BILBAO E IL MUSEO “MIRACOLOSO”

Il Guggenheim Museum di Bilbao costituisce certamente il fenomeno più eclatante nella museografia dell’ultimo ventennio. Costruito tra il 1991 e il 1997 da Frank O.Gehry trova la sua ragion d’essere nella politica della Guggenheim Foundation tesa all’internazionalizzazione delle sue sedi, oltre al celebre Museo di New York, alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia e alla recente sede espositiva di Berlino, ed alla circolazione delle grandi mostre e alla necessità di creare ampi spazi per esposizioni di arte moderna e contemporanea. Il direttore della Foundation Thomas Krens scelse la città di Bilbao, geograficamente periferica e da tempo in crisi e in forte recessione a causa della chiusura delle sue industrie pesanti e delle sue acciaierie, una città che si stava trasformando da città industriale a città universitaria e culturale per impulso del governo basco con la presenza di grandi architetti come Stirling e Calatrava chiamati per un restyling urbano e architettonico della città. L’edificio di Gehry progettato grazie a una tecnologia all’avanguardia, viene visto tutto rivestito di lastre di titanio che conferiscono all’edificio un aspetto quasi luminiscente, sembra una grande nave arenata nelle acque del fiume Nervion, plasmata dalla luce e del vento come una scultura futurista.  Capolavoro dell’architettura di fine millennio è stato pensato e realizzato come una vera “macchina espositiva” ed anche come un edificio che fosse esso stesso un’opera d’arte, non un semplice contenitore d’arte, ma esso stesso un’attrazione che fosse ammirato dalla gente. Nel primo anno Bilbao ha avuto più di un milione di visitatori, flussi di visitatori sempre in aumento tanto da divenire il punto di forza della città a livello di immagine, di attrazione turistica e di riferimento per le grandi mostre. Il Museo possiede una collezione permanente di opere importanti del ‘900 da De Kooning a Motherwell, da Rothko a Basquiat.  All’interno, ristorante, bookshop, anche corsi di cinema, fotografia, spazi per incontri con artisti, cineforum e  mostre temporanee. La città basca ha cambiato faccia investendo nel Guggenheim, recuperando in sette anni i soldi spesi moltiplicati per 18, con la parallela creazione di migliaia di posti di lavoro, un Museo davvero miracoloso per la città.