Il treno a vapore corre lungo la Fabriano-Pergola

Fabriano – In più di 300, ieri, hanno preso il treno a vapore lungo la linea ferroviaria Fabriano-Pergola che in pochi mesi è stata rimessa in sesto dopo la tremenda alluvione dell’anno scorso che aveva spazzato via il binario a Monterosso di Sassoferrato. Quella di ieri è stata la prima di una serie di corse turistiche che, fino all’Immacolata che si festeggia a dicembre, permetterà di movimentare questa piccola tratta di 31 km. La partenza, ieri mattina, alle 8,10 dal binario 1 della Stazione di Ancona. Alle 10,30 il treno storico era già a Fabriano. Qui c’è stata la discesa per visitare il Museo della Carta. Poi di nuovo in treno. Fino a Sassoferrato e a Pergola, alle 13.30. In gruppi sono state fatte visite alla Miniera di zolfo di Cabernardi e ai Bronzi Dorati. Presenti gli assessori regionali Baldelli e Biondi. I partecipanti, molti dei quali provenienti anche da fuori regioni, durante il percorso in mezzo alla natura, in una linea ferroviaria che passa dal mare di Ancona alle colline dell’Appennino, hanno degustato prodotti tipici del territorio mentre la guida forniva notizie utili e curiosità. Poi il pranzo nei ristoranti della zona. Alle 17,10 la partenza dalla Stazione di Pergola, alle 19 da Fabriano. Dopo le prime tre corse del 25 giugno, 1 e 2 luglio che hanno fatto registrare il tutto esaurito, il programma prevede nuove date da memorizzare e prenotare quanto prima: 10 e 26 agosto (corse in notturna), 24 settembre, 15, 25, 29 e 31 ottobre (quest’ultima in notturna), 8, 9 e 10 dicembre. “Siamo soddisfatti per la ripresa del treno storico nella nostra linea – dice il sindaco di Sassoferrato, Maurizio Greci. – Dopo il disastro dell’alluvione è un altro tassello verso il ritorno alla normalità”.

La mattina è iniziata presto ad Ancona per l’accensione del treno a vapore lungo la linea Subappennina Italica con un treno antico e affascinante che ha riportato turismo in un entroterra che cerca di riscattarsi. Ufficialmente si è voltato pagina il 13 giugno, giorno ufficiale della riattivazione della tratta dopo aver effettuato una serie di lavori che hanno portato alla sostituzione di 5 km di nuovo binario, 3.500 traverse e 8mila metri cubi di pietrisco per una spesa complessiva di 15,6 milioni di euro. Ieri in tanti hanno atteso nel Fabrianese il passaggio di questo mezzo così caratteristico. Non facile l’organizzazione di un viaggio con il treno a vapore: a Fabriano, mentre i visitatori erano al Museo della Carta la locomotiva è stata rifornita e poi riagganciata alle carrozze. Un’operazione seguita da lontano da molti curiosi. La tratta da Fabriano a Sassoferrato, invece, è stata seguita anche da un corteo di macchine: ciò è stato reso possibile nel tratto da Marischio alla zona industriale Berbentina, lungo la SP 16, perché binario unico e strada sono paralleli e vicini. I lavori comunque non si fermano. Entro ottobre, infatti, verrà ultimato l’intervento di ripristino dei primi 5 passaggi a livello, partendo da Fabriano. Secondo la tabella di marcia di Rfi è poi previsto anche il ripristino degli altri 18 passaggi a livello per potenziare un’offerta turistica che sta riscuotendo successo e pensare alla riattivazione quotidiana della tratta.

Marco Antonini