Fabriano – Al Teatro don Bosco “Musica per l’Anima”, concerto esperienziale a 432Hz

Fabriano – Al tetaro San Giovanni Bosco, parrocchia Misericordia, arriva domenica 21 gennaio, alle ore 15,30, un’esperienza unica nel suo genere: “La Danza della Vita” di Emiliano Toso, un viaggio interiore di guarigione e trasformazione. A presentarla il direttore della struttura, don Umberto Rotili. “La scienza rivela che la musica coinvolge il circuito emozionale del nostro cervello che può invertire gli effetti dannosi dello stress, il principale fattore che contribuisce fino al 90% della malattia. Questa bella raccolta di sereni paesaggi sonori di Emiliano offre un potente ambiente di riduzione dello stress che riduce le frequenze cerebrali EEG e si esprime a livello cellulare come sentimento di calore interiore, armonia e rilassamento. La musica per l’anima della Danza della Vita è una potente prescrizione per riportare salute, riempire il tuo cuore e riaccendere la tua passione per la vita”. Aperta la prevendita. Biglietto intero costo 20 euro; didotto, dai 5 ai 10 anni, 10 euro; prima fila riservata a portatori di disabilità e loro accompagnatori 10 euro (lo sconto verrà applicato in cassa all’esibizione del tesserino). Posti A2, A3, A12, A13 (riservata a persone su sedia a rotelle): gratis (il posto può essere prenotato sul sito, i loro accompagnatori possono prenotare una delle poltrone in prima fila a prezzo ridotto). L’appuntamento è per domenica 21 gennaio alle ore 15,30 al Don Bosco.

La presentazione dell’opera

“Translational Music®” è il mio modo di tradurre le emozioni che vivo ogni giorno a livello profondo in un linguaggio più elevato: quello della Musica. La musica che compongo è dettata dagli stati emozionali che vivo e viene suonata su strumenti acustici accordati a 432Hz. Risuonando, le vibrazioni delle emozioni si diffondono attraverso un linguaggio universale fino a raggiungere altre cellule, altre persone, l’Umanità intera; l’obiettivo della mia Musica infatti è donare benessere fisico ed emozionale e ritrovare una connessione con la nostra Anima.

Il ruolo della musica a 432 Hertz e quella di Emiliano Toso in particolare

Il grande mistero del suono è stato quasi sempre affrontato in maniera superficiale nonostante le prove e gli innumerevoli lavori scientifici che testimoniamo la sua influenza nella biologia umana e nelle Scienze mediche. Nonostante il ruolo svolto dalla musica nella nostra società, ancora è relegata nella sfera dell’ intrattenimento. Oggi che si tira in ballo spesso il termine “olismo” non ci sono sedi più giuste per collocarlo che non siano l’arte e la musica, quest’ultima che tutto armonizza specie con la rivoluzione musicale a 432Hz grazie alla visionaria idea di Ananda M.Bosman che nel 1992 iniziò a fare seminari sul ruolo della musica intonata a 432Hz. Nel 1993 la musica è tornata alla ribalta quando apparve sulla prestigiosa rivista scientifica “Nature” la notizia che l’ascolto di 10 minuti di una particolare sonata di Mozart rendesse più intelligenti. Le neuroscienze indipendentemente da queste notizie mediatiche, hanno rivolto la loro attenzione alla musica per svariati motivi perché rappresenta un canale privilegiato di comunicazione primordiale, già nella vita intrauterina, come il linguaggio, ma soprattutto perché è una risorsa straordinaria nel trattamento di numerose condizioni patologiche. Le potenzialità del suono sono state rivalutate anche con la scoperta della plasticità cerebrale che ha valso a Eric Kandel il premio Nobel per la medicina nel 2000 ed aperto la strada all’idea che il training musicale possa stimolare la neuroplasticità e rafforzare le abilità cognitive. Anche la neurochirurgia si è interessata alla musica come il caso di Cesena del novembre 2019, di un paziente musicista operato al cervello usando la “Awake Surggery” mentre suonava il pianoforte come se si stesse esibendo davanti al pubblico. La tecnica su paziente sveglio ha permesso di localizzare alcune aree cerebrali specifiche per la musica oltre che quelle del linguaggio e motorie, per preservare le abilità musicali del pianista durante l’intervento. Tanti sono gli studi clinici sugli effetti della musica in condizioni patologiche quali: ictus, coma, ipertensione, morbo di Parkinson, Alzheimer, l’autismo, l’epilessia ecc. con abbondanti fonti bibliografiche.

La musica di Emiliano Toso

Si cerca oggi con gli strumenti biotecnologici di studiare e comprendere gli effetti benefici della musicoterapia a 432Hz frequenza che per coloro che si interessano di discipline orientali è collegata al chakra del cuore. Anche la biologia molecolare è stata di grande aiuto nel difficile compito di stabilire quali possono essere gli effetti a livello cellulare dell’ascolto della musica. Pur tenendo in considerazione la risposta individuale e tutte le variabili emozionali evocate dall’ascolto di un brano musicale, ci sono oggi evidenze scientifiche sulla possibilità da parte del suono di stimolare l’espressione dei geni responsabili delle risposte antinfiammatorie e di quelle antidepressive e con l’incremento della secrezione di dopamina anche migliorare l’umore, l’ascolto della musica influisce altresì sulle funzioni cognitive e della memoria con significativi miglioramenti. Con Emiliano Toso si aprono nuovi scenari perché fa parte del ristretto numero di musicisti di livello internazionale in possesso di un bagaglio di conoscenze di base nel mondo della Biologia molecolare essendo lui stesso un giovane ed affermato Biologo molecolare. Emiliano Toso essendo un compositore/musicista è in grado di valutare su se stesso gli effetti fisiologici dei brani da lui creati e suonati con strumenti acustici, quali pianoforte, violino e violoncello accordati a 432Hz, effetti riguardanti sia il corpo fisico che la componente spirituale. Quindi invitando Emiliano Toso a tenere concerti credo che si possa fornire un contributo importante alla diffusione della musica per il nostro benessere psico-fisico.

m.a.