Mattia Genovese: Nuovi progetti ed iniziative rivolte ai giovani

Ideatore e project manager di “Passeggiando tra la storia”, Mattia Genovese è impegnato in tante nuove iniziative che coinvolgono le giovani generazioni. Con questa intervista Mattia ci racconta come i ragazzi possono essere coinvolti in progetti di cittadinanza attiva per la valorizzazione del nostro territorio.

Mattia, dopo il grande successo del progetto “Passeggiando tra la storia” stai lavorando a nuove iniziative?

Il progetto “Passeggiando tra la storia” ha avuto un successo strabiliante e totalmente inatteso quindi non potevo fermarmi li e con il passare del tempo abbiamo portato avanti tante iniziative.

C’è stata la partecipazione di una cinquantina di classi scolastiche di ogni ordine e grado che sono venute a visitare il sentiero e noi ci siamo offerti, in maniera volontaria, per fare da guida e per far conoscere la storia del luogo ed il progetto. Essendo un progetto di cittadinanza attiva, realizzato con un fondo dedicato ai ragazzi, secondo noi era importante diffondere questa notizia e questa cultura in quanto spesso i ragazzi sono attendisti e non credono di poter far molto o non hanno grandi occasioni o non le sanno cercare. Perciò abbiamo raccontato che ci sono delle occasioni in campo nazionale per realizzare diverse progettazioni o idee.

Con chi state collaborando per la realizzazione dei vostri progetti?

Abbiamo collaborato con tantissime associazioni del territorio e continua la collaborazione con la Fondazione Fedrigoni con cui faremo da guida per valorizzare il patrimonio della carta. Inoltre, nello scorso weekend, è stata organizzata una conferenza sul fiume Giano e sul Ponte dell’Aera, in collaborazione con L’Azione, con Marco Label Production, Fabriano Storica, con il patrocinio del Comune di Fabriano e dell’Università di Camerino. Abbiamo contribuito a questa iniziativa anche noi di “Passeggiando tra la storia” mettendo a disposizione, in maniera volontaria, le nostre competenze nel corso degli studi sul fiume cittadino. I corsi di studio portati avanti dai membri di “Passeggiando tra la storia” non sono strettamente sul fiume; le conoscenze maturate in diversi corsi di studio sono state applicate nel contesto del Fiume Giano, producendo una progettazione con due tesi di laurea su quest’ultimo. Il tutto con una prospettiva a lungo termine, per riqualificare tutta l’intera area della città ma anche fornendo una ricostruzione tridimensionale, tramite l’intelligenza artificiale, del Ponte dell’Aera. Ciò è stato possibile grazie ad un nostro ragazzo che ha realizzato una tesi su questo tipo di strumentalizzazione digitale.

Riguardo la nuova Associazione Terre Bianche, quali sono gli obiettivi?

Con questa associazione, di cui sono co-fondatore, nata nel 2023 da un gruppo di ragazzi ma non solo, stiamo lavorando per la valorizzazione di Fabriano con l’obiettivo di far conoscere il suo patrimonio storico, artistico, territoriale ed ambientale ma anche le sue attività commerciali quali botteghe e negozi. E proprio su questi ultimi stiamo organizzando un’iniziativa per Natale, promovendo un calendario dell’Avvento Favrianese, con la “V” in dialetto fabrianese! Come in ogni calendario dell’Avvento, ogni giorno si apre una casellina in cui è possibile trovare buoni da spendere in diverse botteghe oppure curiosità, ricette tipiche, piccoli premi. Il tutto in collaborazione con diversi commercianti fabrianesi nelle cui attività è possibile acquistare il calendario e, a partire dal 12 novembre dalle 17.00 alle 20.00, presso la sede dell’Ente Palio sita in Piazza del Comune 35.  I calendari saranno poi disponibili tutti i venerdì, sabato e domenica fino a fine novembre sempre allo stesso orario.

In quali altre iniziative rivolte ai giovani sei stato coinvolto di recente?

Sono stato ospite, come relatore di “Passeggiando tra la storia”, a Matelica il 28 ottobre scorso in occasione dell’evento “RE-stiamo Insieme, opportunità, reti, giovani e ragazzi, aree interne”, organizzato dalla Fondazione “Il Vallato” e dalla rete Rifai Marche con il patrocinio del Comune di Matelica. In questa occasione ci siamo confrontati con insegnanti ed allievi di molte scuole di Matelica, alla presenza di giovani imprenditori che hanno realizzato la loro impresa nel territorio. Hanno partecipato anche molte associazioni di volontariato, oratori e gruppi scout. Sto anche lavorando, a titolo personale, con l’Unione Montana Esino Frasassi e l’ATS (Ambito Territoriale Sociale 10) per realizzare dei progetti inerenti alle politiche giovanili, nella speranza di poter ottenere finanziamenti importanti anche per la città di Fabriano.

In base alla tua esperienza i ragazzi si rivolgono a te per proporre nuove idee o progetti?

Sì e no, c’è interesse, molti mi hanno chiesto come ho fatto a realizzare il progetto “Passeggiando tra la storia”. Alcuni sono interessati al tema delle aree interne, tutte quelle aree che non sono sulla costa, che non hanno grandi centri e che non offrono così grandi servizi di divertimento, svago, occasioni di aggregazione o offerte culturali. Sul territorio mi è capitato un paio di volte, ma più di frequente sono arrivate richieste da fuori Fabriano, ad esempio da Matelica. Sono stato anche a Parma ed in altre zone d’Italia a parlare di questi temi, quindi credo che ci sia un fermento dove i ragazzi vogliono riacquistare un ruolo centrale nella comunità.

Secondo te, cosa provano i giovani in questo momento?

I giovani sentono un vuoto dal troppo pieno delle città in cui vivono. Nelle grandi città universitarie c’è una ricchezza, una vivacità ed un fermento culturale ma non sempre è facile trovare degli spazi di azione proprio perchè c’è già molto. Contrariamente, nelle zone dell’entroterra fabrianese e marchigiano in generale, molti ragazzi cercano di adoperarsi per rimanere o ritornare nei propri territori o solo per tornare a viverci perché ne sentono il fascino, c’è una qualità dell’aria, c’è la possibilità di fare escursioni, vivere all’aria aperta, una serie di cose che nelle grandi città sono precluse a causa dell’inquinamento, per lo stress del traffico e quant’altro. Quindi credo di poter dire che le città stanno diventando sempre più difficili da vivere, sempre più piene, anche a causa del cambiamento climatico con estati molto calde portando quindi ad una fuga da queste dinamiche per tornare a una vita più a dimensione umana in cui però si devono affrontare altri tipi di sacrifici, lottare per portare avanti le proprie idee, cercare di affermarsi per costruire realtà che siano propositive.

Per chi volesse inserirsi nel vostro gruppo di lavoro, come può contattarvi?

“Passeggiando tra la storia” è un gruppo informale, è meno organizzato, facciamo attività più estemporanee, convegni, visite guidate per scuole ma se qualcuno volesse inserirsi per un’attività più continuativa nel tempo suggerisco di prendere contatti con l’Associazione Terre Bianche che è una realtà costituita in cui è possibile tesserarsi. Ci potete contattare tramite i canali social Terre Bianche o Passeggiando tra la storia.

Edoardo Patassi