RIPROGRAMMATI I SERVIZI FERROVIARI, TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DI OGGI
Il presidente della Regione, Ceriscioli, ha firmato oggi l’ordinanza n. 26 del 30 aprile 2020, con la riprogrammazione dei servizi ferroviari sulla regione Marche. Durante il periodo di attuazione del nuovo programma di esercizio dovranno essere monitorati costantemente i volumi di traffico allo scopo di evitare il rischio di sovraffollamento, dovranno essere garantite le distanze tra gli individui e adeguate protezioni per il personale ferroviario viaggiante. L’ordinanza produce effetti dalle ore 00.00 del 4 maggio 2020, sino all’emanazione di provvedimenti di revoca e comunque cessa di avere efficacia al sopraggiungere di provvedimenti governativi o ministeriali che dispongano in tal senso. Qui tutti i treni programmati.
Tamponi
Nelle ultime 24 ore i laboratori di virologia delle Marche hanno riscontrato 37 casi di contagio al coronavirus su 1.268 tamponi esaminati: dall’inizio dell’emergenza epidemiologica (primo caso rilevato nelle Marche il 25 febbraio scorso) nella regione si sono registrati 6.247 positivi al Covid-19 su 39.145 test eseguiti. Scende di ben 179 unità in un giorno il numero dei ricoverati negli ospedali marchigiani per coronavirus: da 692 passano a 513 grazie soprattutto al brusco calo di degenti in area post critica (da 222 a 72). In diminuzione anche i pazienti in terapia intensiva (da 52 a 48), semintensiva (da 134 a 119) e in reparti non intensivi (da 284 a 274). Oltre al calo di ricoveri si registra anche un balzo di guariti che superano quota 2mila (2.131). I dati comunicati dal Gruppo operativo per le emergenze sanitarie (Gores) rilevano attualmente 6.247 casi di contagio: 2.506 in provincia di Pesaro Urbino, 1.810 nell’Anconetano, 1.017 in provincia di Macerata, 435 a Fermo e 281 ad Ascoli Piceno (198 provengono da altre regioni). Attualmente ci sono 2.697 positivi in isolamento domiciliare; mentre quelli isolati in casa dopo essere venuti in contatto con contagiati sono 8.087 (3.350 con sintomi) tra cui 1.124 operatori sanitari. Da inizio emergenza un periodo di quarantena è toccato a 27.909 persone nelle Marche.
Santarelli
Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, ha annunciato, in una diretta Facebook, che da lunedì riapriranno i cimiteri e potranno essere raggiunti a piedi visto che gli spostamenti saranno consentiti, senza ausilio di mezzi di trasporto, anche a una distanza da casa superiore ai 200 metri. Nei prossimi giorni, poi, in arrivo un nuovo bando per i buoni spesa: sul piatto circa 17mila euro che sono avanzati con il precedente bando.
Cig
Marche in pole position nella liquidazione della cassa integrazione in deroga per i lavoratori non coperti dalle tutele ordinarie nel corso dell’emergenza pandemica del Covid 19. Lo comunica l’Inps che, dopo aver analizzato la situazione di tutte le Regioni al 28 aprile, sottolinea la particolare efficienza marchigiana che con un terzo delle indennità richieste già liquidate è la più performante d’Italia. “Ad oggi – spiega l’assessore al Lavoro Loretta Bravi – alle Marche sono pervenute 14.344 domande da parte dei datori di lavoro per un totale di 37.709 lavoratori, 8,6 milioni di ore e un importo complessivo di 70 milioni di euro. Come già detto più volte, consci della difficile situazione che molte famiglie stanno vivendo, i nostri Servizi stanno lavorando a pieno regime per espletare tutti gli iter burocratici necessari e inviare le domande all’Inps per l’autorizzazione. Questo risultato è sicuramente motivo di soddisfazione e una spinta a fare ancora meglio nelle prossime settimane”.
Primo maggio
“La festa dei lavoratori quest’anno ci coglie in un momento difficile. Il nostro Paese, insieme al resto del mondo, sta affrontando da settimane un’emergenza sanitaria complessa. Un momento nel quale due diritti costituzionali fondamentali, il diritto al lavoro e alla salute, sembrano confliggere e scontrarsi. Sono state colpite le due dimensioni fondamentali dell’uomo: l’affetto e la capacità di creare e costruire. Ciononostante, facendo memoria dei traguardi raggiunti, senza dimenticare, con molta onestà, le tante ingiustizie che ancora perdurano nei luoghi di lavoro, ci è richiesta un’energia nuova per ripensare alla quotidianità dei nostri gesti che producono e ci danno da vivere. Le fasi che seguiranno il lockdown chiedono, a chi ne ha la responsabilità, di trovare e impiegare le risorse economiche utili a una graduale ripartenza: la liquidità alle imprese, gli ammortizzatori sociali, il welfare famigliare… Ma a tutti pongono una questione ancor più radicale sul futuro, sulla qualità e la dignità del lavoro, per trattenere ciò che di buono già abbiamo e lasciare indietro ciò che non va. Ci chiedono di ripensare al modo di vivere, di produrre, una nuova visione per un lavoro che riparta dalla filiera corta (l’eccellenza marchigiana!), per un servizio alla salute capillare, per un’Europa chiamata “ad essere”, prima che a definirsi green, connessa, digitale. Un’Europa la cui leadership non sia affidata alla capacità di fruizione ma alla capacità di costruire. Una semplice ma non banale sottolineatura: questo periodo ci ha permesso di capire che il lavoro senza lavoratori non ha consistenza. Non bastano i capitali, la tecnologia, il know-how. Sono i lavoratori che reggono tutti questi importanti fattori. Senza di loro avrebbero poco senso. Le Marche, con la grande tradizione del manifatturiero, ne sono un esempio chiaro: ad ogni eccellenza corrispondono mani e persone, identità. L’augurio è che, appena potremo, e bisogna far sì che questo avvenga presto, torniamo nei nostri uffici, nei cantieri, in aula, nelle officine e nelle aziende, consapevoli di questo elementare ma vitale principio”.
Marco Antonini