I CITTADINI SEGNALANO LE BARRIERE ARCHITETTONICHE

La questione dell’abbattimento delle barriere architettoniche torna all’attenzione dell’opinione pubblica, grazie anche a diverse segnalazioni giunte alla nostra redazione da molti cittadini fabrianesi. Riguardo l’accessibilità che deve essere fornita alle persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale nella città di Fabriano si stanno evidenziando importanti disagi.

Le segnalazioni dei cittadini

Nella zona nelle vicinanze del Museo della Carta e della Filigrana ci segnalano marciapiedi in pessime condizioni(foto A), come anche nella zona della scuola media Gentile(foto B). In via Don Minzoni una parte del marciapiede risulta difficilmente transitabile, in quanto un palo della pubblica illuminazione restringe notevolmente il passaggio alle carrozzine,oltre alla presenza di un attraversamento pedonale senza scivoli(foto C e D).A queste mancanze si va ad aggiungere la buona dose di inciviltà di molti che parcheggiano selvaggiamente le loro auto, non solo negli spazi riservati ai disabili,  ma anche in ostruzione agli scivoli di attraversamento, bloccando il passaggio. I cittadini segnalano anche  il disagio riscontrato nella prima parte di Corso della Repubblica dove i marciapiedi sono molto stretti ed impraticabili per chi si sposta con una carrozzina, ulteriormente aggravato dalla possibilità di parcheggiare su un lato della strada. Segnalazioni anche riguardo viale Dante dove non ci sono rampe sufficienti anche in prossimità delle strisce pedonali. In Viale Serafini lato destro, direzione stazione ferroviaria, il marciapiede è strettissimo ed i basamenti metallici delle piante dissestati rendendo non agevole il passaggio con le carrozzine(foto E). In via Martiri della Libertà, di fronte al circolo del Borgo, sono state appena rifatte le strisce pedonali. Da una parte della strada c’è la rampa per le carrozzine, dall’altra il marciapiede è a spigolo vivo, anche piuttosto alto,  che impedisce lo scorrimento delle carrozzine stesse.

La segnalazione di un genitore con figli disabili

“Voglio segnalare la paradossale situazione all’incrocio tra viale Zonghi e via Toti (per capire meglio quello che dal viale fa entrare in piazzale Matteotti). Le foto mostrano dei cartelli pubblicitari che CHIUDONO lo scivolo per disabili e non solo!Chi dal marciapiede davanti al supermercato vuole attraversare la strada e passare sul marciapiede opposto davanti alla Filiale della ex Veneto Banca di p.le Matteotti cosa deve fare?Secondo voi è giusta una chiusura del passaggio così netta costringendomi ad attraversare tutto l’incrocio in diagonale per raggiungere un altro scivolo presente qualche metro più su?(foto F e G).Ci sarebbe poi il discorso riguardante tutta la via Toti (quella che proviene da via G.B.Miliani verso p.le Matteotti ) dove il marciapiede è presente solo su un lato della strada ed un disabile in carrozzina passa a malapena sul marciapiede, laddove presente. Spesso si  deve andare in mezzo alla strada anziché passare nello stretto passaggio tra la  fila di autovetture parcheggiate”.

I progetti delle scuole

Sul problema dell’abbattimento delle barriere architettoniche nel 2014 l’ Istituto” I.T.I.S. Merloni” aveva seguito un progetto denominato “Una strada per Karim, una scuola contro le barriere architettoniche”, in collaborazione con il Comune di Fabriano e gli uffici tecnici competenti,  includendo delle uscite per documentare, attraverso dei video, le aree da segnalare proprio insieme ai ragazzi portatori di handicap. Attualmente anche l’Istituto Tecnico per Geometri “G.Morea” ha previsto in tempi brevi uno studio per il   PEBA (Piano Eliminazione Barriere Architettoniche) attraverso una convenzione tra l’Istituto ed il Comune di Fabriano, nell’ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro. I ragazzi apprenderanno cosa sia il PEBA, con relativi riferimenti normativi, segnalando la presenza di barriere architettoniche e suggerendo possibili soluzioni tecniche. Il Comune, attraverso i propri tecnici , dovrebbe spiegare ai ragazzi la sequenza con cui si realizza un PEBA con la definizione di schede di rilevamento, la creazione di un data base, definendo ipotesi di intervento con relativa programmazione e pianificando i costi. I ragazzi, secondo il progetto,  lavoreranno  nel tempo cominciando da un’area test circoscritta. Oltre a questi progetti, ripetuti anche in diversi cicli didattici con relativa identificazione delle aree soggette a barriere architettoniche,  la questione annosa dell’abbattimento delle stesse urge un intervento nell’immediato, unitamente ad una necessaria campagna di sensibilizzazione volta al maggior rispetto nei confronti dei disabili e del loro diritto a muoversi liberamente ed avere agevole accesso nei luoghi pubblici e negli esercizi commerciali. Diverse sono infatti le segnalazioni pervenute riguardo  la mancanza di rampe di accesso in diversi negozi, anche in centro storico. Molti di questi hanno dei gradini in prossimità delle porte di accesso che rendono difficoltoso e a volte impossibile l’ingresso dei disabili con carrozzina. Quindi non solo un intervento da parte dell’amministrazione ma anche del buon senso da parte di coloro che gestiscono attività commerciali aperte al pubblico, un pubblico trasversale con uguali diritti. Una città che tende a diventare “virtuosa” può anche questo.

Gigliola Marinelli