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“LE IDEE NON HANNO PADRONI E LA PRIORITÀ DEVE ESSERE IL BENE COMUNE”

di Serenella Fucksia, senatrice Gruppo FdL, Federazione della Libertà

Fabriano è in una situazione delicata e difficile. Non mi interessa ripercorrere le cause e concause dirette e indirette, né attribuire colpe, perché non sarà questo a risollevare la città. Pretendo però da parte di tutti, maggioranza e opposizione, un atto di responsabilità, perché in questo momento la città non può permettersi ulteriori errori, né perdere nessuna buona occasione. Invece prendo atto che la direzione sembra proprio essere questa.

Ieri, visto che erano in calendario 2 importanti interrogazioni riguardo lo stato dei lavori sul fiume Giano e la questione adesione al bando MIBACT per candidare la città a Capitale italiana della Cultura 2020, mi sono presa un pomeriggio appositamente per seguire il Consiglio Comunale e valutarne senza filtri e con obiettività il clima. Al netto di alcune risposte lacunose e in parte del tutto mancanti, la discussione era partita benino, tranne degenerare verso la fine in una situazione paradossale intrisa di capricci da asilo Mariuccia e di uno sconfortante delirio di onnipotenza di stampo dittatoriale.

A innescare il tutto la dichiarazione di voto del Capogruppo di maggioranza a una mozione e un ODG presentati dal Consigliere Olindo Stroppa, dapprima negativa, poi rivista in senso positivo, in cui lo stesso esprimeva fastidio per il contenuto delle proposte, giudicate similari ad alcuni punti del programma elettorale del M5S e intimava alle opposizioni di non ripetere la cosa in futuro, ma piuttosto di proporre idee e miglioramenti privatamente e direttamente agli assessori competenti per materia.

Il Sindaco ha cercato in qualche modo di rimediare, all’infelice uscita del Capogruppo, chiedendo molto opportunamente, una pausa consultiva, ma alla fine la pezza a colori, collage di più interventi, che ne è uscita, è risultata peggio del buco. La volontà, e a dire il vero tutto questo impegno ieri non si è affatto percepito, può attenuare la non padronanza di alcune materie e gli intoppi con le procedure regolamentari dovuti a inesperienza, ma nessuna giustificazione e tolleranza può esserci per una visione così rigida e antidemocratica, lontana da un sincero, disinteressato ed etico amore per la cosa pubblica.

Il M5S ha dimostrato ancora una volta di essere reverenziale solo a se stesso e alla sua roboante propaganda, ma cieco di fronte alle vere priorità dell’agenda politica che sono sempre i bisogni dei cittadini e l’utilità per la città e non certo le bandierine da apporre su punti programmatici peraltro condivisi. Le idee non hanno proprietà, camminano sulle gambe di chi le porta avanti e si impegna a realizzarle. Alla trasparenza e al dialogo democratico come strumento di convincimento politico hanno dimostrato di preferire l’arma del ricatto e la forza dei numeri.

Il Sindaco una volta eletto non è Capogruppo di Partito, ma Sindaco di TUTTI i cittadini, anche di coloro che non l’hanno votato, il Presidente del Consiglio è garante dell’intero Consiglio e non solo della maggioranza. Per fortuna fuori dell’opaco e virtuale mondo pentastellato, nel nostro Paese vige ancora la Democrazia e lo Stato di diritto. Speriamo che Fabriano non diventi un gioco pericoloso nelle mani di qualche aspirante tiranno, perché da ciò che si vede non sembrerebbe nemmeno illuminato. In ogni caso ciò non potrà mai avvenire, né col mio silenzio, né tanto meno consenso.