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Fabriano – Incivili in centro, Ghergo, telecamere e controlli

Fabriano – Dopo l’ennesimo campanello d’allarme che riguarda inciviltà e vandalismo nei vicoli del centro storico di Fabriano, con tanto di presa di posizione del parroco della Cattedrale, don Antonio Ivan Esposito, che ha cercato di spronare istituzioni e cittadini, la sindaca, Daniela Ghergo, prende posizione. Il riferimento è alla scalinata che da San Venanzio conduce in piazza del Comune, piena di sporcizia e di rifiuti lasciati da chi di notte passa il tempo così. Proprio qui è stata da poco installata una telecamera per monitorare la situazione. La sindaca ha dato indicazione alla polizia locale di effettuare più controlli, anche con personale in borghese. Il sacerdote, in questi giorni, non ha solo evidenziato l’inciviltà di chi frequenta questa zona – spesso sono minorenni con un serio problema di abuso di alcol – ma anche la lentezza nella pulizia dell’area in un punto che lascia spesso i turisti senza parole. Dichiara la prima cittadina: «Ha ragione il parroco, don Antonio: la cura, il decoro, l’educazione dei giovani sono temi su cui tutti noi siamo impegnati, istituzioni civili e religiose. Sappiamo quanto sia impegnativo educare al rispetto della città, dell’ambiente, dei luoghi e far passare il concetto che ciò che è comune è un bene di tutti e non un bene di nessuno». Un problema sociale, quindi, che dovrebbe vedere come primi attori responsabili le famiglie, molte volte assenti. C’è da segnalare, infatti, che non è la prima volta che questa scalinata, che unisce la piazza della Cattedrale a piazza del Comune, è stata già oggetto di vandali che hanno agito indisturbati, tanto che il sacerdote non è nuovo a lanciare appelli al buon senso per il recupero di questi giovani. «Il parroco – prosegue Ghergo – sa bene che quella scalinata nei mesi scorsi è stata ripulita dal Comune dalle scritte sui muri e che è stata installata una telecamera di sorveglianza. La polizia locale ha intensificato la presenza delle pattuglie in centro storico». Poi c’è anche un appello nel cercare di combattere un’indifferenza, e anche una certa ignoranza che non si respira di certo solo a Fabriano. «Il degrado non si combatte con i post sui social. Serve, appunto, rimboccarsi le maniche. Tutti, ciascuno per la sua parte. Solo collaborando e unendo le forze – conclude Ghergo – potremo vincere quella che è una sfida culturale che va affrontata educando, non solo i giovani, ad avere consapevolezza che rispetto e decoro sono i valori sui quali si costruisce una comunità civile». Intanto si allunga l’elenco delle vie prese di mira dagli incivili. C’è anche via Ramelli, via Le Conce, il Poio, via Cialdini.

Marco Antonini