CONFINDUSTRIA, -2.8% EXPORT IN SEI MESI 2015

Nel primo semestre 2015 le esportazioni delle Marche registrano una flessione del 2,8% rispetto allo stesso periodo del 2014, in controtendenza rispetto sia alla media nazionale (+5%) sia all’Italia Centrale (+4,3%). Lo rende noto Confindustria Marche. In diminuzione le vendite verso i Paesi Ue (-1,4%) ed extra Ue (-5,1%). Rispetto al primo semestre 2014 il peso dell’export della regione sul totale nazionale è diminuito. A livello provinciale Pesaro Urbino (+9,3%) e Fermo (+3,8%) hanno registrato una variazione positiva, mentre in flessione sono risultate le vendite all’estero di Ascoli Piceno (-10,8%), Ancona (-5,4%), Macerata (-2,1%). Tra i principali settori, in flessione sono risultati gli articoli in pelle e calzature (-1,2%), gli articoli farmaceutici (-14,7%), gli articoli di abbigliamento (-8,5%), gli articoli in gomma e materie plastiche (-1,1%), i prodotti chimici (-1,3%), la carta e prodotti in carta (-4%), i prodotti petroliferi raffinati (-53,1%), il legno e prodotti in legno (-3,9%), gli altri mezzi di trasporto -9,9%. Stazionarie le vendite all’estero di prodotti alimentari (-0,5%), di macchinari ed apparecchi +0,1% ed autoveicoli (+0,4%), mentre in crescita sono risultate le esportazioni di apparecchi elettrici (+4,6%), di metalli di base e prodotti in metallo (+7,9%), di computer, apparecchi elettronici e ottici (+5,2%), di mobili (+9,1%), di prodotti tessili (+4,3%).

“In questi primi sei mesi dell’anno – commenta il presidente di Confindustria Marche Bruno Bucciarelli, leggendo i dati Istat – se da un lato è venuta la meno la spinta del settore farmaceutico e le calzature sono ancora penalizzate dalla situazione russa, dall’altro, dopo diversi trimestri, sono tornate a crescere le vendite di comparti molto importanti nel panorama regionale quali gli elettrodomestici, i prodotti in metallo, i mobili. Il quadro economico complessivo, tuttavia, resta ancora incerto – conclude – e rende più che mai necessario moltiplicare gli sforzi di tutti per aiutare le imprese a superare le difficoltà e puntare ad agganciare finalmente una concreta ripresa”. (Ansa)