Fabriano – Tecnologia smarrita, ecco il report di quello che ci perdiamo in città
Fabriano – Un tablet, una chiavetta USB, sette cellulari, due anelli, due braccialetti, una piastra per capelli e uno orologio. C’è di tutto tra gli oggetti smarriti degli ultimi mesi a Fabriano che sono stati consegnati presso il comando della polizia locale di Fabriano in attesa che si faccia vivo il proprietario di turno. Sorprende che ad essere rinvenuti in città sono stati ben 7 telefonini; diversi anche gli oggetti in oro come anelli e bracciale che possono avere oltre che valore economico, anche un valore affettivo piuttosto importante. Ad essere smarrito, nonostante le dimensioni non piccole, anche un tablet. A conti fatti ci perdiamo sempre più spesso la tecnologia, ciò che più di tutto sta condizionando la vita di ogni giorno, e sempre meno giocattoli o macchinette fotografiche. È la sintesi del report firmato recentemente dal sindaco di Fabriano, Daniela Ghergo.
In primo piano il rinvenimento di oggetti e o valori smarriti che sono stati consegnati da fabrianesi onesti che invece di far finta di nulla e mettersi in tasca quanto trovato, hanno deciso di contattare la polizia locale con sede, attualmente, in via Veneto, palazzo Fermi. A Fabriano sono molti gli oggetti che sono stati smarriti dai legittimi proprietari e che non sono stati né cercati correttamente, né trovati. Chi ha avuto la fortuna di accorgersi, tra l’erba del parco o i sanpietrini del centro, che c’era qualcosa di valore non se n’è impossessato, ma ha consegnato il tutto alle forze dell’ordine. Il più delle volte parliamo di oggetti ritrovati dai cittadini lungo la strada del centro storico, ai giardini pubblici Regina Margherita e nelle vie della periferia. Adesso i legittimi proprietari potranno recarsi negli uffici della polizia locale, nei giorni feriali, per chiedere la restituzione delle proprie cose giustificando agli agenti la proprietà. Ai sensi dell’articolo 930, secondo il regolamento comunale, oltre alle spese d’ufficio, dovranno essere pagate, a titolo di premio ai ritrovatori, se questi lo richiederanno, il decimo (o in alcuni casi il ventesimo), della somma o del prezzo di quanto ritrovato. In caso contrario, dopo sei mesi dall’avviso di rinvenimento, potranno essere devoluti in beneficenza, come accade con la maggior parte delle cose smarrite. Questo è il primo report che è stato pubblicato dall’Amministrazione comunale dopo la pandemia.
In precedenza, negli ultimi due avvisi pubblicati, c’era di tutto. In quello del 2020 risultavano smarriti 7 cellulari, 1 bicicletta, 1 orologio e denaro contante. Non solo, quindi, qualcosa di piccolo che non è facile vedere a occhio nudo, ma cose di valore, come i telefonini, e pure ingombranti come una bici. Tre telefonini avevano anche la custodia. Nell’elenco figuravano anche: denaro contante, alcuni documenti personali, diversi oggetti di bigiotteria e due portafogli. In quello precedente, invece, c’erano: 3 cellulari, una borsetta, una custodia per macchina fotografica, un obiettivo per macchinetta, due marche da bollo, un peluche contenente due cellulari, un orecchino con perla e un apparecchio elettronico.
Marco Antonini