Citopatologia diagnostica Ast Ancona: positivi i dati di attività 2023. Il report
Numeri di attività decisamente positivi per la U.O.C. Citopatologia Diagnostica dell’AST Ancona. Se nel 2022 si era arrivati a quota 20.442 pap-test di screening refertati, i numeri del 2023 sono cresciuti esponenzialmente a partire dal mese di luglio con la centralizzazione regionale. Solo per lo screening, si è passati a 31.484 esami totali nel 2023 (con un delta di circa 11.000 esami in piu). Attualmente in servizio ci sono 2 medici che si occupano della citologia agoaspirativa-esfoliativa allestita nella sede di Loreto, 5 Biologi e 2 Tecnici Sanitari di Laboratorio, i quali lavorano allo screening e alla diagnostica cervico-vaginale, di cui un Citoscreener esperto che svolge un incarico di funzione organizzativa per le strutture di Citopatologia e Centro Trasfusionale.
“Nel mese di luglio 2023 – spiega il Direttore della U.O.C. Dr Paolo Maria Gusella – è stato avviato lo screening con HPV molecolare, che prevede appunto il test dell’HPV come diagnosi primaria per le donne dai 30 ai 64 anni e in caso di positività un approfondimento con pap-test da medesimo campione, viceversa per la fascia 25-30 nelle donne non vaccinate. I campioni dai centri di raccolta adibiti dalla regione sono portati al centro logistico di Senigallia, dove vengono smistati e analizzati per la presenza di Papilloma Virus ad alto rischio oncogeno. A seguire i campioni destinati all’esame citologico sono indirizzati alla sede di Fabriano, dove vengono allestiti i pap-test su strato sottile, refertati come primi o secondi livelli di screening. I risultati transitano in via telematica alle segreterie screening. I laboratori di Citologia sono certificati secondo le norme ISO 9001-2015 ed il percorso è tracciato in ogni fase”.
“Dal 2018 la U.O.C. Citopatologia Diagnostica è stata individuata come Centro Unico Regionale di screening cervico-vaginale con HPV molecolare. Per questo motivo, la Direzione Strategica Aziendale della AST Ancona – prosegue il Dr Gusella – si sta adoperando per il reclutamento di personale da assegnare alla Citopatologia Diagnostica così come da noi richiesto al fine di potenziare l’organico e centralizzare lo screening cervico vaginale di tutta la Regione”.
Nato nel 2014, il Servizio di Citopatologia Diagnostica all’epoca aveva assegnati 1 medico patologo e 1 tecnico di laboratorio dedicati rispettivamente alla Diagnostica citologica agoaspirativa per l’AV2, AV3, AV1 e AV4 e alla citologia cervico-vaginale di screening e diagnostica clinica per la sola sede di Fabriano. Negli anni, con l’intento di recuperare tutte le prestazioni di citologia vaginale – che fino ad allora erano gestite in cessione di servizio dalla Azienda Ospedali Riuniti di Ancona – fu assegnato ulteriore personale specializzato per la diagnostica di screening cervico-vaginale, portando a gestire anche lo screening delle sedi di Senigallia e Jesi e nel 2021 la sede di Ancona.
“La sanità della Regione Marche sta investendo molto sulla prevenzione secondaria – sottolinea l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – i dati disponibili mostrano come i tumori che emergono dalle campagne di screening hanno una prognosi migliore rispetto a quelli diagnosticati quando sintomatici e che gli screening oncologici organizzati riducono la mortalità per cancro di oltre il 20%”.