In breve da Matelica

Terminati i lavori sulla Matelica-Braccano

Matelica – Giovedì 3 agosto la Provincia di Macerata ha terminato i lavori di ripristino degli asfalti sulle strade di competenza della Provincia. Un ottimo lavoro di asfaltatura è terminato sulla strada provinciale che va da Matelica alla frazione di Braccano. Tra l’anno 2022 e 2023 tutte le strade provinciali sono state ripristinate: Matelica – Esanatoglia, Matelica – Castel Santa Maria, Braccano – San Vicino, Matelica – Gagliole, era rimasta solamente la Matelica – Braccano. Un altro importante progetto è stato fatto in collaborazione tra la Provincia di Macerata, le Ferrovie dello Stato e il Comune di Matelica per la sistemazione idrogeologica e fognaria del tratto della strada provinciale che va dal passaggio a livello ferroviario di San Rocco fino all’edicola della Madonna delle Fonticelle. Questo per evitare che le copiose precipitazioni vadano ad allagare il quartiere San Rocco superando la linea ferroviaria. Questo progetto è stato già trasmesso alla struttura Commissariale per le alluvioni al fine di ottenere le risorse per eseguire i lavori che ammontano a € 600.000. Sempre per evitare danni idrogeologici sono state prese iniziative progettuali tra la Provincia e la Quadrilatero per convogliare le acque piovane in appositi canali ed evitare allagamenti nella zona di Sainale – strada provinciale per Esanatoglia. «Ringraziamo tutti gli enti coinvolti nei vari progetti, a partire dalla Provincia di Macerata – commenta il sindaco di Matelica Massimo Baldini – si tratta di tutte opere fondamentali per la nostra città che andranno a migliorare la viabilità e a mitigare il rischio idrogeologico in due zone specifiche di Matelica».

Gionata Mancinelli

Matelica – 30 anni fa, il 3 agosto 1993, si spegneva a Mogadiscio il matelicese Gionata Mancinelli, appartenente al 186° Reggimento Fanteria Paracadutisti di Siena. Nella giornata di ieri (sabato 5 agosto) la sua città lo ha voluto ricordare con una commemorazione organizzata dall’Associazione Paracadutisti d’Italia e dal Comune di Matelica. Dopo aver deposto dei fiori presso la tomba di Mancinelli al cimitero comunale e una corona di alloro presso il monumento ai Caduti situato ai giardini pubblici, si è tenuta una Santa Messa presso la chiesa di Regina Pacis. A seguire il corteo fino allo stadio comunale Giovanni Paolo II per deporre una corona di alloro presso il piazzale Caduti di El Alamein, dove a seguire sono scesi dal cielo i paracadutisti del quinto gruppo regionale. Diverse le autorità civili e militari presenti, dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco di Matelica, al prefetto di Macerata Flavio Ferdani, in rappresentanza della Regione Marche il Consigliere Renzo Marinelli, il Generale Pollini pres. dell’Associazione Paracadutisti Nazionale, il Comandante Militare Esercito Marche Colonnello Enrico Ubaldo Gabrielli, il Comandante Provinciale dei Carabinieri Nicola Candido, Ufficiali, Sottoufficiali e militari paracadutisti, i Sindaci dei Comuni di Esanatoglia, Fiuminata, Gagliole e il presidente della sezione locale paracadutisti Franco Crescentini. Gionata Mancinelli, nato a Matelica il 5 aprile 1973, dopo essersi diplomato come tecnico delle Industrie Elettroniche, viene chiamato alle armi e vuole seguire le orme del papà Leonardo, facendo domanda per accedere alla Brigata Paracadutisti Folgore. A Pisa consegue il brevetto militare di paracadutista per poi essere destinato al 186° Reggimento Fanteria Paracadutisti di Siena. Nel frattempo, la Brigata Folgore viene assegnata ad assolvere l’importante missione ONU “IBIS” in Somalia. Gionata aderisce come volontario alla delicata operazione e viene inviato a Mogadiscio a fine giugno. Proprio in quelle settimane la tensione nella capitale sale alle stelle e nel pomeriggio del 3 agosto 1993, mentre era al posto di guardia, due somali che si approssimavano al limite invalicabile della base e che costituivano un potenziale pericolo venivano invitati in lingua locale ad allontanarsi. Nonostante gli avvertimenti essi continuavano ad avvicinarsi. Nel tentativo di assumere una posizione defilata e nell’intento di esplodere un colpo in aria come avvertimento, Gionata azionava accidentalmente, prima di quanto fosse nelle sue intenzioni, la leva di sparo, provocando la partenza di un colpo che lo raggiungeva al collo e al volto. Poco dopo presso l’ospedale militare americano di Mogadiscio, Gionata moriva. Era il quinto militare italiano a lasciare la propria giovane vita in terra d’Africa. A Gionata Mancinelli è stata intitolata la palestra di via Bellini, nel quartiere di San Rocco. Come chiaro esempio di un soldato che ha dato lustro all’Esercito Italiano, facendogli riscuotere unanime ammirazione da tutte le Forze Armate Internazionali impegnate in Somalia, venne insignito il 21/02/1995 della Medaglia d’Oro al Valore dell’Esercito.

Città del tempo

Matelica – In tanti hanno partecipato sabato pomeriggio al Teatro Piermarini all’inaugurazione di “Oltre il Tempo” l’esposizione di arte figurativa e plastica, ispirata al reperto archeologico del Globo di Matelica, nell’ambito del progetto della Città del tempo, organizzata dall’associazione Art&Territory e curata dal critico d’arte e letterario Massimo Pasqualone. Il taglio del nastro della mostra si è tenuto al termine della presentazione, presso i locali di vicolo Cuoio I, dove sono presenti 65 opere dei 54 artisti partecipanti, visitabili dal giovedì alla domenica dalle 17 alle 20. Attraverso scatti fotografici, poesie, dipinti e sculture, i vari artisti catturano frammenti eterni di percezione visiva ed emotiva, realizzando nelle proprie opere il desiderio di eternità che forse appartiene al sogno di ogni persona innamorata della vita. Gli artisti provenienti da varie regioni Italiane ed estere si sono dati appuntamento allo storico teatro Piermarini per valorizzare tramite l’arte contemporanea il concetto del tempo che traspare dal famoso ‘Globo in marmo ’, antico strumento per la misurazione del tempo. Tra i 54 artisti che si aggiudicano il catalogo e l’Attestato Art&T, di merito artistico e culturale, ci sono anche dei riconoscimenti speciali: Premio ‘Art and territory’ offerto dagli organizzatori, che viene assegnato a Lorena Cerqueti con l’opera dal titolo “ Dentro e fuori dal tempo”; I Premi ‘Cantina Provima’, sponsor della manifestazione, vengono assegnati alla scultura “Vento di ricordi” di Giuseppe Branchesi (Pino), all’opera “Frammenti” dell’artista Marisa Cesanelli e all’opera “Le cose che non ti ho detto” dell’artista Francesca Fray. Tra il pubblico sono infine emerse proposte di ripetere annualmente l’evento per la sua rilevanza ed articolata organizzazione culturale.

Catà

Matelica – Il filosofo marchigiano Cesare Catà ha tenuto una coinvolgente performance teatrale a Matelica, riscuotendo un ottimo successo di pubblico. Durante lo spettacolo intitolato “L’urlo della farfalla: il mito di Dionisio”, ha raccontato la breve e tragica vita di Jim Morrison, il famoso cantante dei Doors, gruppo rock californiano degli anni ’60 e ’70. Mescolando testi classici, divulgazione scientifica e storytelling, Catà ha reso la narrazione accessibile anche a chi non è esperto di citazioni classiche. Con aneddoti curiosi, canzoni dei Doors e letture di poesie di Morrison, ha cercato di esplorare la complessa psicologia di uno dei miti della musica rock. Lo spettacolo è stato supportato dalla cantante alle tastiere Lucia Gasparri e dal virtuoso della chitarra elettrica Adriano Brando Alessandrini, che ha anche curato le musiche originali, rendendo l’esperienza ancora più coinvolgente. Grande soddisfazione per l’assessore alla Cultura Giovanni Ciccardini per aver portato questa significativa manifestazione in città. «L’esibizione di Cesare Catà ha dimostrato quanto l’arte e la cultura possano arricchire la vita di una comunità» ha fatto sapere Ciccardini.

m.a.