MARCHE E UMBRIA AL PREMIER: “ATTIVARE PROCEDURA STRAORDINARIA”
di Marco Antonini
Fabriano – Tutelare le piccole e medie imprese che hanno lavorato e, da più di un anno, attendono di essere pagati per quanto già fatto sulla SS 76. Ci sono 40 milioni di euro di arretrati da saldare: senza questi pagamenti tanti lavoratori delle piccole e medie imprese subappaltatrici del progetto Quadrilatero potrebbero licenziare o addirittura fallire. Le aziende prima di riprendere i lavori nei cantieri di Borgo Tufico e Cancelli vogliano vedersi pagare gli arretrati. Con il concordato, infatti, verrebbe versata un percentuale non superiore al 30%. E il resto? Lo mette il Governo? Per l’entroterra di una regione già trafitta dalla crisi e dal sisma sarebbe l’ennesimo colpo di grazia.
Sulla vicenda si sono mossi, ieri, i presidenti di Marche e Umbria, Luca Ceriscioli e Catiuscia Marini: “Attivare una procedura straordinaria a sostegno delle imprese del territorio coinvolte nella crisi Astaldi, con rischio di continuità aziendale”. E’ la richiesta inviata al Governo con una missiva indirizzata al presidente del Consiglio, ai Ministri per le Infrastrutture e dello Sviluppo Economico e al presidente di Anas. Nel documento Ceriscioli e Marini ricordano che “i crediti sulla 76 ammontano a circa 40 milioni di euro, con evidenti ripercussioni sull’intera rete economica locale, già significativamente compromessa dal terremoto. Si rendono necessari – ribadiscono – ulteriori e più incisivi interventi economici a sostegno di un tessuto imprenditoriale di primaria importanza per le infrastrutture locali attraverso l’istituzione di un fondo specifico che tuteli queste situazioni, così come già fatto per altri comparti imprenditoriali”.
I due presidenti sollecitano l’intervento del Governo perchè “la stazione appaltante può agire solo nel controllo dei flussi economici tra contraente generale e affidatari di primo livello, non tutelando il resto dei fornitori e dei subappaltatori”, che sono quelli più esposti ad una crisi economica senza precedenti per colpa dei lavori fatti e non pagati. Da una parte, quindi, le aziende che rischiano di saltare, dall’altra i sindacati che chiedono “uno sforzo comune” per riprendere i lavori visto che la settimana scorsa la società Quadrilatero ha firmato l’atto aggiuntivo contrattuale con Dirpa (Astaldi) che dispone il riavvio dei lavori e disciplina modalità accelerate di pagamento da parte di Anas e che impegna Dirpa a pagare anticipatamente affidatari e fornitori.