Fabriano – Cassa integrazione e incognita vendita del ramo d’azienda Giano 1264

I dipendenti del ramo d’azienda Giano 1264 del gruppo Fedrigoni nello stabilimento delle Cartiere di Fabriano (reparto F3), insieme ai lavoratori del sito produttivo di Rocchetta Bassa, sono stati messi nuovamente in cassa integrazione. In tutto sono 180 quelli che hanno dovuto far ricorso all’ammortizzatore sociale. C’è in certezza: entro l’anno questo settore potrebbe essere venduto. Il reparto F3, specializzato nella carta per fotocopie, tornerà a lavorare domani dopo due settimane di stop. Lo stabilimento di Rocchetta, invece, lunedì prossimo. Durante il periodo di fermo tutti i servizi, portineria, manutenzione, logistica e gestione ditte esterne, hanno garantito il corretto esercizio dello stabilimento. La nuova ondata di cassa integrazione è diventata, ultimamente, ciclica: dopo la pausa tra Natale e l’Epifania, a fine 2022, i lavoratori degli stabilimenti di via XIII Luglio, in città, e di Rocchetta Bassa, vicino Albacina, sono rimasti a casa altre due settimane tra aprile e maggio, senza considerare poi la fermata di agosto. Ora il nuovo stop alla produzione. Fabriano tornerà a lavorare domani, Rocchetta Bassa la settimana prossima. Non si esclude una nuova fermata, come già accaduto, più lunga, a fine anno. I sindacati monitorano la situazione. “Il reparto F3 di Fabriano – dice Valerio Monti, segretario regionale Uilcom Uil – e lo stabilimento di Rocchetta Bassa sono in cassa integrazione. Si è prodotto molto l’anno scorso, riempendo i magazzini di tutto il gruppo e non solo”. C’è minore richiesta sul mercato di carta per le fotocopie mentre si sta puntando su carte speciali e autoadesive. “Stiamo monitorando come RSU e come segreteria Uilcom – prosegue – la situazione di Giano 1264, il ramo d’azienda venduto da Fedrigoni l’anno scorso: è probabile la sua vendita entro la fine dell’anno. Già nel 2022 chiedemmo garanzie occupazionali, ora – conclude Monti – attendiamo di conoscere quali saranno le nuove mosse del gruppo Fedrigoni. Il 19 ottobre verranno i vertici aziendali proprio per discutere di questa situazione”.

Marco Antonini