FORUM UNESCO A FABRIANO, IL VIAGGIO

Dal 3 al 6 Settembre 2015 si è svolto a Fabriano il secondo Forum Internazionale che ha ospitato diverse città del Network UNESCO Creative Cities. Varie le delegazioni provenienti da tutto il Mondo, rappresentanti le diverse sezioni. Icheon, Sud Corea, centro di circa 300.000 abitanti famoso per la sua grande tradizione di ceramiche di alta qualità, tradizione tramandata dal ‘300 con la Dinastia Joseon e per il suo annuale festival internazionale “Icheon Ceramics Festival”, è possibile ammirare presso la nostra Pinacoteca civica“ B.Molajoli” alcune di queste meravigliose ceramiche fino al 13 settembre 2015. La Cina è rappresentata da Jingdezhen anch’essa appartenente alla sezione di Fabriano: Artigianato e Tradizioni ed arti popolari. La città cinese è nota invece per le sue pregiate porcellane bianche  e blue decorate a mano, lunga tradizione che parte dalla Dinastia Yuan passando per quella  Ming fino ad arrivare  ad oggi. In Occidente arrivò nel XVIII secolo. Da allora molti paesi hanno subito il fascino unico di questo tipo di produzione artigianale considerata una vera e propria opera d’arte, molto costosa e molto richiesta, tanto da essere chiamata “oro bianco”.  Per testimoniare e conservare tale cultura fu creato nel 1954 il Museo della Ceramica, dove sono conservati oltre 5.000 esemplari antichi e moderni di grande valore, oltre a preziose collezioni di dipinti e calligrafie. La sua porcellana è nota per il caratteristico smalto bianco come la giada, brillante come specchio, sottile come la carta. Paducah, centro di circa 25.000 abitanti nel Kentucky (USA) , tra i due grandi fiumi Tennesse  ed Ohio è nota invece per la sua arte tessile, i celebri Quilts, trapunte fatte  a mano utilizzando un collage meticoloso di diverse stoffe, per il suo Quilt Museum che presenta una collezione molto vasta e per le tante mostre ed esposizioni su questo prodotto artigianale. Saint Etienne centro industriale  in Francia che sta attuando una politica di cambiamento e di trasformazione della città in città creativa è invece nella sezione Design, suo evento molto importante è la Biennale internazionale sul Design,  mentre Enghien les Bains  piccolo centro nella conurbazione di Parigi è nei Media Arts. Zahlé in Libano, entrata nel network nel 2014 invece rappresenta la sezione Gastronomia, la città del vino e della poesia con le prelibatezza della cucina libanese e l’arak, latte di leone, bevanda alcolica  che si ottiene a partire da succo d’uva distillato come acquavite al quale si aggiungono grani d’anice. Jacmel, Haiti,  invece si distingue per il suo folklore, le sue  maschere grandi di cartapesta e il suo colorato carnevale. Hanno partecipato anche Bologna, presente anche l’anno scorso, città creativa della Musica ormai dal 2006 prestigioso riconoscimento che celebra la ricca tradizione musicale e la vivacissima scena del presente. La musica per Bologna è tratto identitario e volano di sviluppo economico del territorio. Chiudiamo con  Torino che è  diventata  città creativa Unesco per il Design lo scorso dicembre, la città sabauda  segue così il suo percorso deciso e ambiziosissimo di  rivoluzione mirato al forte incremento culturale, valorizzazione del patrimonio culturale, turismo, grandi mostre e Design appunto  percorso attuato ormai da diversi anni e in forte  sviluppo.