ELICA, CONTINUA LA LOTTA. I SINDACATI: “PRONTI A FARE LE NOSTRE PROPOSTE”

Fabriano – Continua la lotta dei dipendenti del gruppo Elica. Attivata la cassa di resistenza. “Siamo le lavoratrici ed i lavoratori di Elica – si legge in un documento delle Rsu degli stabilimenti di Mergo e Cerreto d’Esi – e siamo in lotta dal 31 di marzo dopo che l’azienda ha annunciato il suo piano di delocalizzazione dei prodotti, conseguente licenziamento di oltre 400 persone, chiusure di stabilimenti e totale disimpegno dall’Italia ed abbandono del territorio. Veniamo da oltre un decennio di sacrifici in cui abbiamo lavorato ad orario ridotto, abbiamo sempre fatto la nostra parte perché crediamo nei valori della nostra azienda, Persone e Territorio, che oggi il management sta tradendo. Abbiamo già messo in campo diverse ore di sciopero e molte altre ne dovremo fare, consapevoli che sarà una vertenza lunga ma al tempo stessa molto intensa. Molte e molti di noi sono stati sospesi dal lavoro per intere giornate con provvedimenti disciplinari, utilizzati per intimorirci, dividerci e scoraggiarci anche economicamente a continuare la lotta per il nostro lavoro. Siamo tutte/i determinate/i ad andare avanti, consapevoli che lo stiamo facendo per noi, per tutto il territorio e per le generazioni future. Chiediamo – si legge ancora – a tutti di sostenere la nostra vertenza anche economicamente e ringraziamo quegli esempi di buona politica che si sono fatti avanti in questo senso. Le RSU degli stabilimenti si stanno facendo carico di uno sforzo immenso per coordinarci, sostenerci e portare avanti le nostre istanze e faranno anche da collettore per chiunque voglia sostenerci anche economicamente, attivando la Cassa di Resistenza, in cui possono convogliare le sottoscrizioni che chiunque può e voglia farci, attraverso una PostPay intestata alle stesse Rappresentanze Sindacali di fabbrica. Le lavoratrici ed i lavoratori di Elica ringraziano fin d’ora tutte le persone che già stanno dalla nostra parte e che vorranno contribuire a questa difficilissima lotta a cui però non abbiamo alcuna intenzione di sottrarci, per le sottoscrizioni è possibile fare ricarica sulla PostPay 4023 6009 4373 0533 utilizzando il Codice Fiscale della RSU individuata che verrà fornito privatamente dai Segretari Territoriali.

Il punto del Coordinamento unitario del Gruppo

Il Coordinamento del Gruppo Elica prende atto delle dichiarazioni del Presidente della Regione che, lunedì, al termine dell’incontro con il management aziendale, ha riferito di una disponibilità ad una sostanziale e radicale modifica del piano strategico. Sono 2 mesi che stiamo chiedendo all’azienda di iniziare una vera discussione su come si mantiene il lavoro negli stabilimenti italiani, a fronte di un’annunciata delocalizzazione della quasi totalità delle produzioni verso la Polonia. Siamo stati costretti ad iniziare una vertenza durissima, con sciopero ed iniziative di lotta perché ELICA ha sempre dichiarato irrinunciabili le delocalizzazioni ed i conseguenti licenziamenti; nelle fabbriche il clima si è diventato pesantissimo mettendo così a rischio la tenuta sociale e la salute delle persone. Il Coordinamento sindacale ha sempre risposto alle convocazioni dei tavoli di trattativa, infatti è dal 31 di marzo che incalziamo l’azienda a tornare a sedersi per discutere di come si individua la strada per mantenere il lavoro negli stabilimenti italiani: siamo anche pronti a fare le nostre proposte, le Istituzioni a tutti i livelli si sono date disponibili a mettere in campo tutto gli strumenti che possono ma Elica ha sempre rifiutato questo confronto che ci auspichiamo possa finalmente iniziare con questo obiettivo. Rimane la grande preoccupazione perché nel frattempo è stata annunciato l’abbandono di una tipologia di cappa attualmente in produzione a Cerreto senza che venga rimpiazzato da altro, il trasferimento di diverse persone a Mergo e ci risulta che ci siano figure aziendali in missione presso lo stabilimento polacco per avviare la produzione di prodotti fuori dall’Italia. Alle radicali modifiche annunciate ci auspichiamo fin da subito che segua un radicale cambio nei comportamenti e nelle strategie fin qui perseguite dai manager perché questo permetterebbe finalmente di aprire una reale discussione e di scrivere un futuro diverso nell’interesse delle Persone, del Territorio e dei valori della stessa azienda.

A cura di m.a.