5.400 ALUNNI SUI BANCHI, SI RICOMINCIA!

di Marco Antonini

5.400 alunni tornano domani sui banchi di scuola a Fabriano. Il primo anno scolastico dopo il terremoto dello scorso ottobre che ha creato non pochi problemi in città. Le novità più importanti riguardano la scuola primaria di Marischio che riapre dopo mesi di chiusura e l’arrivo in città, dal 2 ottobre, di circa 310 alunni dai 6 ai 12 anni da Cerreto d’Esi. Un inizio strano, quello di domani, venerdì 15 settembre, se si considera che è situato a ridosso del week end. Da lunedì, dopo uno o due giorni si ambientamento per chi andrà a scuola anche sabato, si riparte alla grande, anche con la mensa e il tempo pieno. Nei tre istituti comprensivi della città mancano alcuni insegnanti che dovranno essere nominati dal Provveditorato. L’Istituto più numeroso è l’Aldo Moro con 1.140 alunni, segue l’istituto Fernanda Imondi Romagnoli con 1.007 studenti tra infanzia, primaria e secondaria e l’Istituto Marco Polo con 900 iscritti. Tra le superiori la scuola più frequentata è l’l’Istituto Tecnico Industriale Merloni e il Professionale Miliani con 605 alunni. A questi si aggiungono circa 50 studenti che frequentando, divisi in tre classi, il corso serale. Al Liceo Scientifico Volterra ci sono 508 studenti: di questi 461 sono nella sede di Fabriano, 47 nella sezione distaccata di Sassoferrato. 463 alunni torneranno sui banchi al Liceo Classico Stelluti. 295 sono gli studenti dell’Istituto Tecnico Agrario Vivarelli, 240 all’Istituto d’Istruzione superiore Morea e 160 al Liceo Artistico Mannucci. Info sito istituzionale Comune di Fabriano http://www.comune.fabriano.gov.it/index.php/in-primo-piano/7695-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0-0inizio-anno-scolastico .

Riapre Marischio

La scuola primaria di Marischio (foto) riapre a un anno dalle forti scosse di terremoto. Una delle frazioni più popolose del Comune di Fabriano sorride per il ritorno degli alunni sui banchi nello stabile situato nel centro del paese. Quattro classi su cinque cominceranno il nuovo anno scolastico li, dalla prima alla quarta, mentre la classe più numerosa, la quinta, con 21 bambini, resterà alla primaria Mazzini, in via Fabbri per rispettare il limite di legge di 1,8 mq per ciascun alunno. Termina così la lunga odissea. Dopo le forti scosse, infatti, nonostante l’agibilità della struttura, si è deciso di spostare gli alunni di 3 chilometri, presso la Mazzini o la Marco Polo, nel quartiere Borgo di Fabriano. Tanta, infatti, la paura di tornare in un edificio si, agibile, ma antico e con l’ingresso principale sulla strada che conduce nel piccolo quartiere che porta alla pineta. Nel corso di un recente incontro che si è svolto alla presenza dell’Amministrazione comunale è emersa la volontà di effettuare piccoli interventi sulle porte cambiando il senso di apertura, mentre non verrà realizzata una nuova scala esterna. L’auspicio è che, quanto prima, parta l’iter per la costruzione di un nuovo plesso, atteso da 20 anni. Da tempo anche i residenti hanno sollecitato la costruzione di una nuova scuola.

Da Cerreto a Fabriano, ma non tutti 

Gli alunni della primaria Lippera e della secondaria Melchiorri, si trasferiranno, dal 2 ottobre, presso lo stabile che ha ospitato, anni fa, il Centro per l’Impiego, in via Nenni. Confermato lo spostamento a Fabriano. Non è servita la manifestazione indetta dall’opposizione e dai cittadini, per far cambiare idea alla Giunta Porcarelli. Respinta, al momento, la possibilità di usufruire dei moduli per lasciare le 16 classi a Cerreto d’Esi. Lo scontro politico, comunque, è solo all’inizio. Da una parte i consiglieri di opposizione, Grillini, Carnevali, Cimarossa e Zamparini che hanno sottolineato le responsabilità del sindaco Porcarelli. “L’ordinanza di inagibilità – hanno detto – è arrivata un anno dopo la prima scossa di terremoto, dopo tanti nostri solleciti. Ora bisogna lavorare per far arrivare i moduli quanto prima in città”. Dall’altra il sindaco Porcarelli che ha precisato di aver fatto tutto il possibile e secondo coscienza. La macchina organizzativa per far partire il nuovo anno scolastico con due settimane di ritardo, a 8 chilometri da Cerreto, si è messa in moto mentre in Consiglio si cerca di trovare una soluzione per mettere a posto i due stabili inagibili o avviare la progettazione di una nuova costruzione. L’obiettivo è quello di stare a Fabriano non più di un anno scolastico. Sono circa 20, al momento, gli alunni che non raggiungeranno Fabriano: per loro, le famiglie, hanno scelto diversamente. 5 frequenteranno la classe prima presso la scuola di Albacina, 15 andranno a Matelica.