LIBERTA’ E’ PARTECIPAZIONE

Ciao a tutti i lettori di Radio Gold. ROCK & WORDS sono Fabio Bianchi e Massimo “Max” Salari. Insieme raccontano la storia della musica Rock e dintorni, l’evoluzione e come nascono i generi musicali, tutto questo in conferenze supportate da audio e video . Assieme sono nel direttivo dell’associazione Fabriano Pro Musica. FABIO BIANCHI: Musicista, suona batteria e tromba. Ha militato in diverse band fra le quali i Skyline di Fabriano e l’orchestra Concordia. MASSIMO “Max” SALARI: Storico e critico musicale, ha scritto e scrive in riviste musicali di settore e webzine come Rock Hard, Flash Magazine, Andromeda, Rock Impressions, Musica Follia, Flash Forwards ed è gestore del Blog NONSOLO PROGROCK. Per sei anni è stato vicepresidente di PROGAWARDS, premio mondiale per band di settore Rock Progressivo e sperimentale.

PER CONTATTI: rockandwordshistory@gmail.it

salari.massimo@virgilio.it

 

Libertà è partecipazione

Lungi la nostra voler essere una polemica e tantomeno un pistolotto contro il comportamento del cittadino fabrianese in generale, piuttosto questo speciale  vuol far riflettere per poter crescere ulteriormente tutti assieme.

L’arte qualunque essa sia, va sostenuta e capita. Ovviamente non tutto può essere compreso e neppure gradito, ci mancherebbe altro, ma una città, un luogo ha la propria arte e cultura. Da qui nasce il turismo locale. Chi valorizza piazze, monumenti, paesaggi, opere e aggiungiamo noi le persone. Si, le persone, qualunque sia l’arte che propongono, quindi indipendentemente dal settore.

Se anche noi a Fabriano vogliamo diventare città turistica, abbiamo necessariamente il bisogno di valorizzare tutte le cose del posto, dai monumenti ai prodotti e ANCHE LE PERSONE. Sembra tutto questo logico e scontato, ma così nella realtà NON LO E’. Noi fabrianesi siamo amanti dell’arte, abbiamo migliaia di artisti su 30.000 abitanti che variano dalla carta alla pittura, alla musica etc. etc. Eppure non riusciamo a sostenerli a dovere.

Non si cresce mai se non si partecipa agli eventi locali, dove questi artisti propongono la loro arte. Ovviamente non si può essere presenti ad ogni avvenimento, il tempo libero delle persone è quello che è, si sa e ci mancherebbe! Noi di Rock & Words parliamo di musica e quindi andiamo a constatare ciò che accade, ma ci sentiamo di dire che il discorso può essere allargato in ampia scala anche agli altri settori. E cosa abbiamo constatato in anni di eventi e di organizzazioni? Che se un artista è di Fabriano, la gente non partecipa a dovere. Se viene un artista da fuori, la gente partecipa di più. Questo probabilmente direte voi, perché i nostri già li conosciamo mentre quelli di fuori no. No, non è così. Band nuove nascono quasi mensilmente, nuovi progetti si esibiscono in locali più o meno grandi. E allora è evidente che non si ritiene valida la proposta, ma con quale metro di giudizio non si sa perché il cittadino non è venuto ad ascoltare.

MANCA LA PARTECIPAZIONE, manca di conseguenza la crescita come città turistica. Su facebook si legge spesso “A Fabriano non c’è mai niente”.

Noi cittadini non siamo ancora culturalmente pronti dopo 50 anni di lavori in fabbrica. Sia chiaro, ben vengano i lavori in fabbrica che danno lo stipendio ed il benessere, anzi speriamo che accrescano sempre di più, ma questo non deve impedire al cittadino nel tempo libero di PARTECIPARE. Il lavoro o il guadagno possono venire anche da altri settori. E invece la musica viene sottovalutata, sminuita da richieste di esibizioni gratis o accompagnate da un panino ed una birra.

Andreste voi domani in ufficio gratis?

Si può anche pensare che è una questione di comunicazione, molte persone ci dicono “Non lo sapevo”, “Non è stato pubblicizzato a dovere”. Falso, molti eventi sono stati pubblicizzati su giornali locali e regionali, oltre che web e Radio. Ma niente da fare.

Vi portiamo un esempio: Noi domani mattina su facebook scriviamo che la sera stessa al Teatro Gentile c’è Vasco Rossi, e quindi nessun manifesto, nessuna radio, nessun giornale e all’ultimo istante…. Scommettete che non verranno solo 30 persone ma che il teatro sarà pieno? Questo perché se una cosa ci interessa la facciamo, qualunque sia la comunicazione. E troviamo anche il tempo! Basterebbe quindi anche il web!

Altro esempio, un giorno Max per scherzo il primo aprile scrive per una riunione a Fabriano Pro Musica che sarebbe stato presente anche Roger Waters (Pink Floyd), ebbene il giorno dopo è stato contattato da persone addirittura  NON AMICHE SU FACEBOOK da diverse parti d’Italia per sapere orario e luogo. Quindi questo è.

Non dobbiamo vergognarci nel dire NON MI PIACE, anzi, è lecito esporre il proprio pensiero, anche questo aiuta a crescere, la critica è importante, ma NON MI PIACE non si può dire se NON SI ASCOLTA. Solo dopo l’ascolto si può sentenziare.

Quindi, questo breve articolo sta a dire che se vogliamo crescere come città e come cultura dobbiamo PARTECIPARE (sempre nei limiti del possibile). Dobbiamo cambiare mentalità. Diceva un certo signor Gaber: “Libertà è partecipazione!”. E’ vero!

 

RECENSIONE

Tazebao – Opium Populi

Ma.Ra.Cash  – Genere: Alternative Rock – Supporto: cd – 2017

La forza delle parole, la fermezza della poesia ed il viatico musicale Rock sono un connubio artistico imponente, capace di scardinare i meandri del nostro cervello con la facoltà di far pensare. Di questi tempi fermarsi non solo ad ascoltare ma per giunta pensare, è un risultato quantomeno sorprendente. Le parole importanti quanto la musica, i debuttanti Tazebao sono un equilibrio di questo concetto e sono artisti che già conosciamo nell’ambito musicale, soprattutto in quello del Rock Progressivo.

Autore dei testi e voce inconfondibile è Gianni Venturi (Altare Thotemico,Vuoto Pneumatico, Lucien Morreau&Gianni Venturi – Moloch), alla batteria Gigi Cavalli Cocchi (C.S.I.,Ligabue,), al basso Valerio Venturi (Altare Thotemico), alle tastiere Luigi Cassarini e alla chitarra Nick Soric (Lady Godiva, Mauro “Pat” Patelli Band, Salvatore “Salva” Cafiero). Testi forti dunque, riguardanti la società del momento e soprattutto il potere delle religioni ed il radicarsi nella mente dei popoli.

“Opium Populi” è un grido contro ogni forma di estremismo in generale, vuol far pensare per far scaturire l’”Io” che abbiamo dentro ognuno di noi, il modo di pensare per ridare personalità all’individuo assoggettato da questo forte potere. Si va ad attingere nel Catarismo.

Anche la copertina del disco visivamente racconta molto, fra carro armato, foto e proiettili conduce inesorabilmente alla memoria dei lavori di Gianni Sassi per la Cramps negli anni ’70, casa discografica dai concetti importanti a partire da quelli narrati dagli Area. In realtà è ad opera di Gigi Cavalli Cocchi, esperto nel settore. Dieci canzoni che sferzano la testa aprendola come un apriscatole, dove la ritmica spesso ossessiva è degna accompagnatrice delle parole.

“Caedite” è un esempio lampante, anche a dimostrazione che la forma Progressiva è rispettata, cambi di tempo annessi. Attenzione anche per i ritornelli e le buone melodie. L’elettrica “Ecce Homo” fotografa la società del momento, fra richiami a Giordano Bruno e la spietata fotografia del nostro essere “cattivo animale”. Buono l’intervento delle tastiere dal sapore vintage. Più epica nel coro da cantare è la title track “Opium Populi”, canzone profonda e comunque appetibile. Resto colpito da “L’inquisitore”, brano che si sostiene su importanti linee di basso e voglioso di mostrare anche le capacità della band nel conoscere molto bene i passaggi del Prog in senso generale, non solo degli anni ’70. “Occitania” è fra i momenti più alti dell’intero disco, rammenta in me un certo cantautorato degli anni ’70 specie nell’inciso. La mia preferita è una semi ballata e si intitola “Omnia Munda Mundis”, trivellante fra cantato in latino ed italiano. Malinconica “Reincarnazione”, altra piccola perla riflessiva ed emotiva. Buone coralità in “Rex Mundi”, così il ritornello. Il disco si chiude con “La Via Catara” e l’intro elettronico. La ritmica ricopre nuovamente un ruolo basilare. Di tanto in tanto nel corso delle canzoni si è anche potuto ascoltare nei cori, le sperimentazioni vocali a cui Venturi ci ha abituati negli anni nei suoi progetti alternativi.

La forza espressiva a disposizione della formula canzone, la poesia, e la musica fanno di “Opium Populi” un pugno nello stomaco più che uno schiaffo, i Tazebao ci gridano: “Ci vogliamo svegliare si o no?”. Importante debutto, sotto molteplici aspetti, compresa la grande professionalità palesata ed una personalità che molte band di oggi possono solamente sognare. MS

Brano “Ecce Homo” https://www.youtube.com/watch?v=-80P379TbCM

SUCCEDE A FABRIANO

 Christmas Show:

Mercoledì 27 dicembre alle ore 19:30 al TEATRO GENTILE Aperitivo a cura di Relais Marchese del Grillo ore 19:30. Concerto con Orchestra Concordia ore 21:30. L’incasso verrà devoluto per l’acquisto di strumenti musicali alla banda musicale di Acquasanta e Arquata colpite dal sisma del 2016. Evento in collaborazione con Ancona Jazz e Relais Marchese del Grillo. Biglietto unico 10€ prenotazione posti : info@fabrianopromusica.it

BRANO CONSIGLIATO DELLA SETTIMANA

In attinenza con il nostro articolo, consigliamo l’ascolto del brano di GIOGIO GABER “La Libertà”:

https://www.youtube.com/watch?v=j3vowbyQBiQ

…E attenzione, nell’ augurarvi un FELICE NATALE, omaggiamo la memoria di un grande che ci manca…anche troppo:

https://www.youtube.com/watch?v=6V5mtUff6ik

BUON NATALE!!!