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“SALVIAMO IL FIUME GIANO”

Nuovo caso di moria di pesci, l’11 settembre, lungo il fiume Giano di Fabriano. Diverse decine di cavedani senza vita ritrovati nel tratto in via Le Conce. Sul posto i carabinieri forestali per campionature e rilievi, i primi dei quali avrebbero evidenziato una temperatura dell’acqua leggermente superiore a quella abituale al momenti del prelievo. L’ipotesi è che la moria sia dovuta a qualche scarico industriale. Sono in corso ulteriori verifiche, dopo che alcuni residenti della zona avevano segnalato l’episodio alle forze dell’ordine evidenziando anche un cambio di colore dell’acqua per alcuni minuti.

Il punto di CasaPound

Difendi Fabriano: “L’amministrazione faccia azioni concrete contro l’inquinamento del fiume Giano”. Ambiente in primo piano. “Contro l’indifferenza dell’amministrazione, salviamo il fiume”, questo il testo dello striscione affisso dai militanti fabrianesi di CasaPound per segnalare la difficile situazione ambientale del fiume Giano, oggetto di numerosi sversamenti che ne inquinano le acque e ne uccidono i pesci. “Ancora una volta il fiume Giano, simbolo di tutta la città di Fabriano – afferma in una nota Emanuele Mazzieri, responsabile provinciale di CasaPound – è stato offeso, vilipeso: l’11 settembre è stato compiuto l’ennesimo sversamento nelle acque che ha causato la morte di centinaia di pesci. Un episodio, questo, che non è affatto isolato e che meriterebbe l’attenzione del Comune che fino ad ora ha risposto con un silenzio imbarazzante sulla vicenda”.

“Già nell’estate scorsa – continua la nota – più precisamente il 29 luglio 2017, uno sversamento nelle acque del Giano aveva provocato una moria di pesci simile a quella a cui abbiamo assistito in questi giorni. A seguito di questo grave avvenimento, uno dei nostri militanti, il 10 luglio di quest’anno, ha effettuato una richiesta di accesso agli atti che, nonostante la tanto sbandierata trasparenza dei Cinque Stelle, è per ora caduta nel vuoto benché i termini di legge impongano al Comune una risposta entro 30 giorni. Dopo l’episodio avvenuto pochi giorni fa – prosegue Mazzieri – ci auguriamo che il Sindaco e i suoi collaboratori facciano finalmente qualcosa di concreto a difesa del fiume Giano. Il tempo degli slogan e delle chiacchiere è finito, attendiamo ‘cenni di vita’ dalla banda degli onesti. Fabriano ha bisogno di azioni concrete, di gente capace, non di una costante improvvisazione e incompetenza, che, finora, ha caratterizzato l’operato di questa giunta ‘Brancaleone’. Una giunta, questa, che non è riuscita nemmeno a tenere fede ai propri principi, come quello della trasparenza nei confronti dei cittadini – conclude – tant’è che ormai di trasparente a Fabriano non c’è più nemmeno l’acqua”.