COMMERCIO E COVID: IL PUNTO DI CONFCOMMERCIO

Fabriano – Un settore fondamentale e pesantemente colpito dall’emergenza sanitaria da Coronavirus. Anche in questa situazione difficile, dove sarebbe stato semplice mollare, la caparbietà e la dedizione dei commercianti, ristoratori e baristi fabrianesi hanno avuto la meglio. Si sono adeguati alle normative di sicurezza ed hanno scelto di andare avanti con forza, nonostante il drammatico calo di fatturato e di scontrini battuti. Ne parliamo con Mauro Bartolozzi, presidente di Confcommercio Fabriano, che ci illustra anche nuovi progetti in cantiere per il 2021 dell’Associazione di categoria che rappresenta da anni nel nostro comprensorio.

Bartolozzi, dati alla mano anche con le vendite del periodo natalizio, riusciamo a tracciare un bilancio sulla situazione in cui versa il settore del commercio fabrianese in generale e nel centro storico?

Il pesante impatto del Covid sui redditi familiari ha condizionato le attitudini di acquisto. Abbiamo cercato di confrontare i dati di uno studio Confcommercio sui consumi di Natale, con una nostra stima locale basata su contatti e confronti, per concludere che la riduzione dei consumi si attesta sul 18/22 per cento, un dato in linea con l’esperienza nazionale, ma che si verifica in una realtà economica già condizionata da un lungo periodo di crisi, sulle cui cause storiche ci sembra superfluo ritornare. Per quello che riguarda il centro storico, il fenomeno non può che risultare ampliato, anche per il solo fatto di contenere percentualmente esercizi che non rappresentano la vendita di beni primari ed indispensabili.

Da quello che avete potuto percepire nei vostri punti vendita, sono cambiate le necessità e le richieste dei clienti in questo particolare momento che stiamo vivendo? Sono più attenti nello spendere e su quali articoli dirottano i loro acquisti?

Il momento è particolare, la mancanza di socialità condiziona gli acquisti. Per quale appuntamento rinnovare il guardaroba? Perché fare un trattamento estetico? Con chi condivido il piacere di un nuovo articolo per la casa? Il cliente prova a spendere sul suo hobby personale, magari nel settore del “fai da te”, gastronomia, gioco elettronico, giardinaggio e con facilità lo compra in modalità Ecommerce.

La pandemia da Coronavirus sembra non rallentare la sua corsa: come associazione di categoria, quali ripercussioni temete nel vostro ambito per questo 2021 appena iniziato?

Esiste il problema più urgente, quello di salvaguardare la stessa sopravvivenza dei nostri esercizi e dell’occupazione collegata ai nostri settori, per cui vi è bisogno di una chiara legislazione omnia che crei una sorta di bolla in termini di scadenze e ristori sui cali di fatturato, come abbiamo contribuito a creare post terremoto ‘97. Gli attuali interventi in aiuto, didascalici, soggetti a ipotetiche proroghe che in alcuni casi costringono le imprese a complesse richieste ed addirittura a domande click day, pur se apprezzabili e benvenute, non sono l’ideale per una minima programmazione e tranquillità familiare.

Il susseguirsi di decreti ministeriali hanno secondo te supportato sufficientemente il settore o vi sentite in qualche modo penalizzati?

Pur intuendo le difficoltà della politica, nel senso di gestione della cosa pubblica e condizionata dai valori degli indicatori riferite al virus, è assolutamente indispensabile tracciare un quadro di previsione sanitario e di interventi economici organici, dove risulti un indicatore chiaro delle strategie aziendali da adottare nel breve termine, non si può rimanere aggrappati a dei semafori e a delle ipotesi.

Secondo te la gestione dell’emergenza da parte dell’Amministrazione fabrianese è stata attenta alle necessità dei commercianti o credi che in questa fase si sarebbe potuto fare di più per sostenere il commercio cittadino?

In questi mesi le amministrazioni comunali non hanno avuto particolari strumenti per agevolare le attività commerciali. Nello specifico abbiamo collaborato per consentire alle attività di somministrazione di disporre di spazi all’aperto, dovremo fare il punto per verificare la stabilizzazione dell’iniziativa. Si stanno progettando forme di aiuto diretto alle imprese e vorremmo contribuire per individuare settori che sono stati dimenticati dagli interventi Stato-Regioni. Come critica, ritorno sul problema dei lavori pubblici che, in alcuni casi, sono stati effettuati dimenticando le esigenze degli esercizi commerciali già in piena difficoltà causa pandemia. Rinnovo la mia richiesta di creare una sorta di snella commissione consultiva su tempi e modi di effettuare i lavori che deve essere effettuata ex ante. Quello che mi preoccupa è il fatto che l’emergenza non è finita e dal punto di vista economico non finirà a breve, mi auguro che di ciò ci si renda conto prima di intraprendere fantasiosi interventi urbanistici, spesso dettati da vecchie promesse e dogmi politici.

Come giudichi il comportamento delle vostre attività commerciali in relazione ai problemi creati da questa pandemia?

Pur esistendo gli immancabili casi particolari, ritengo che la categoria abbia risposto in maniera perfetta per organizzazione, ricerca di sicurezza, adesione alle normative sanitarie anche se queste, in una prima fase, risultavano difficili da interpretare. Ristoratori e baristi hanno avuto il compito più difficile, anche il commercio al dettaglio si è adeguato con idonee misure sanitarie. Va dato atto alla categoria di essere stata uno strumento di informazione importante per la diffusione delle cognizioni sanitarie in materia di Covid e, per ciò che mi riguarda, alla nostra associazione di aver informato tempestivamente i commercianti ed aver contribuito alla miglior stesura dei protocolli regionali. Inoltre vorrei sottolineare l’importante funzione economico sociale dei nostri ristoratori e degli esercizi di vicinato che nei giorni più duri della crisi hanno contribuito, organizzandosi (spinti anche dalla necessità economica), per effettuare consegne a domicilio o comunque tenendo aperti i negozi di beni indispensabili, garantendo sicurezza e un minimo di socialità. Si è ribadito il ruolo strategico, fondamentale, sociale dei negozi di vicinato e dei pubblici esercizi, i cosiddetti acquisti sotto casa, che hanno il ruolo di ricucire il legame tra i luoghi, le persone e le imprese, concetti che per troppo tempo sono stati accantonati, sotto la spinta di un INTERESSATO liberismo modernismo ,che ha messo in crisi la nostra società. Il nostro assetto urbanistico, i nostri Centri Storici i nostri Borghi rurali, che dovranno anche risultare uno dei fattori di riscoperta delle potenzialità turistiche che, seppur brevemente, abbiamo potuto verificare nella scorsa estate. Grazie anche a Confcommercio che ha promosso l’iniziativa nazionale “Compro sotto casa”, che appunto ha voluto sottolineare queste idee.

Come associazione di categoria avete dei progetti in cantiere per il 2021?

Abbiamo presentato in Regione un progetto, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, denominato “FABRIANO IN VETRINA” con l’obiettivo di fare in modo che lo stesso rappresenti un’opportunità di rivitalizzazione degli esercizi e del territorio. In sostanza, si prevedono interventi per la realizzazione di un portale web, un sito di contenuti informativi di carattere generale dove il cliente/turista potrà trovare in ogni momento indicazioni aggiornate circa gli orari dei principali siti di interesse turistico, culturale, commerciali, divertimento, prezzi e modalità di accesso. Il portale potrà nel tempo essere migliorato e implementato con la presenza di gran parte degli esercizi del territorio. Sono poi previste spese in arredo urbano e nel   sistema di videosorveglianza comunale. Non appena sarà consentito, abbiamo in progetto l’organizzazione di vari corsi di aggiornamento nel settore commercio e turismo, compresa la gestione di un negozio nell’era di internet, perché innovazione può voler dire anche utilizzare le tecnologie digitali nel punto vendita, per migliorare l’esperienza di acquisto del cliente. Tra i progetti concreti la creazione di un museo multimediale che completi ed arricchisca il percorso turistico della nostra città, che dovrà risultare anche incubatore di eventi, conferenze, incontri, mostre retrospettive. Un luogo vivo, ulteriore strumento di promozione della città. Ma su questo, a breve, forniremo maggiori dettagli.

Gigliola Marinelli