SS 76, DOMANI IL CIPE. ROMAGNOLI: “ASTALDI NON PUO’ PIU’ NASCONDERSI”

Fabriano – Sognando la strada ultimata, senza deviazioni, svincoli chiusi, limiti a 40 chilometri orari. SS 76: nuovo rinvio del vertice in Regione tra sindacati e Astaldi per scongiurare 48 licenziamenti. Domani pomeriggio, 25 ottobre, intanto, si riunisce il Cipe a Roma. L’opposizione fabrianese critica l’Amministrazione comunale e chiede nuovamente un consiglio comunale aperto per affrontare urgentemente il problema della conclusione dei lavori lungo la direttrice Ancona-Perugia i cui cantieri sono fermi da un mese. Non c’è pace per la strada che eviterebbe l’isolamento dell’entroterra. I sindacati di categoria sono riusciti a posticipare a novembre il vertice con Astaldi in Regione. Il prossimo summit, quindi, si svolgerà dopo la tanto attesa riunione del Cipe prevista per domani che dovrebbe sancire ufficialmente lo sblocco dei finanziamenti per la Variante 6 e il terzo e quarto lotto della Pedemontana Fabriano-Muccia. L’auspicio delle parti sociali è quello di capire cosa deciderà di fare Astaldi, l’appaltatore della Quadrilatero, visto che recentemente il Tribunale ha accettato la domanda per il concordato in continuità aziendale. A Fabriano, intanto, è tempo di polemiche.

I capigruppo di Associazione Fabriano Progressista, Coalizione Scattolini-Fratelli d’Italia-Lega, Fabriano Popolare, Fabriano Progressista, Partito Democratico e Forza Italia attaccano la Giunta Santarelli colpevole di “andare sempre a rimorchio sui temi fondamentali, come lavoro, sanità e infrastrutture”. Il riferimento è alla richiesta di convocazione di un consiglio comunale aperto protocollata il 15 ottobre. Obiettivo dell’opposizione era quello di coinvolgere sindaci dell’entroterra e parti sociali per fare pressing sulla 76. “Abbiamo evidenziato – hanno detto i capigruppo – che sarebbe stato opportuno convocarlo prima del Cipe. Eravamo consapevoli della ristrettezza dei tempi, ma andava fatto”. Così non è stato.

La replica è arrivata direttamente dalla presidente del consiglio comunale, Giuseppina Tobaldi. “Nessuna bagarre. Non ho mai negato la convocazione del Consiglio, entro il termine di 20 giorni dalla data del protocollo. Ho solo detto che era impossibile convocarlo entro i termini richiesti dai consiglieri firmatari, visto che la richiesta è stata inoltrata il 15 e la convocazione va fatta almeno 5 giorni prima della data stabilita per la convocazione. Un Consiglio comunale aperto si fa per favorire la partecipazione; le cose vanno fatte bene, non in fretta. Nella mia risposta – spiega Tobaldi – ho invitato a indicare una proposta concreta di ordine del giorno e un documento da sottoporre a discussione e votazione durante la seduta e aperto al contributo dei presenti. Nonostante il mio invito non sia stato accolto, il Consiglio comunale si terrà nel rispetto dei tempi previsti dal regolamento”. Domani, 25 ottobre, alle ore 21, presso la Sala Ubaldi di Fabriano è prevista la seconda assemblea pubblica del comitato permanente Indecente 76. Parteciperanno anche i sindacati e le associazioni di categoria.

Romagnoli (M5s): “Astaldi non potrà più nascondersi”

Sulla 76, nei giorni scorsi, è intervenuto anche il senatore del Movimento 5 Stelle, Sergio Romagnoli. “Dopo la riunione tecnica del pre-Cipe, che sostanzialmente ha garantito che entro fine ottobre arriverà la tanto agognata delibera relativa alla SS 76 e ai lotti 3 e 4 della Pedemontana, lo scenario è chiaro: Astaldi dovrà fare la sua parte, senza se e senza ma. Nonostante il dibattito, sfociato anche in evitabili strumentalizzazioni politiche, l’unica responsabilità dello stallo che in questo momento rende gli spostamenti nell’area appenninica un inferno, in particolar modo nella tratta che da Fabriano conduce verso la Vallesina, è solo dell’impresa. Le cui vicissitudini finanziarie sono tutt’altro che trasparenti. Noi in Parlamento daremo di tutto e di più per aiutare il governo nel togliere l’intero comprensorio umbro-marchigiano da questa complicatissima situazione, ma adesso le chiacchiere stanno a zero. Astaldi, non appena la delibera sarà varata, non potrà più nascondersi”.

Marco Antonini