Esposto contro raddoppio binari, l’affondo del sindaco Borri

Serra San Quirico – Un esposto alla Procura, da parte del Comitato Gola della Rossa, contro il progetto di Rfi relativo al raddoppio della tratta tra Genga e Serra San Quirico. Preparato anche un esposto presso la Corte dei Conto e si sta lavorando a una denuncia presso l’ufficio del Procuratore Europeo che vigila sui fondi UE. Il Comitato: «Così ci proteggiamo dall’aggressività e l’insensibilità di RFI che propone un progetto redatto il 2003, tecnologicamente obsoleto». E’ quanto ha riferito il direttivo, nei giorni scorsi, nel corso dell’assemblea dei soci. In primo piano il progetto di raddoppio della tratta, tra Ancona e Roma, atteso da più di 50 anni. «I soci intervenuti hanno affrontato le problematiche emerse in merito al progetto e la posizione inflessibile di Rfi. Ci sentiamo minacciati dalle conseguenze mostruose del progetto di Rfi» dichiara Euthimios Kotronias, portavoce del comitato. A prendere posizione è il sindaco di Serra San Quirico, Tommaso Borri: «Siamo assolutamente contro la devastazione territoriale, ambientale, idrica, urbanistica e viaria del territorio ricadente nel parco Gola della Rossa. Respingiamo con forza questo progetto – dice il primo cittadino – ma combattiamo contro i mulini a vento. Nessuno prende in considerazione, Ferrovie in primis, l’ipotesi alternativa presentata in Dibattito pubblico e in terza Commissione regionale. La galleria Murano del tracciato attraversa a Serra San Quirico tre zone una a “rischio elevato” e due “molto elevato” di dissesto idrogeologico: sono le cosiddette “Pai” dove non si possono fare opere». Secondo il sindaco e il comitato il progetto alternativo proposto dall’ingegner Massimo Belcecchi di Jesi, salverebbe tutto, opera e ambiente. Il progetto è stato già consegnato durate il Dibattito Pubblico e presentato in IIIa Commissione Regionale Ambiente e Lavori Pubblici «con l’intento di rimarcare la mostruosità e incompatibilità ambientale del progetto delle RFI, ove oltre che devastare abitazioni, valli, fiumi e paesaggio, attraversa Serra San Quirico in aree di criticità idrogeologica e geodetica e interferisce con le sorgenti idriche in varie località – dichiara il comitato che attacca:- In questo modo l’opera nasce già con la necessità di elevati costi per la mitigazione delle criticità e con il grande rischio che questi eventi in realtà diventino molto più pesanti e compromettano la realizzabilità dell’opera condannando i residenti di stare per tutta la vita in mezzo a cantieri e manufatti incompiuti». Critiche sono emerse, in assemblea, per l’assenza dell’Amministrazione comunale di Genga.

Marco Antonini