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ASTALDI, OK A CASSA INTEGRAZIONE. CANTIERI FERMI. VERTICE CON TONINELLI

di Marco Antonini

Fabriano – Firmata la cassa integrazione straordinaria per i dipendenti Astaldi ieri a Roma alla presenza dei sindacati Cgil, Cisl e Uil. Sono 12 i siti produttivi in tutta Italia, tra cui la Quadrilatero, dove i lavoratori dovranno ricorrere, già da dicembre, all’ammortizzatore sociale. Nel comprensorio fabrianese evitato, così, il licenziamento di 45 operai e 14 impiegati. “Astaldi – riferisce Alessandro Bomprezzi, Fillea Cgil Marche – è ferma con le lavorazioni su molti cantieri per le mancate forniture di materiali e sub appaltatori in difficoltà. Si sta cercando di trovare un accordo con Quadrilatero per il saldo del Sal (Stato Avanzamento Lavori) di luglio e agosto col quale far ripartire il cantiere”. Nel corso del vertice a Roma i vertici Astaldi hanno confermato la volontà di riprendere i lavori quanto prima.

Vertice al Ministero

La situazione che si è venuta a creare con la crisi dell’impresa Astaldi, coinvolta nella realizzazione della strada statale 76 Perugia-Ancona, è stata al centro di un incontro che si è svolto il mercoledì 21 novembre, nella sede del ministero delle infrastrutture e trasporti, tra il ministro Danilo Toninelli, il vicepresidente della Regione Marche con delega a lavori pubblici e viabilità, Anna Casini, e l’assessore regionale dell’Umbria ai lavori pubblici e viabilità, Giuseppe Chianella. All’incontro erano presenti anche i direttori generali dei lavori pubblici e delle infrastrutture delle Regioni Umbria e Marche, Alfiero Moretti e Nardo Goffi. “Facendo seguito ai numerosi incontri avuti sull’argomento, insieme alla Regione Marche, con le organizzazioni di categoria e le imprese interessate nonché con la società Quadrilatero – ha affermato l’assessore Chianella – ieri abbiamo avuto l’opportunità di incontrare il ministro Toninelli al quale abbiamo spiegato l’importanza e la complessità della vicenda che le Regioni Umbria e Marche stanno monitorando costantemente, soprattutto per individuare un percorso che garantisca il soddisfacimento dei crediti vantati da tutte le imprese impegnate nella realizzazione della strada, per assicurare la continuità delle opere che sono fondamentali per il territorio e per la salvaguardia delle imprese e dei lavoratori. Abbiamo chiesto al ministro di convocare il più presto possibile un Tavolo nazionale con tutti i soggetti interessati e dunque, oltre a Regioni, Organizzazioni di categoria ed imprese, anche gli altri soci di Quadrilatero e cioè Anas e lo stesso Ministero. Il ministro – ha proseguito Chianella – ci ha confermato che conosceva la situazione e già da tempo si era attivato per individuare possibili soluzioni, interessando a questo proposito anche il Ministero dello sviluppo economico. L’incontro, positivo, si è concluso con l’impegno del Ministro a convocare un Tavolo nazionale, così come da noi richiesto. E’ evidente – ha concluso Chianella – che, sia noi che la Regione Marche, terremo alta l’attenzione per un soddisfacente esito di questa vertenza che vede le imprese locali ed i lavoratori in gravi difficoltà per il mancato pagamento dei lavori effettuati”.

Astaldi, Elliott nella partita del prestito ponte?

Elliott Management continua a sondare il mercato italiano in cerca di opportunità di investimento. Dopo le partite più note riguardanti il Milan e Telecom, un’altra azienda potrebbe finire nel mirino del fondo americano promosso dal finanziere Paul Singer, quella Astaldi alla ricerca disperata di finanziamenti per sostenere le sue attività operative. Da giorni – riferisce finanzareport.it – si parla della necessità per il gruppo romano di racimolare almeno 150 milioni di euro per portare avanti le sue attività in attesa della definizione del piano di salvataggio, magari con il coinvolgimento di Salini Impregilo. Astaldi, secondo il Sole 24 Ore, avrebbe iniziato a verificare l’interesse per il prestito ponte anche tra realtà specializzate in situazioni di tensione finanziarie. Sarebbero stati contattati 30 soggetti finanziari e ieri sarebbero arrivate le prime offerte non solo da Elliott ma anche da Apollo.