Cartiere Fedrigoni, la presa di posizione dei sindacati
Le date di ripartenza del settore business security, incluse le macchine in tondo, saranno comunicate nei prossimi mesi. A breve arriverà la convocazione per il piano industriale del gruppo Fedrigoni da parte dell’Amministratore delegato, Marco Nespolo, dopo la chiusura della società Giano e lo stop alla macchina F3 e alle storiche risme di carta per fotocopia. I sindacati, però, non restano a guardare e ribadiscono contrarietà «ad ogni esternalizzazione di lavoro di competenza ed effettuato dal personale Fedrigoni, a società appaltatrici». Anzi, chiedono «che venga internalizzata ogni attività necessaria al fine di creare lavoro per le persone ancora in cassa integrazione straordinaria. Pur apprezzando gli sforzi dell’azienda per i ricollocamenti, inclusi quelli a titolo provvisorio, ribadiamo la necessità di un piano più strutturato e ambizioso». Il giorno dopo l’incontro con l’azienda che ha annunciato 38 nuove ricollocazioni, Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Carta e Stampa, Rsu fanno il punto della situazione. Durante il summit a Fabriano di venerdì mattina, infatti, sono stati affrontati molti temi. Riguardo l’organigramma degli stabilimenti marchigiani, i sindacati «sottolineano la necessità di integrare immediatamente gli organici, in particolare a Rocchetta e nel reparto manutenzioni, dove persistono carenze strutturali non compatibili con il nuovo modello operativo». Sempre riguardo lo stabilimento di Rocchetta i sindacati hanno espresso contrarietà alla decisione di chiudere il servizio di portineria causa calo attività di ingresso e uscita merci. L’argomento più atteso, però, è stato quello relativo ai ricollocamenti. Sono stati confermate 10 unità a Fabriano a febbraio (2 filigranisti, 5 MM, 2 allestimento, 1 manutentore elettrico) e 6 operatori a Verona. A marzo, invece, sei a Castelraimondo (sostituendo personale in somministrazione), 6 operatori a Fabriano (gestiti con distacchi temporanei legati ai volumi di Antalis) e 1 operatore a Eclose per turnazione a ciclo continuo. «Le persone in cassa integrazione scenderanno progressivamente a 59 unità a febbraio e a 53 a marzo. Però riteniamo necessario un maggiore impegno per garantire una riduzione ancora più significativa della cassa» la resa di posizione di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Carta e Stampa, Rsu. Sulle ricollocazioni (una prima chiamata già a dicembre per una cinquantina di persone) i sindacati spiegano: «Fedrigoni ha ribadito che i ricollocamenti saranno definiti sulla base di criteri oggettivi: professionalità tecnica, background e diligenza pregressa. Noi continueremo a vigilare affinché tali criteri siano applicati in maniera trasparente e condivisa». All’ordine del giorno anche la nuova turnazione e la reperibilità per la manutenzione: «L’azienda ha dichiarato che sta lavorando a un accordo uniforme, che verrà condiviso entro febbraio. Esprimiamo forti perplessità sulla turnazione attuale, che prevede alternanza tra turni normali e a ciclo continuo ogni 9 settimane» concludono i sindacati. Il prossimo appuntamento è martedì, con la Regione Marche, per discutere della formazione del personale.
Marco Antonini