SALVARE LO IAT DI FABRIANO, PARLA L’ASSESSORE BALDUCCI

Un bilancio sulle attività svolte nel 2016 dallo IAT di Fabriano ed un resoconto in termini di servizi prestati nel territorio, nonostante le difficoltà incontrate per sostenere economicamente i costi di gestione. Ne parliamo con l’Assessore al Turismo del Comune di Fabriano Giovanni Balducci.

«Il Centro IAT di Fabriano è un presidio fondamentale e strategico per lo sviluppo dell’economia turistica dell’entroterra anconetano e questo non soltanto per il Comune di Fabriano, dove l’ufficio ha sede, ma anche per i comuni dell’area montana (Fabriano, Cerreto d’Esi, Genga, Arcevia, Sassoferrato, Serra San Quirico, Mergo e Rosora) rispetto ai quali lo IAT fornisce un valido servizio di front-office, sia in termini informazione e accoglienza ai turisti, sia di back-office a supporto degli operatori dell’accoglienza, soprattutto i più piccoli e meno strutturati come Agriturismo, Country House e B&B.» E’ questa la posizione di Giovanni Balducci, rispetto al futuro dello IAT di Fabriano in un periodo in cui, date anche le ripercussioni negative dovute alla crisi sismica in atto, l’economia turistica sta registrando un preoccupante rallentamento quando non addirittura uno stop.«Gli effetti negativi del terremoto – ha aggiunto Balducci – sono stati avvertiti pesantemente anche a Fabriano e questo è un dato registrato con il crollo di presenze nelle strutture a maggiore attrattività turistica del territorio, come le Grotte di Frasassi e il Museo della Carta e della Filigrana che, pur non avendo registrato alcun danno strutturale, hanno visto cancellare dalla fine di ottobre un gran numero di prenotazioni. Per questo, ora più che mai, è necessario che la regione garantisca non solo il mantenimento dell’Ufficio IAT di Fabriano nel riordino atteso da oltre un anno in conseguenza del trasferimento dalle province all’ente regionale delle funzioni del turismo,  ma un suo significativo rilancio, a supporto di una economia di settore in espansione nell’entroterra ed ora duramente messa alla prova dagli effetti del terremoto.»Balducci si riferisce alle molteplici attività svolte dall’Ufficio IAT di Fabriano che pure ha dovuto affrontare il trasferimento dalla sua sede di Piazza del Comune, resa inagibile dal terremoto, proseguendo la sua attività al piano terra della Pinacoteca civica “B.Molajoli”. Nel corso del 2016 lo IAT è stato tenuto aperto solo grazie al Comune di Fabriano che, finita la convenzione e i contributi di gestione erogati dalla Provincia di Ancona,  ha scongiurato la sua chiusura facendo fronte utilizzando le risorse derivanti da un progetto interregionale. Questo ha consentito di rispondere positivamente ai circa 6.000 turisti che sono entrati nell’ufficio nel 2016, con un servizio prestato anche in lingua inglese sei giorni a settimana (chiuso il lunedì), festività incluse. Lo IAT, inoltre, ha garantito accoglienza e guida in occasione di press-tour, blog-tour, troupe televisive, educational per tour operator e l’aggiornamento dei siti internet di settore e delle pagine social gestite (Facebook con 5173 likes per la pagina dello IAT Fabriano Turismo, Twitter, Pinterest, Issuu, Wilkipedia), con post giornalieri che hanno alimentato e alimentano l’interesse a visitare Fabriano e il suo interland e l’invio di newsletter ad uso delle strutture ricettive e dei relativi ospiti, informati sugli eventi, sugli orari di apertura e attività delle strutture di interesse turistico (muse, chiese, etc.). «Per il mantenimento dello IAT di Fabriano – ha proseguito Giovanni Balducci – a partire dall’ottobre 2015 abbiamo inviato alla regione Marche ripetute richieste formali di rinnovo della convenzione che affida al Comune di Fabriano la gestione di questo servizio, tre soltanto negli ultimi tre mesi; tale servizio è erogato da quando – dopo aver affiancato con personale bilingua da noi incaricato quello regionale che operava nello IAT di Fabriano (ma non nei fine settimana, nei giorni festivi e nei periodi di ferie…) – abbiamo di fatto preso l’intera gestione dell’Ufficio IAT di Fabriano con il trasferimento del personale regionale ad altre sedi. Questo ci ha consentito di dare risposta alla crescente richiesta di servizi all’utenza ed anche in favore degli operatori dei Comuni di Fabriano, Cerreto d’Esi, Genga, Arcevia, Sassoferrato, Serra San Quirico, Mergo e Rosora, chiamati a colloquiare con le varie piattaforme informatiche allestite per comunicare le presenze all’Osservatorio regionale, la revisione dei prezzi, destination management e altro ancora.  Una attività di animazione e di accoglienza – ha concluso l’Assessore al Turismo Giovanni Balducci – che risulta ancor più strategica in questo momento post-sisma e che ci aspettiamo sia tenuta nella dovuta considerazione dalla la Regione nel momento in cui opererà la riorganizzazione regionale del servizio che non può essere certo ridimensionato con la previsione di ridurre gli IAT regionali ai soli capoluogo di provincia perché questo sbilancereebbe drammaticamente verso la costa l’asse del settore turistico la cui utenza, dati alla mano, è sempre più interessata all’entroterra.»

Gigliola Marinelli