SCUOLA NON SICURA A CERRETO, VERTICE CON IL SINDACO SOGNANDO I PREFABBRICATI

Genitori preoccupati dopo il terremoto si sono riuniti in comitato anche a Cerreto d’Esi per chiedere le certificazioni delle scuole della cittadina a confine tra Marche e Umbria e valutare se restare in quel plesso o chiedere il trasferimento degli alunni. Recentemente si è tenuta una riunione per verificare il da farsi, per tenere alta l’attenzione e calendarizzare le nuove mosse.

Il vertice con il Sindaco 

 Il 30 gennaio alle ore 19, presso i locali della scuola media “Melchiorri” di Cerreto d’Esi , si è svolto un importante incontro tra i membri del consiglio dell’istituto comprensivo, la Preside, il sindaco Porcarelli, l’ingegnere Volpi responsabile della sicurezza delle scuole. All’incontro hanno partecipato anche molti genitori tra cui il comitato scuole sicure di Cerreto d’Esi. La riunione è stata indetta dal consiglio d’istituto poiché i genitori e le rappresentanti tempo fa avevano firmato una lettera in cui si chiedevano al Sindaco vari certificati, non avendo però ricevuta risposta si è provveduto ad un incontro formale per chiarire la situazione. Il Sindaco basandosi su dei certificati di vulnerabilità effettuati per le medie nel 1998, per le elementari qualche anno fa, ha ribadito che gli edifici scolastici sono sicuri e che nonostante le numerose scosse telluriche degli ultimi mesi non abbiano avuto nessuno dei tre dei danni seri strutturali. La scuola media possiede solo il certificato LC1 effettuato dopo il sisma del 1997 che attesta una vulnerabilità dello 0,65%-0,66%, è vero però che essendo un edificio costruito nel 1905 non sono conosciuti tutti i materiali utilizzati all’epoca dell’edificazione. La cosa emersa con sollecito del nostro comitato, è che la legge 3274/2003 alla quale tutti i comitati scuole sicure del centro Italia fanno riferimento, non è stata applicata poiché la normativa prevedeva che entro il 2013 andavano eseguite le vulnerabilità sismiche agli edifici con anche il certificato LC2, e che tutti i certificati di vulnerabilità sismica degli edifici scolastici andavano, in base a questa legge regolamentati. L’ingegnere, a questo punto, ha dichiarato che effettivamente il certificato presente alla scuola media non fa riferimento a questa normativa ma a quella precedente. E’ stato confermato a tutta la platea che lo 0,65% della scuola media potrebbe con le nuove normative abbassarsi ulteriormente. I genitori, il consiglio d’istituto e il comitato tutti uniti, hanno convenuto nel dire che il rischio che si corre tenendo dei ragazzi in questa scuola è troppo alto e che l’amministrazione comunale deve trovare al più presto una soluzione, poiché abbiamo aspettato risposte per troppo tempo e nel mentre nessuno si è mosso in termini di messa in sicurezza. “Dopo gli ultimi allarmi lanciati dalla Commissione Grandi rischi che esorta a fare molta attenzione e prevenzione soprattutto negli edifici scolastici e pubblici – hanno riferito dal gruppo – crediamo che l’amministrazione debba muoversi in tempi molto rapidi affinché la sicurezza dei nostri figli sia garantita. Per questo siamo riusciti ad ottenere dal sindaco delle scadenze importanti, che monitoreremo costantemente perché siano rispettate. L’amministrazione, infatti, si è impegnata a verificare entro il termine di 20 giorni se è possibile e fattibile spostare gli alunni delle scuole medie nell’edificio della scuola primaria, come già avvenuto molti anni fa, quando allo stabile Melchiorri vennero fatti lavori di manutenzione straordinaria”.

L’ente si è dato questo tempo per eseguire i calcoli dei carichi a cui la struttura sarà sottoposta maggiori di ora, le prove di evacuazione e tutte le normative che vanno rispettate. Inoltre l’amministrazione comunale si impegna entro 10 giorni a far richiedere il certificato di vulnerabilità sia per la scuola media che per la scuola primaria. Il nostro comitato ha anche sollecitato i moduli prefabbricati da richiedere in Regione per la sistemazione delle classi della scuola media, proposta che è stata presa in considerazione e si impegnano fin da subito a cercare di ottenerli. Tra 30 giorni seguirà un nuovo incontro dove il sindaco riferirà su quanto fatto in questo lasso di tempo e soprattutto sull’esito delle nuove prove e di tutte le decisioni che saranno state prese. “Il Comitato scuole sicure di Cerreto d’Esi – hanno detto gli attivisti – è uscito dall’incontro fiducioso, ma vigileremo sul fatto che queste promesse non restino tali ma che si concretizzino. Vero è che anche la scuola Lippera ha un certificato di vulnerabilità non con livelli altissimi che ci possano rassicurare, però essendo stata costruita nel 1978- 1980 ancora non ha un secolo di vita! La proposta del Comitato è comunque il raggiungimento dei modelli prefabbricati che possano consentire ai ragazzi comunque di avere più spazio e una maggiore sicurezza in caso di terremoto e seguente evacuazione dagli edifici nuovi e sicuri, non recando confusione nell’altra scuola dove i bambini sono anche molto piccoli”.

Il Comitato scuole sicure centro Italia “Cerreto d’Esi” – parlano i genitori

Nel centro Italia si è costituito spontaneamente il comitato scuole sicure centro Italia, che come obiettivo comune ha quello di ottenere la sicurezza di tutte le scuole. Parallelamente propone, dove ci sono delle criticità e non solo, la costruzione di nuove scuole adeguate ad un territorio altamente sismico come il nostro. Come genitori e cittadini la mancanza di certificati di vulnerabilità sismica di secondo livello in quasi tutti gli edifici scolastici italiani (Cerreto è tra questi), non può far altro che ci preoccuparci seriamente. Ci preme in maniera particolare la situazione sicurezza scuole anche nel nostro piccolo paese ed è per questo che abbiamo aderito e costituito questo comitato anche a Cerreto d’Esi.

La certificazione sulla vulnerabilità sismica andava regolarizzata nel 2003, come dichiarato in maniera molto chiara nell’OPCM 3274 del 2003 e questo nel nostro contesto non è stato fatto. Chiariamo fin da subito che il comitato scuole sicure è apolitico e apartitico e che tutti i genitori e cittadini possono partecipare attivamente. Vogliamo ricordarvi che la nostra scuola media Melchiorri è del 1909, quindi è facile capire che non è antisismica e che oltretutto non possiede nemmeno il certificato dell’antincendio. Di conseguenza, non avendo neanche quest’ultimo certificato, non possiede l’agibilità e questa a nostro parere è un’ulteriore grave mancanza. Diciamolo chiaro, questa scuola ha fatto il suo tempo e se ci fosse un epicentro nel nostro entroterra, questa struttura sarebbe altamente a rischio. Il certificato di vulnerabilità sismica di secondo livello non lo ha nemmeno la scuola elementare. Crediamo che su queste questioni possiamo e dobbiamo convenire tutti. Per noi la sicurezza dei nostri figli e di tutto il personale che ci lavora , ha la priorità su tutto e tutti. Dopo gli ultimi devastanti eventi sismici non dobbiamo e non possiamo più aspettare, abbiamo il dovere di pressare e sensibilizzare il nostro comune e non solo, affinché agisca subito per rendere le nostre scuole sicure e per prendere seriamente in considerazione la costruzione di un nuovo edificio scolastico, al posto delle attuali scuole medie, magari creando un polo scolastico unico, dove oggi già esistono le elementari e la materna. Per fare questo serve il supporto di tutti i genitori e dei cittadini.

Come prima cosa vogliamo chiedere tutte le certificazioni delle strutture scolastiche, poi da lì valuteremo il da farsi. Dovremmo altresì capire quali sono le intenzioni e le prospettive dell’amministrazione comunale, cioè se c’è la volontà di adeguare tutti i certificanti mancanti e soprattutto se hanno intenzione di trovare fondi pubblici per costruire una nuova scuola media. Per la costruzione di una nuova scuola bisogna prima di tutto capire dove e come si può attingere ai finanziamenti pubblici, oltre al costo che si dovrà sostenere, in questo senso noi ci attiveremo fin da subito a prescindere dalle volontà politiche dell’amministrazione comunale. Non dimentichiamoci che lo Stato sta già stanziando i primi finanziamenti per ricostruire le scuole nelle zone altamente sismiche, pertanto considerato che siamo anche rientrati nel cratere del sisma, pensare di non costruire un nuovo edificio scolastico ora, sarebbe proprio un immenso errore. Saremo propositivi e costruttivi, poi se il nostro comune non ci dovesse ascoltare, nessuno ci vieta di presentare richieste o altro in Regione o addirittura allo Stato centrale.

a cura di m.a.