Giovani e lavoro nel territorio: Una “fuga all’inverso” di tre giovani talenti in Diasen

Un interessante dialogo con tre giovani molto preparati e motivati in forza nel team dell’azienda Diasen di Diego Mingarelli e che rappresentano una vera e propria “fuga all’inverso”. Dopo la formazione universitaria sonno rientrati nel territorio per costruire il loro futuro, con determinazione e voglia di fare. Ne parliamo con Giulia Mengotti (Sustainability Analyst), Paolo Bernardi (International Business Development Manager) e Lorenzo Mazzoni (Business Developer & Digital Communication)

Parliamo della vostra formazione professionale: dove avete svolto il vostro percorso di studi ed in quale facoltà?

Giulia Mengotti: Appena dopo il diploma nel 2012, ho iniziato il mio percorso universitario presso l’Università di Bologna, che si è concluso nel 2018 con una tesi da 110L. Durante questo periodo, ho ottenuto una Laurea Triennale in Chimica Industriale e una Laurea Magistrale in “Chemical Innovation & Regulation” attraverso il progetto Erasmus Mundus sulla Green Chemistry, conseguendo un doppio titolo italiano-inglese.

Paolo Bernardi: Il mio percorso universitario è iniziato nel 2012 e si è concluso nel 2017 presso l’Università di Macerata. Ho conseguito la Laurea Triennale in Comunicazione mentre la Laurea Magistrale in “International Politics & Economic Relations”. Quest’ultimo corso di Laurea mi ha permesso di sviluppare un approccio sempre più Internazionale grazie alla mia curiosità verso le altre culture e tradizioni.

Lorenzo Mazzoni: Ho iniziato il mio percorso formativo all’Università di Perugia dove mi sono laureato in Lingue e Mediazione aziendale. Ho proseguito poi gli studi in Germania e Spagna ottenendo un doppio titolo di laurea tedesco-spagnolo in Comunicazione Interculturale e Identità Europea.

Quando si è molto giovani il desiderio di fare nuove esperienze lontano da casa è predominante. Quali erano i vostri progetti di vita appena iniziato il percorso universitario?

Giulia Mengotti: All’inizio del mio percorso universitario, la mia visione di futuro non era chiara. Tuttavia, avevo l’ambizione di fare una differenza positiva nel mondo, specializzandomi nella Green Chemistry per affrontare sfide ambientali. La mia esperienza lavorativa presso Sweetgen Ltd a Londra, dove ho sviluppato catalizzatori per la rimozione di sostanze organiche dall’acqua dal gennaio 2019 a giugno 2020, mi ha introdotto al mondo industriale. In questo ruolo, ho potuto dare un contributo positivo alla risoluzione del problema globale dell’inquinamento delle acque.

Paolo Bernardi: Come buona parte dei ragazzi usciti dal mondo universitario, avevo una forte voglia di iniziare un’esperienza lavorativa collegata al mio percorso di Studi. E quindi, di poter iniziare a mettere in pratica quanto studiato precedentemente. Dopo diverse applicazioni in ambito Internazionale, sono stato selezionato per un’internship di 6 mesi da un Ente Europeo che lavora direttamente con la Commissione Europea, ovvero, l’Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima di Lisbona. Durante questo breve periodo, la mia volontà di un percorso professionale internazionale si è sempre più rafforzata.

Lorenzo Mazzoni: Fin da subito ero cosciente che la mia vita sarebbe stata quella di un nomade. L’apprendimento linguistico teorico universitario non può tenere conto degli aspetti pragmatici, reali ed olistici dell’apprendimento che, in particolar modo per le lingue straniere, passa inevitabilmente per l’assimilazione della cultura di riferimento.

Oggi rappresentate una fuga all’inverso: da un lato tanti giovani, terminata l’università, non fanno ritorno a casa ma voi avete scelto di rientrare. Quali motivazioni vi hanno spinto a prendere questa decisione così importante?

Giulia Mengotti: Nel giugno 2020 abbiamo deciso di tornare in Italia principalmente a causa degli impatti della pandemia di Covid-19, che avevano colpito pesantemente il Regno Unito, dove risiedevamo. L’incertezza legata alla salute globale e il desiderio di essere vicini alle nostre famiglie e alle radici durante questa crisi hanno guidato la nostra decisione. Il ritorno in Italia ci ha fornito un senso di protezione e connessione con la nostra comunità di origine in un periodo così difficile.

Paolo Bernardi: Durante il mio periodo di lavoro in Portogallo ero anche propenso a poter continuare la mia esperienza di lavoro fuori dall’Italia. Tuttavia le poco competitive condizioni di lavoro presenti nel territorio Portoghese, sommate alla volontà di poter lavorare per un’azienda del mio territorio che potesse permettermi di mantenere un profilo professionale Internazionale, ha fatto sì che tornassi stabilmente in Italia.

Lorenzo Mazzoni: Per me è stato il Covid. Vivendo in Germania nel momento in cui è scoppiata la pandemia, non potevo più permettermi di rimanere lontano dalla mia famiglia e sono dovuto quindi rientrare.

Ora siete nel team Diasen, un’azienda che sta registrando una crescita esponenziale. Come si lavora in Diasen e con l’imprenditore Diego Mingarelli?

Giulia Mengotti: Il nostro ambiente di lavoro è stimolante e caratterizzato da una forte solidarietà e collaborazione tra colleghi, contribuendo al nostro successo. Diego, il nostro leader, è un visionario che spinge costantemente i limiti della nostra strategia. In sintesi, lavoriamo con determinazione, mirando sempre al miglioramento e mantenendo un atteggiamento positivo.

Paolo Bernardi: La forte volontà di essere sempre più presenti sia in Italia, che in Europa, che nel Mondo, in vie differenti dal tradizionale, ci permette di essere ogni giorno sempre più stimolati al miglioramento. Ci viene sempre più riconosciuto dai nostri interlocutori (anche stranieri) come Diasen sia una famiglia, grazie all’ottimo rapporto collaborativo stabilitosi con i colleghi e soprattutto con Diego.

Lorenzo Mazzoni: Diasen è un’azienda giovane, dinamica e fortemente proiettata verso il futuro. Le qualità aziendali riflettono a pieno la personalità del CEO Diego Mingarelli, il quale riesce a trasmetterci costantemente la sua energia positiva e la fiducia nel processo di crescita che stiamo vivendo. Inoltre, ho avuto la fortuna di aver incontrato colleghi che sono, prima di tutto, persone con cui condividere volentieri il proprio tempo, oltre che ad essere molto competenti nei loro ruoli.

In quale ramo dell’azienda siete operativi?

Giulia Mengotti: Sono Sustainability Analyst nell’Ufficio Tecnico di Diasen, incaricata della gestione delle certificazioni e della sostenibilità dei prodotti. Le mie responsabilità includono l’aggiornamento dei documenti tecnici inerenti ai prodotti e ai sistemi. Inoltre, mi occupo delle certificazioni EPD, LEED e B Corp, conduco ricerche di mercato sulle certificazioni settoriali e contribuisco all’organizzazione della documentazione per le certificazioni ISO 9001, ISO 14001 e ISO 45001.

Paolo Bernardi: Faccio parte dell’Ufficio Commerciale di Diasen, e attualmente sono una sorta di Ambasciatore aziendale in diverse d’Europa e del Mondo. Il mio ruolo principale è quello di poter trovare partner commerciali chiave in Paesi lontani, non solo fisicamente, ma anche linguisticamente e culturalmente.

Lorenzo Mazzoni: Coordino e sviluppo il mercato francofono e tedesco. Avendo studiato mediazione linguistica, mi piace poter creare ponti culturali che rendano possibile lo scambio prolifico di idee, innovazioni e punti di vista.

Facendo un bilancio, in base alla vostra esperienza, quale consiglio volete dare ai ragazzi che non vedono oggi una prospettiva lavorativa e di realizzazione professionale nel nostro territorio?

Giulia Mengotti: Il mio consiglio per i giovani che si sentono scoraggiati riguardo alle opportunità lavorative è di essere aperti a sperimentare e perseguire ciò che li appassiona, indipendentemente dalle sfide o dalla posizione geografica. La carriera e la vita sono un’avventura unica, quindi esplorate diverse opportunità, sia in Italia che all’estero, senza vergogna. Nonostante le sfide, il paese offre possibilità e la situazione può cambiare nel tempo. L’importante è seguire la passione, imparare dall’esperienza e rimanere aperti a nuove opportunità.

Paolo Bernardi: Ai giovani ragazzi di oggi consiglio di non scoraggiarsi ai primi no e alle prime bocciature. È importante svolgere un percorso professionale in linea con i propri desideri, poiché

svolgere un lavoro che ci piace è fondamentale per stare bene tutti i giorni con sé stessi. Se si ha modo, anche per poco, è importante svolgere un’esperienza all’estero, in modo da potersi creare una mentalità aperta volta ad acquisire sempre più un bagaglio di esperienze di vita. Il nostro territorio, seppur a primo impatto possa non sembrare così, ha molto da offrire in termini di crescita e opportunità. A volte, bisogna pensare (o seguire) chi pensa fuori dagli schemi.

Lorenzo Mazzoni: Siate più preparati e competenti possibile sulla vostra vocazione e non sottovalutate mai i particolari. Molte volte il vero valore aggiunto è nascosto e viene fuori quando meno lo si aspetta.

Progetti ed aspettative per il futuro in ambito Diasen?

Giulia Mengotti: Il futuro sarà sempre più orientato verso soluzioni sostenibili e certificate per affrontare sfide ambientali. Partecipare a questo processo di innovazione e sostenibilità è fonte di soddisfazione e crescita costante, contribuendo a plasmare il futuro. Le aspettative e i progetti sono strettamente legati a questo impegno, affrontando il futuro con entusiasmo.

Paolo Bernardi: L’obiettivo è sempre più quello di “esportare” in termini di conoscenza il nostro concetto di Comfort Sostenibile attraverso la filosofia del Costruire Mediterraneo. Questo concetto, altro non è, che quello di vivere in ambienti confortevoli, salubri e soprattutto belli. La mia volontà è quella di continuare in questo percorso di crescita professionale e personale, con la stessa determinazione ed entusiasmo che l’azienda sta avendo verso il futuro.

Lorenzo Mazzoni: Continuare ad imparare come ho fatto in questi anni. Personalmente, vedere il lavoro come un ambiente dove continuare ad apprendere e a crescere come persona è la chiave per potermi sentire soddisfatto del lavoro che sto facendo e dei risultati che posso raggiungere.

Gigliola Marinelli