DISOCCUPAZIONE A 11,06% NELLE MARCHE

Nel secondo trimestre del 2017, nelle Marche l’occupazione continua a diminuire mentre crescono a dismisura i livelli di disoccupazione, tra l’altro in controtendenza al dato nazionale: è quanto emerge dai dati forniti dall’Istat ed elaborati dall’Ires Cgil Marche. Nelle Marche, il numero degli occupati è sceso a 607 mila unità, oltre 24 mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2016, -3,9%, con un calo che interessa lavoro autonomo e dipendente. Sono 75 mila le persone che cercano inutilmente lavoro, in aumento del 12,5% rispetto allo stesso periodo del 2016. Il tasso di disoccupazione si conferma a livelli altissimi, l’11,06%, superando per la prima il tasso di disoccupazione nazionale (10,94%). Molto allarmante – segnala la Cgil – il dato della disoccupazione femminile, al 12,66%. Le Marche sono la nona regione per maggior tasso di disoccupazione, dopo le otto regioni del sud e molto indietro rispetto alla media del centro Italia. (Ansa)

Il caso Tecnowind, la rabbia dei sindacati

“Martedì 17 settembre si è svolto presso il Ministero a Roma un altro incontro in merito alla vertenza Tecnowind dal quale non sono emerse novità significative: l’azienda ha ufficializzato la proroga del concordato fino al 7 novembre ed il finanziamento dello stesso da parte di un istituto bancario, anche se in forma minore a quanto richiesto; a fronte di 2,5 mil richiesti è stata concessa una linea di credito di 1 milione. Il soggetto industriale che negli scorsi mesi si era affacciato, ha ritirato ogni tipo
di volontà a rilevare la Tecnowind ed è stato affermato che allo stato attuale si stanno tenendo contatti con diversi interlocutori ma senza proposte ufficiali e vincolanti. A poche settimane dalla scadenza dei termini della procedura concorsuale e degli ammortizzatori sociali questa cosa rappresenta motivo di fortissima preoccupazione per le parti sociali: nonostante l’esplicita richiesta del Viceministro Teresa Bellanova neanche nella giornata di ieri è stato presentato un piano industriale se non qualche dichiarazione generica sulla preferenzialità di una vendita complessiva dell’azienda e di una dichiarazione verbale che le eventuali entrate derivanti da ipotetiche vendite di asset potrebbero essere utilizzate per provare a gestire la situazione sul territorio di Fabriano, con una riduzione importante comunque di fatturato e di conseguenza di personale. Non è stata data risposta alla domanda fatta su eventuali investimenti. L’equilibrio economico gestionale raggiunto in questa fase dall’azienda è dovuto esclusivamente all’impegno dei lavoratori che si meritano risposte ben più esaurienti nel più breve tempo possibile: entro la prima decade del mese di ottobre sarà il riaggiornato tavolo ministeriale e si chiede con forza ai rappresentati dell’azienda di presentarsi con proposte concrete e non solo con parole che da troppo tempo le lavoratrici ed i lavoratori della Tecnowind si sentono dire senza che siano mai seguiti fatti concreti.” Lo riferiscono, in una nota, i sindacati Fim, Fiom e Uilm.