RESTITUITO A FABRIANO UN PATRIMONIO DI INESTIMABILE VALORE

La Fondazione Gianfranco Fedrigoni, Istituto Europeo di Storia della Carta e delle Scienze Cartarie (ISTOCARTA) ha  acquisito, grazie alla generosità di un Socio Sostenitore, la storica raccolta di carte antiche del filigranologo fabrianese, professore di matematica e scienze Augusto Zonghi (1840 – 1916), tanto ambita dagli studiosi della carta in tutto il mondo: dall’olandese “Labarre Foundation” all’americana “Library of Congress” di Washington. La raccolta, un patrimonio di inestimabile valore, consiste in 10 faldoni contenenti 198 cartelle che racchiudono carte filigrante originali o campioni delle  “Antiche Carte Fabrianesi” dal XIII secolo, e un album dei “Segni delle Antiche Cartiere Fabrianesi”, costituito da 134 tavole, 1887 antiche filigrane (“segni”)  ricavate dai 3.372 esemplari di carte esaminati dal filigranologo. La Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA ha intenzione di avviare la riproduzione digitale della raccolta per  inserirla nella rete europea delle collezioni già esistenti in riferimento al progetto promosso dalla Commissione Europea, il “Bernstein – The Memory of Papers”, che mira a creare una rete europea online per lo studio della carta antica e quindi la consultazione simultanea delle banche dati sulle filigrane esistenti.

LA STORIA DELLA RACCOLTA

La raccolta inviata all’Esposizione Universale Internazionale di Parigi del 1900 e definita in quella sede “unica al mondo” dalla Commissione Giudicatrice, rimane valido riferimento per la ricerca e gli studi di storia della carta. una delle più importanti d’Europa. A seguito della morte dello Zonghi nel 1916, la raccolta passa nelle mani della famiglia fabrianese Colombo-Baravelli che l’ha conservata gelosamente fino ad oggi. Dopo vari tentativi di vendita nella metà del Novecento, il 15 settembre 1951per evitarne l’alienazione fuori dai confini italiani, il Ministero della Pubblica Istruzione, su sollecitazione dell’allora Direttore della Biblioteca Comunale di Fabriano, Adriano Casciola, dichiara il “particolare interesse storico e culturale” e “l’eccezionale interesse nazionale ed internazionale” con decreto di vincolo firmato dal Ministro e notificato in data 17 settembre 1951. Da qui, fra i molti che si sono interessati alla raccolta, figura anche l’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario (ICRCPAL). Sessanta giorni di lunga attesa, prima della acquisizione ufficiale, in cui le Autorità Competenti, secondo i termini di legge, potevano avvalersi del diritto di prelazione, poi il via libera alla Fondazione G. Fedrigoni ISTOCARTA, ed il possesso della raccolta.

La raccolta consistente in 10 faldoni contenti 198 cartelle, che racchiudono carte filigrante originali o campioni delle  “Antiche Carte Fabrianesi” dal XIII secolo, raccolte dal prof. Augusto Zonghi ed illustrate dal canonico Aurelio Zonghi(fratello di Augusto) conservati in una apposita storica cassa di legno. A corredo, un album dei “Segni delle Antiche Cartiere Fabrianesi”, raccolti e delineati dal professore Augusto Zonghi, che con grande raffinatezza ha riprodotto perfettamente in 134 tavole, 1887 antiche filigrane (“segni”)  ricavate nei 3.372 esemplari di carte esaminati dal filigranologo, da lui registrati in un inventario manoscritto, ove sono riportati il numero progressivo della collezione, la data, la filigrana (descrizione), il numero dei “filoni”, le dimensioni, la provenienza ed i riferimenti relativi agli originali o ai campioni di carta, parametri quindi utili a fornire informazioni sulla filigrana (se presente) e sulle caratteristiche morfologiche della carta. Insomma, per gli studiosi del settore un patrimonio di inestimabile valore da approfondire sotto numerosi punti di vista da quello filigranologico a quello storico-tecnico-scientifico. Con questa acquisizione, la “Raccolta Augusto Zonghi”, si va ad aggiungere ad altre famose raccolte tra le quali:

– la Aurelio Zonghi ( con trecento esemplari) conservata al Museo della Carta e della Filigrana di Fabriano, di proprietà del Comune di Fabriano;

– la Briquet,  di Charles-Moïse Briquet, conservata presso la Bibliothéque publique et universitaire di Ginevra;

– la Piccard, di Gerhard Piccard, conservata presso l’Hauptstaatsarchiv di Stoccarda, disponbile anche online;

– il Corpus Chartarum Italicarum conservato all’Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario (ICRCPAL) di Roma.

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