UN’APPOSITA AREA VASTA MONTANA, L’OPPOSIZIONE SOLLECITA

di Marco Antonini

Fabriano – Nella città della carta non si nasce più. In attesa dell’udienza del Tar prevista il 6 marzo, la politica continua a sollecitare l’intervento del ministro della Salute, Giulia Grillo e la creazione di un’apposita Area Vasta montana per il Fabrianese. L’idea è stata più volte espressa dall’Associazione Fabriano Progressista che chiede piena autonomia per l’ospedale Profili. Intanto il consigliere Andrea Giombi ha protocollato interpellanza per chiedere “considerata la disponibilità mostrata dal Consigliere Regionale delegato alla Sanità, Federico Talé, se l’Amministrazione comunale intende incontrarlo sul tema Area Vasta montana. Considerando che nel nuovo Piano sanitario regionale non è prevista questa istituzione l’incontro è piuttosto – dichiara il consigliere di Fabriano Progressista che nel documento presentato ha allegato anche la bozza del nuovo Piano sanitario. – Istituzione di Area Montana che il Comune ha votato all’unanimità e che potrebbe togliere precarietà al nostro diritto alla salute. Pertanto – conclude – l’Amministrazione deve dare seguito a questa proposta”.

L’Associazione Fabriano Progressista continua la sua battaglia per evitare ulteriori tagli all’ospedale cittadino. Il consigliere Vinicio Arteconi è preoccupato: “Il Punto Nascita ha chiuso i battenti. Adesso che succederà? Sono forse in attesa, i nostri governanti, della chiusura di qualche altro reparto? O forse dello spogliamento strutturale del Profili? La città e il territorio – lamenta – sono proprio stanchi di questo modo di procedere fazioso e inconcludente! La lista Vinicio Arteconi ha, da tempo, presentato all’attenzione dei cittadini e del Consiglio comunale, serie e articolate proposte, che, concordate, possono dare concrete risposte alle questioni fondamentali di Fabriano e del comprensorio a cominciare da una piena autonomia della Zona Montana, un’area che ha una sua precisa identità e che non deve più essere considerata una semplice ruota di scorta della costa”.

Sul piede di guerra la Lega. “E’ quasi patetico e surreale – attaccano dal direttivo fabrianese – vedere il Pd locale difendere il Governo regionale che in tema di Sanità ha massacrato tutta la zona montana delle Marche. Il nuovo Piano Sanitario regionale, infatti, prevede l’Ospedale unico provinciale. Se approvato così come presentato in Giunta regionale, decreterà la fine dell’ospedale Profili. Invitiamo il Pd e la sinistra fabrianese a prendere posizione contro questa proposta e a ricordare al presidente Ceriscioli le promesse fatte in campagna elettorale, una su tutte era di non chiudere il Punto nascita fino a che non fosse completata la SS 76. I nostri Consiglieri – concludono gli attivisiti della Lega – sono pronti a presentare emendamenti al Piano Sanitario regionale e a chiedere il riconoscimento di Ospedale capofila per l’Area montana dell’Ospedale di Fabriano”.