale, quindi anche con le opposizioni, come si era già cominciato a fare prima del Covid 19, per adeguare l’attuale regolamento alle nuove leggi e che dal 2009 non ha avuto più aggiornamenti. In questo caso no, la giunta comunale ha pensato fosse più semplice e veloce mettere alcune informazioni di base, raffazzonate per renderle più adattabili alle necessità del nostro territorio, necessarie solo a far capire che c’è una volontà da parte della nuova amministrazione ad aiutare associazioni, enti, privati e aziende che vogliono organizzare eventi con ricaduta sul territorio. Purtroppo però mancano tante informazioni necessarie a far si che il soggetto interessato a fare la domanda, possa preparare la sua richiesta in maniera tale che non venga “scartata” a causa di una dimenticanza, di una svista e senza neanche il diritto di poter recuperare l’errore fatto come è consuetudine, pena, l’esclusione per un anno dalla partecipazione dei successivi finanziamenti. Non viene specificato se anno solare o civile!
Non basta questo, perché l’amministrazione permette ad ognuno di partecipare, ma la verità è che potrebbero non esserci i fondi a disposizione perché non ci viene detto neanche da dove pensano di reperirli. Abbiamo fatto la nostra parte dando alcuni suggerimenti necessari per regolamentare al meglio ed evitare dubbi che sorgono quando un testo è particolarmente tecnico. Rispetto all’articolo che riguarda la responsabilità, dove il comune non se ne assume neanche una nei confronti dei soggetti, dei luoghi e altro, abbiamo sottolineato quanto sia importante che il comune sia presente e responsabile quanto gli altri per costruire insieme rapporti di collaborazione.
Il sindaco dissente su tutto quello che l’opposizione indica, ma lo fa per “partito preso” o altrimenti non ha ancora assimilato il concetto di “sussidiarietà orizzontale” che vede i comuni come parte attiva di una rete fatta di associazioni, privati, enti e aziende dove la responsabilità è di tutti, ma non quella giuridica, bensì quella politica. Quella che rende l’amministrazione comunale parte della comunità e dunque responsabile affinché tutto possa avere una ricaduta positiva sul territorio e favorire i cittadini a svolgere attività di pubblico interesse oltre ad una collaborazione fattiva verso gli amministratori locali, per dare maggiori servizi ai cittadini stessi. Insomma, ci sono molti dubbi, poca chiarezza, molta trascuratezza, nessun metodo che possa far intendere che questo sia un regolamento. Meriterebbe invece una più attenta considerazione e un’articolata informazione che non limita, ma apre a più possibili fruitori. Non siamo tenuti a pontificare, ci dice il sindaco, perché ci sono persone migliori di voi oppositori e della nostra stessa maggioranza che ci dà 100 giri, asserisce il sindaco, che dichiarano stiamo facendo un ottimo lavoro. Ma chi sono questi migliori? Non lo dice.