Questione Tari: Il punto del gruppo consiliare “ Progetto Fabriano”
Nel fantastico mondo dell’ex-sindaco Santarelli non solo regnava il buon governo, che i cittadini non hanno saputo riconoscere, ma addirittura si confezionavano “doni” a futura memoria.
Peccato che questi “doni” che egli spesso evoca nella sua attività social siano in realtà delle “patacche”, di cui gli elettori si sono presto accorti. Ciononostante, i loro effetti gravano ancora sulle spalle di tutti e soprattutto su quelle del Comune che vi deve farfronte.
L’ultima di questa serie è il più volte evocato finanziamento di 800.000 che il Comune avrebbe ricevuto per delle isole ecologiche e che la maligna Amministrazione comunale attuale non si deciderebbe a spendere.
Come in altre circostanze, ciò non solo non risponde al vero, ma chiama in causa pesantemente le lacune di chi denuncia quando ha governato la città.
Il Comune di Fabriano è stato destinatario tra il 2019 e il 2021 di finanziamenti nell’ambito del ciclo di gestione dei rifiuti per circa 850.000 euro, ma queste risorse avrebbe dovuto spenderle l’Amministrazione del tempo e non lo ha fatto.
L’Amministrazione Ghergo, appena insediatasi ed avuta contezza della situazione dell’Ente, chiedeva ad ottobre 2022 alla Regione Marche la proroga dei finanziamenti ricevuti. La Regione rispondeva che la loro rendicontazione sarebbe dovuta avvenire entro novembre 2022 e che la proroga era possibile soltanto se i lavori nel frattempo fossero stati affidati, ma la precedente Amministrazione non aveva fatto alcunché. Nessun progetto, nessuna gara, nessun affidamento.
D’altra parte, non stupisce l’inerzia, vista la situazione in cui versava l’Ufficio che se ne sarebbe dovuto occupare e la cui riorganizzazione ha impegnato non poco l’attuale Amministrazione. Stante la situazione, a gennaio 2023 la Regione Marche revocava il finanziamento.
Potremmo continuare a lungo ad elencare situazioni analoghe, ogni volta che vengono evocati lasciti fantasmagorici e pratiche di buongoverno, , di cui francamente non abbiamo trovato traccia alcuna.
Da ultimo, un definitivo e dovuto chiarimento. Gli aumenti della Tari, dell’ordine medio del 7%, non sono decisi dal Comune, ma dall’Autorità Territoriale d’Ambito e dall’Autorità nazionale preposta. Tutti i Comuni di diverso colore politico, da Jesi ad Ancona, li hanno approvati, in considerazione del fatto che l’aumento è dovuto sostanzialmente agli effetti dell’inflazione che ha aumentato i costi energetici e di servizio. I pochi Comuni che hanno una situazione di bilancio che lo consente sono intervenuti per abbattere l’aumento. Non è questo, purtroppo, il caso del Comune di Fabriano, per le ragioni di cui sopra. Né le isole ecologiche possono determinare un abbassamento della Tari; casomai, è la determinazione della Tariffa puntuale a consentirlo, ma non è cosa immediata.
Siamo impegnati, infine, insieme all’ATA nell’interlocuzione con la Regione Marche per fare in modo che si possano recuperare le risorse e destinarle a Fabriano, per realizzare uno sviluppo della raccolta nelle frazioni e un potenziamento di quella nel centro cittadino.
Si ricorda che il 2022 è stato un anno particolarmente sfavorevole in termini di dinamiche inflattive, in particolare su energia e carburanti, come da nota ISTAT del dicembre 2022: “Nel 2022 i prezzi al consumo registrano una crescita in media d’anno dell’8,1%, segnando l’aumento più ampio dal 1985 (quando fu+9,2%), principalmente a causa dall’andamento dei prezzi degliEnergetici (+50,9% in media d’anno nel 2022, a fronte del+14,1% del 2021).”
Fonte ISTAT: https://www.istat.it/it/archivio/279831
da Gruppo Consiliare “Progetto Fabriano”