Pinacoteca Molajoli Fabriano: Grande successo per i laboratori didattici

Grande entusiasmo da parte del personale della prestigiosa Pinacoteca Bruno Molajoli di Fabriano, a chiusura dell’anno scolastico, per la presenza importante e partecipata di tanti allievi delle scuole ai laboratori organizzati all’interno del Museo e della Casa di Ester. Abbiamo contattato Deborah Biordi, Francesca Castellani, Giorgia Spadini, Marta Fiorentini, Liliana Condor, e Genny Ghiselli, protagoniste di questa felicissima iniziativa, per scoprire qualche dettaglio in più per un progetto che ha tutte le carte in regola per proseguire in questo percorso di conoscenza, dedicato alle giovani generazioni, alla scoperta consapevole dei tesori artistici che la nostra Città conserva nei suoi stupendi plessi museali.

Possiamo tracciare un vostro bilancio a chiusura dell’anno scolastico 2022/2023?

Il personale della Pinacoteca Molajoli vuole ringraziare le numerose scuole, di ogni ordine e grado, che hanno scelto di visitare il nostro Museo. Con loro anche tutte le insegnanti che, ogni anno, decidono di investire nell’educazione al patrimonio, scegliendo fra le tante proposte didattiche che la nostra istituzione propone ogni anno.

Possiamo fornire qualche numero dei visitatori, anche in considerazione dell’istituzione del Biglietto Unico?

Sono dei piccoli numeri i nostri, ma con un trend sicuramente in crescita rispetto agli ultimi anni, nei quali è stato difficile garantire un servizio continuativo a causa della pandemia Covid-19.

Grazie all’istituzione del Biglietto Unico, che permette di visitare sia il Museo della Carta e della Filigrana, sia la Pinacoteca Civica Bruno Molajoli, sono stati circa 2000 i ragazzi che hanno scelto di visitare la Pinacoteca, in combinazione col Museo della Carta e di questi, più di 300 hanno scelto uno dei nostri laboratori didattici.

Come è suddivisa la collezione della Pinacoteca Molajoli?

La collezione, ormai nota al pubblico, si divide in due sezioni; una storica, che abbraccia diversi secoli, partendo dalla metà del XIII secolo per concludersi nel XVIII secolo, con un focus importante sulla pittura e scultura medievale e la scuola di Allegretto Nuzi e una sezione contemporanea, aggiunta nel 2015 grazie ad un lascito testamentario di Ester Merloni alla città di Fabriano, che racchiude una prestigiosa collezione con i più influenti avanguardisti della seconda metà del ‘900.

Riguardo i laboratori didattici come sono stati organizzati e con quale obiettivo?

I laboratori didattici sono stati elaborati appositamente in base all’età degli studenti, al fine di offrire “esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze” e si pongono l’obiettivo di avvicinare i bambini e i ragazzi al patrimonio culturale e alle produzioni artistiche, con un focus particolare sulle opere e gli artisti presenti nella collezione, un’attenzione al “fare” e all’azione, l’intento di stimolare la sensibilità per l’arte e un pensiero progettuale e creativo.

Quale laboratorio ha suscitato maggior interesse nei partecipanti?

Tra i laboratori della collezione storica, il più gettonato è stato “La bottega dell’artista”, nel quale i partecipanti, dopo un breve excursus sulla tecnica esecutiva di Allegretto Nuzi, come degli apprendisti pittori di una bottega artistica del ‘300, hanno riprodotto la pratica della macinazione dei colori per la creazione di pigmenti, con i quali poi realizzare il proprio disegno. Tra le classi delle scuole secondarie superiori, c’è stato anche chi ha scelto il laboratorio di “doratura a foglia e punzonatura”, che ha permesso agli alunni di scoprire com’era costruita una tavola del ‘300 e come si applicano la foglia oro e le relative decorazioni a punzone, tanto care al decorativismo di Allegretto Nuzi.

Anche nella Casa di Ester avete proposto dei laboratori?

Tra le proposte della collezione contemporanea di Casa Ester, i laboratori più apprezzati sono stati quelli dedicati a Piero Dorazio per i più piccoli, “Un’esplosione di colori” e per le classi superiori quello dedicato a Giuseppe Capogrossi “Il mio segno”.

Questi laboratori da chi sono stati ideati?

Le proposte didattiche sono state ideate e condotte dal personale della Pinacoteca Molajoli, che mescola competenze storico-artistiche e didattiche a quelle di Specialiste in Beni storico-artistici e nel campo del restauro.

Chi vi sentite di ringraziare per il successo di questa iniziativa?

Un ringraziamento doveroso va alla Direttrice, Francesca Mannucci, per la fiducia e la stima che ci riserva e che è assolutamente reciproca. Ci auguriamo che un’Istituzione importante come la Pinacoteca e come tanti altri Musei di questo territorio possano crescere sempre di più e che possano contare su personale qualificato, che fa sempre la differenza, per preparazione, competenze specifiche e amore per il proprio lavoro.

Gigliola Marinelli