I Gen Rosso arrivano a Fabriano per l’avvio dell’anno catechistico

Fabriano – La vicaria di Fabriano inizierà insieme l’anno catechistico. L’appuntamento è per domani, venerdì 22 settembre, e per sabato 23 settembre nelle parrocchie della città della carta. Ospiti molto attesi i Gen Rosso, il complesso musicale nato a Loppiano nel 1966 su ispirazione di Chiara Lubich, premio Unesco per l’educazione alla Pace, che intratterrà bambini, ragazzi e catechisti con “Semina la pace”, un evento musicale e non solo in Cattedrale sabato pomeriggio. Sono diversi gli appuntamenti che i sacerdoti della vicaria di Fabriano hanno ideato per una due giorni unitaria. Venerdì 22 settembre a San Giuseppe Lavoratore, dalle ore 15 alle 18:30, ci sarà un laboratorio musicale per ragazzi della terza elementare alla terza media. Prenotazioni presso i propri parroci. Sabato 23 settembre, invece, a San Nicolò dalle ore 10 alle 12:30 è previsto un workshop musicale sempre per ragazzi dalla terza elementare alla terza media. Il gran finale in Cattedrale, a San Venanzio, sabato, dalle ore 16 alle ore 17:30 con i Gen Rosso. “Iniziamo insieme l’anno catechistico – dice don Umberto Rotili, vicario foraneo di Fabriano.- E’ un’occasione per stare insieme, per conoscerci e per crescere come comunità e fare un percorso sempre più unitario che porti alla conoscenza e all’esperienza con Gesù, seminando valori di pace e di condivisione. Aspettiamo bambini, ragazzi e famiglie per vivere insieme questi giorni di festa di inizio catechismo”.

Gen Rosso

Gen Rosso – International Performing Arts Group nasce nel 1966 a Loppiano, una piccola località delle colline toscane, vicino a Firenze: 850 abitanti da 65 paesi del mondo, centro di una convivenza multiculturale fondata sulla vita dei valori cristiani. Per questa sua originalità, fin dalla sua nascita Loppiano ha suscitato una forte attrazione per migliaia di persone, che arrivavano da ogni parte del mondo per visitarla. E fu proprio per accogliere i numerosi visitatori che nel Natale del 1966, Chiara Lubich volle regalare ai giovani della cittadella una chitarra e una batteria rossa. Da qui il nome del gruppo: Gen Rosso, dove GEN sta per Generazione Nuova e Rosso è appunto il colore della prima batteria. L’intenzione era quella di comunicare, attraverso la musica, messaggi di pace e fratellanza universale e concorrere così alla realizzazione di un mondo più unito. Erano gli anni della contestazione giovanile, del pacifismo, della beat generation, e il nome ‘GEN’ si inseriva a meraviglia nell’ondata di novità che caratterizzava quel periodo. L’originale attività del Gen Rosso, si legge nel sito del gruppo, scaturisce dal suo bagaglio artistico- culturale, dall’internazionalità dei suoi componenti e dall’impegno personale di ciascuno ad attuare, nel contesto di vita quotidiana, i valori di cui si fa ambasciatore. Pochi strumenti, un paio di amplificatori e un sacco di entusiasmo… ciò che lo caratterizza anche oggi.
Marco Antonini