La ‘Casa del Futuro’ prende forma a Fabriano
Fabriano – La Casa del Futuro prende forma a Fabriano: professionisti, architetti e ingegneri si incontrano nella Città della Carta per Comfort Domus. Secondo Lucio Dalla il motore del 2000 doveva essere veloce e silenzioso con un odore che non inquina. La Casa del Futuro, invece? È stato l’argomento dibattuto durante la due giorni di Comfort Domus, iniziativa organizzata dalla Diasen che ha portato a Fabriano una quarantina tra ingegneri, architetti e professionisti da tutta Italia per momenti di approfondimento e per una bella visita alle bellezze cittadine. Il tour messo a punto dall’azienda di Sassoferrato, attiva nel campo della bioedilizia, ha toccato Museo della Carta, Teatro Gentile, Oratorio della Carità, Cattedrale di San Venanzio, Chiesa di San Benedetto e Oratorio del Gonfalone.
Tra momenti di svago per far conoscere il territorio e momenti di approfondimento durante i quali i professionisti hanno ragionato, scambiandosi esperienze, sul tema dell’abitare. L’approccio ecologico e sostenibile cambierà il mondo della costruzioni spiega Diego Mingarelli, amministratore delegato di Diasen – Con il Covid abbiamo riscoperto il comfort, la centralità dell’abitazione rispetto alle nostre vite e quanto possa essere importante scegliere materiali che conferiscono benessere. E poi volevamo far conoscere le nostre meravigliose Marche, tornando finalmente in presenza.
Insomma, la Casa del Futuro dovrà avere qualità invidiabili in termini di rispetto dell’ambiente, performance energetiche e confort. Abbiamo ospitato questa iniziativa perché volevamo far conoscere al mondo della progettazione le tecnologie che nascono dal lavoro dei nostri giovani grazie alla collaborazione con le università del territorio e altri partner scientifici ha aggiunto Mingarelli Come sarà la Casa del Futuro? Dovrà essere sostenibile, poco impattante e confortevole. Ci sono nuove frontiere dell’isolamento termico che consentono alle case di essere belle e di consumare poco.
Proprio la Diasen, per l’utilizzo degli scarti di lavorazione del sughero per arrivare a prodotti per l’edilizia con qualità deumidificanti, fonoassorbenti e di mantenimento termico, è stata di recente inserita tra i Green Heroes del libro dell’attore Alessandro Gassman. Un esempio virtuoso di innovazione ed economia circolare. (Cs)