L’ultimo saluto a don Aldo nella sua Cattedrale
di Marco Antonini
Fabriano – Si sono svolte oggi pomeriggio, in Cattedrale San Venanzio, le esequie di don Aldo Mei. La Messa, nel rispetto delle normative in vigore, è stata presieduta dall’arcivescovo diocesano, Francesco Massara, insieme al Segretario Generale della Cei, monsignor Stefano Russo, vescovo emerito di Fabriano-Matelica e dal clero diocesano.
L’omelia di mons. Massara
Il brano del Vangelo di Luca che abbiamo appena ascoltato (e scelto da don Aldo) potrebbe lasciarci un po’ perplessi: cosa c’entrano il ladrone accanto a Gesù sulla croce e don Aldo? Dovete sapere che questo brano è stato espressamente scelto da lui, nelle sue ultime poche volontà per questa celebrazione. L’attenzione del brano infatti ricade non su i soggetti che stanno sul Golgota attorno al Crocifisso maggiore, ma sulle parole che Gesù dice al malfattore pentito: “Oggi sarai con me in Paradiso”. Ed infatti proprio così mi hanno annunciato questo trapasso mercoledì scorso: “don Aldo è in paradiso”. Quanto ci sembra inspiegabile questa frase! Proprio lui che da sempre venendo in Cattedrale, facendo un profonda e sentita genuflessione, si metteva nella Cappella del Santissimo con la sua consumata corona del rosario e pregava aspettando chi si volesse confessare. E sempre con successo, tanti fedeli, giovani ed adulti, in ginocchio per ricevere quella misericordia di Dio che con grande gioia dispensava a tutti.
“Oggi sarai con me in Paradiso” è la frase che da 89 anni di vita e 66 di sacerdozio desiderava ascoltare da quel Signore, buon pastore, che ha sempre annunciato a tanti giovani nei molti anni d’insegnamento; nelle tante predicazioni soprattutto qui in cattedrale; nei molti ritiri alla comunità giovani dei giovani preti; nelle messe al suo “ospedale da campo dei sacerdoti anziani” della casa del clero che ha servito con instancabile spiritualità ed amore; nel lenire cuori affranti e spezzati di tantissime situazioni di dolore di cui si faceva prossimo con compassione, silenzio, vicinanza e preghiera. Come ci mancherà la tua telefonata o lo squillo al citofono, caro don Aldo, che facevi per compleanni, onomastici e anniversari, mai ne scordavi uno.
“Oggi sarai con me in Paradiso” è la frase che per decine e decine di pellegrinaggi in Terra Santa ha proclamato, correndo come una gazzella tra le vie di Gerusalemme, Nazareth e Betlemme, facendo innamorate tutti di Gesù, del suo Vangelo, della sua geografia della salvezza, di quei luoghi intrisi di Dio. Venerdì mattina il Custode di Terra Santa ha celebrato all’altare del Calvario in Gerusalemme la Santa Messa per lui, così come mi hanno trasmesso gli amici dell’Opera Romana che lo ricordano con grande affetto. “Oggi sarai con me in Paradiso” è il dono che ha ricevuto don Aldo grazie a tutta la sua estrema carità che ha compiuto nel silenzio, nel nascondimento, facendosi povero tra i poveri per aiutare i più poveri. E quando gli dicevano: don Aldo non dare soldi che ti prendono in giro…, lui rispondeva che: è il Signore che giudica, io faccio quel che posso.
“Oggi sarai con me in Paradiso”, e forse già qui su questa terra lo era, anche durante la sua agonia a motivo del contagio Covid vissuto nella sua stanza, anche lì era accanto a Cristo. Mi hanno raccontato che prima di accompagnarlo in ospedale da dove non avrebbe più fatto ritorno, nel suo letto, sul suo guanciale, aveva la teca con l’Eucarestia che io stesso gli avevo mandato per potersi comunicare una volta al giorno perché impossibilitato a celebrare la Santa Messa. Cuore a Cuore con Gesù come Giovanni pose il suo orecchio sul petto del maestro.
“Oggi sarai con me in Paradiso” se lo è sicuramente sentito dire dalla Madonna del Buon Gesù che tanto, tanto ha amato in vita il caro don Aldo e che tanto ha pregato. Ogni volta che c’era un problema diceva: “prega la Madonna che scioglie i nodi; tu parla alla Madonna, Lei risponde sempre perché è una persona educata”.
Ed ora don Aldo che sei in Paradiso, nella “vita bella” come dicevi sempre; prega per la nostra Diocesi, prega per me Vescovo, per i sacerdoti e per i candidati al sacerdozio, prega per i giovani, le famiglie, i tuoi amici e parenti, prega per le migliaia di tuoi fedeli e figli spirituali, prega senza stancarti, anche perché a noi già ci manchi tanto, ma nella preghiera incontriamo te che sicuramente sei accanto al Buon Gesù tanto amato. Amen.
Il testamento spirituale
Fabriano, 14 Febbraio 2001
Oggi: 45 ½ anni della mia Ordinazione presbiterale.
Di cuore Ti dico GRAZIE, SIGNORE, per questo dono, immeritato, e per tutti gli altri che l’hanno accompagnato. E siccome ringrazio tutti coloro che hanno collaborato con Te per la mia crescita umana, spirituale e sacerdotale, soprattutto i miei genitori e tutte le persone care. Sento subito il bisogno di chiederTi – umilmente, sinceramente, intensamente – perdono di tutte le mie infedeltà, dei miei peccati, e sono tanti! Mi affido alla Tua misericordia senza limiti e anche alla generosità dei Superiori, dei Confratelli, Parenti, Parrocchiani e Amici, ai quali domando perdono. Segno che esso è accaduto, sarà il loro ricordo nella preghiera di suffragio. I miei funerali semplicissimi, un solo manifesto, niente “discorsi”, ma tante preghiere. La mia sepoltura nella restaurata cappella di famiglia, nel loculo rimasto libero, nel cimitero delle Cortine.
Sac. Aldo Mei
Oggi – 28 Febbraio 2013 – giorno della “rinuncia” da parte di Sua Santità Benedetto XVI – confermo quanto sopra scritto. A tutti GRAZIE.
Sac. Aldo Mei
Confermato – oggi 15 Gennaio 2021.
Sac. Aldo Mei