60 I COMUNI MARCHIGIANI COLPITI DAL SISMA

”Nelle Marche il territorio interessato dal sisma è molto più ampio del cratere in senso stretto: sono circa 60 i Comuni che hanno subito danni e lesioni. Errani saprà lavorare insieme ai sindaci, insieme agli enti locali, insieme alle forze del territorio in un regime di alta qualità dal punto di vista amministrativo, con grande rigore e pulizia”. Così il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, ”molto soddisfatto della nomina di Errani a commissario straordinario per il sisma”. Per il governatore delle Marche Errani ”è una persona in grado di accompagnare bene questo percorso con piena dedizione, grande esperienza e vicinanza al territorio. Lo conosco bene, è una persona molto capace e questo mi sembra uno dei requisiti principali che un commissario debba avere”.

”Allo stesso tempo – ha continuato – Errani ha una cultura del territorio che non è banalmente legata al fatto di essersi occupati di enti locali, ma al fatto di saper cogliere tutti gli elementi di cui una realtà ha bisogno per poter ripartire: certamente parliamo delle case per chi non le ha più, ma anche di un tessuto economico che va ripristinato”. L’Emilia Romagna, ha ricordato Ceriscioli, ”è stata la prima, nella fase della ricostruzione, a mettere dei vincoli anche per il privato che sceglieva una ditta per fare i lavori. Nel momento in cui entrava in gioco il contributo pubblico ci doveva essere anche un criterio di trasparenza e pulizia nell’appalto”.

Le polemiche, dopo il primo giorno del nuovo anno scolastico, non si fermano. Le segretarie regionali di Flc-Cgil Manuela Carloni, Cisl-Scuola Anna Bartolini, Uil-Scuola Claudia Mazzucchelli e Snals-Confsal Paola Martano protestano contro la scelta del Miur di far comunque prendere servizio al Nord a una ventina di docenti delle Marche colpite dal sisma. “Hanno perso la casa e vivono in tenda con la famiglia – hanno spiegato in un incontro stampa ad Ancona – ma nonostante abbiano chiesto l’assegnazione provvisoria nella loro regione per il ricongiungimento con i figli ancora piccoli, sono state spedite in Friuli e in Veneto”. “Alcune di loro – hanno raccontato le sindacaliste – sono partite indossando la tuta da ginnastica, perché nel crollo hanno perso tutto. Abbiamo sollecitato il Miur affinché evitasse a queste docenti un inutile strazio, in considerazione della riassegnazione provvisoria, ma non c’è stato nulla da fare. Inutile che la ministra Stefania Giannini faccia passerelle davanti ai media, se poi non prende decisioni concrete”. (Ansa)

La terra, intanto, continua a tremare. I sismografi dell’Ingv registrano molte scosse. Ieri la più forte è stata quella di magnitudo 3.7 delle ore 13,35 con epicentro ad Amatrice. Tante, nel pomeriggio e in serata, quelle inferiori al terzo grado.