INTESA SANPAOLO, DA LUNEDI’ OPERATIVA LA SEDE DI VIA DON RIGANELLI
Fabriano, Chiuderanno domani, venerdì 11 maggio, le filiali Intesa Sanpaolo, ex Carifac ed ex Veneto Banca, dislocate nella città della carta. Da lunedì 14 maggio, alle 8,30, sarà operativa una sola sede: quella del Palazzo di vetro, in via don Riganelli. Nel dettaglio termineranno di offrire i loro servizi le filiali di piazzale Matteotti, quartiere Pisana; quella di Corso della Repubblica, l’ufficio storico della Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana; quella di via Martiri della Libertà, zona Borgo e di via Dante dove è situata Banca dell’Adriatico che appartiene sempre al Gruppo Intesa Sanpaolo. Escluso il taglio dei dipendenti: i sindacati parlano, infatti, di trasloco in nuovo stabile. Peccato che diversi quartieri di Fabriano perderanno servizi importanti e di primaria importanza. Tutto è pronto nella struttura situata in prossimità del commissariato cittadino per ospitare il quartier generale vero e proprio per tutto il centro Italia. Qui verranno ospitati i circa 11mila correntisti, il personale è stato potenziato e si cercherà di evitare le file con il moltiplicarsi degli sportelli. Tra le incognite quelle del parcheggio: in zona, infatti, non ci sono molti spazi per lasciare l’auto e correre in banca per effettuare tutte le operazioni del caso. Anziani preoccupati perchè “scompare la banca sotto casa” . Un problema non di poco conto in un comprensorio dove aumentano gli anziani che hanno anche poca dimestichezza con la tecnologia e lo sportello bancomat.
Parla di disagi alla cittadinanza anche Potere al Popolo che evidenzia due criticità: una di tipo urbanistico e una di servizio. “Dal punto di vista del traffico – spiegano gli attivisti in una nota – è facile ipotizzare che l’incrocio tra le vie Dante e don Riganelli subirà una forte pressione veicolare nel corso delle mattinate feriali che si andrà ad aggiungere al già consistente flusso in concomitanza degli orari di entrata e uscita dalle scuole. A questa problematica si aggiungerà una mancanza cronica di parcheggi derivante sia dall’aumento dei clienti della filiale sia dalla recente trasformazione in area verde privata del parcheggio di via Grifoni. Fino ad oggi – concludono – il traffico è stato gestito con l’ausilio della polizia locale negli orari di entrata e uscita dalle scuole. Tale misura potrebbe tuttavia rivelarsi insufficiente”. Lunedì prossimo, sarà, comunque il giorno del tanto atteso debutto di una sola banca per tutta la città. Intesa Sanpaolo ha investito nel territorio e ha deciso di potenziare una grande sede dotata di ogni supporto professionale piuttosto che in più filiali piccole. Gli sportelli bancomat, comunque, non dovrebbero essere tolti dalle quattro filali che chiuderanno domani. In città resteranno tutti e sette operativi gli sportelli veloci. L’obiettivo è quello di potenziare l’offerta dei bancomat per permettere a un’utenza sempre maggiore di effettuare più operazioni in autonomia senza bisogno di recarsi in banca. Annunciato recentemente il ritorno del bancomat anche all’ospedale Profili soppresso mesi fa. In merito alla situazione del quartiere Borgo i cittadini alzano la voce: “Qui – polemizzano alcuni – sono andate via due banche ed è rimasto solo l’ufficio postale. Una zona così popolosa non può essere priva dei servizi essenziali”.
I fabrianesi non sono nuovi a queste decisioni: a ottobre 2015, infatti, furono soppressi gli sportelli, allora Veneto Banca, di piazza Garibaldi (l’unica filiale allora aperta anche il sabato mattina vista la vicinanza con il mercato settimanale) e quella di via XIII Luglio, quartiere Piano. Poi toccò anche ad Albacina. Per il momento resteranno operativi gli sportelli di Sassoferrato, Cerreto d’Esi, Serra San Quirico, Arcevia, Cupramontana e Staffolo.
Marco Antonini