EXPORT: NON CRESCE FABRIANO. ELETTRODOMESTICI-2.1% E CARTA -3.6%
Nel terzo trimestre 2018 è tornato negativo l’andamento dell’export dei distretti delle Marche, che ha mostrato un calo del 5,7%, con un dato dei primi nove mesi del 2018 che si porta così a -2,8%. Questo quanto emerge dal Monitor dei distretti industriali delle Marche curato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo. Dall’analisi per singolo distretto emerge un quadro a luci e ombre: tre distretti marchigiani sui nove monitorati crescono nel terzo trimestre 2018. Bene le Macchine utensili e per il legno di Pesaro (+3%), l’Abbigliamento (+0,9%) e gli Strumenti musicali di Castelfidardo (+0,7%).
Andamento negativo, invece, per le Calzature di Fermo (-8,4%) a causa del calo in Russia. le Cappe aspiranti ed elettrodomestici di Fabriano (-2,1%) e le Cucine di Pesaro (-6,3%) che tuttavia, grazie a una buona prima parte dell’anno, hanno chiuso i primi nove mesi del 2018 in territorio positivo. Si evidenziano alcune difficoltà per due distretti del Sistema moda, la Pelletteria di Tolentino (-16,6%) e la Jeans valley del Montefeltro (-8,4%). Terzo trimestre 2018 negativo anche per il Cartario di Fabriano (-3,6%), a causa sia della decisione della Banca centrale indiana di non acquistare più cartamoneta dall’Italia, sia della forte riduzione della domanda di carta per la stampa di banconote da parte della BCE.
“Dopo i buoni risultati del secondo trimestre, che aveva fatto registrare una crescita tendenziale del 2,8%, le esportazioni dei Distretti marchigiani hanno purtroppo subito una frenata, che però non inficia la bontà ed i risultati di quelle realtà produttive che puntano su innovazione, ricerca e crescente penetrazione sui mercati internazionali – spiega Tito Nocentini, direttore regionale di Intesa Sanpaolo -. Il nostro Gruppo, che non a caso segue e analizza le dinamiche economiche macro e locali attraverso il lavoro puntuale del proprio Centro Studi e Ricerche, si pone la priorità di comprendere le esigenze presenti e future delle attività produttive per rispondervi al meglio. E’ con questa finalità che Intesa Sanpaolo ha scelto di agevolare le imprese che investono semplificandone l’accesso al credito: nella determinazione del rating valorizziamo gli aspetti qualitativi come l’investimento in capitale umano e l’innovazione, l’appartenenza alle filiere e la sostenibilità. Proprio nelle Marche hanno aderito al Programma Filiere di Intesa Sanpaolo, che consente alle piccole imprese di ottenere un migliore e più conveniente accesso al credito, 15 aziende capofila con circa 1.800 dipendenti, 350 imprese fornitrici e un giro d’affari complessivo di 1,7 miliardi di euro”.
Il trend sfavorevole è determinato sia dai mercati maturi (-2,8% la variazione tendenziale), sia dai mercati emergenti (-9,8%). Nei primi, risulta in contrazione l’export verso Belgio, Svezia, Giappone e Regno Unito, mentre nei secondi si fanno sentire i cali subiti in India (legati al Cartario di Fabriano), Arabia Saudita e Corea del sud. Nel terzo trimestre 2018 è tornato nuovamente a scendere l’export diretto verso il mercato russo (-21%), a causa degli arretramenti subiti dalle Calzature di Fermo.