“Le relazioni che salvano”. Tre eventi per avviare a Fabriano l’anno pastorale
Fabriano – Quest’anno la ripresa dell’anno pastorale è arricchita da tre eventi promossi dalla Consulta delle aggregazioni laicali e dagli Uffici pastorali della diocesi. Il tema scelto per ripartire è la relazione, parola tanto inflazionata, quanto fondamentale nella chiesa di oggi.
Qualcuno ha detto: «ciò che salverà la Chiesa non saranno le teologie, ma la relazione», per questo abbiamo scelto di riflettere proprio sul modo con cui ciascuno di noi interagisce con il prossimo, perché pensiamo sia fondamentale poter diffondere una cultura di relazioni luminosi, costruttive e che soprattutto sappiano trasferire vita e non toglierla. Nel corso della vita si ricercano e si costruiscono relazioni. C’è chi le reputa un ingrediente fondamentale dell’esistenza e costruisce numerose reti, e chi scegli di instaurare solo pochi rapporti. I rapporti con gli altri rivestono un ruolo importante sia per la sopravvivenza delle persone: numerosi studi sul sostegno sociale mostrano che le persone con minori contatti sociali si ammalano di più e hanno maggiori difficoltà a riprendersi dalle malattie; sia per il mantenimento della salute: diverse ricerche sostengono che la presenza di un partner è un fattore protettivo. Tuttavia la semplice presenza degli altri non è sufficiente a vivere una vita sana. Oltre alla quantità è importante la qualità dei rapporti che viviamo. Una relazione di qualità è caratterizzata da rispetto, premurosità, fiducia, onestà, sostegno, buona comunicazione. Le relazioni positive favoriscono empatia, gratitudine, apertura, compassione, comprensione e rispetto per la diversità. Le relazioni negative invece sono strumentalizzanti, coercitive, ingiuste e sbilanciate. Inoltre, a mio avviso, una caratteristica importante delle relazioni sane è la reciprocità, e non si tratta di quantificare lo scambio ma di stabilire una dinamica di mutualità tra sé e l’altro, cioè uno scambio sano, reciproco e appagante.
Ma come ci si prende cura di una relazione? Per prendersi cura di una relazione bisogna innanzitutto pensarla. Riflettere è il primo passo per non restare invischiati in relazioni spente e senza più nulla da offrire. In secondo luogo è necessario ascoltare le Emozioni cioè riconoscerle, esprimerle e imparare a gestirle. Le relazioni sono strettamente legate alla sfera emotiva: se si è felici si esprime maggiormente l’affetto, se si percepisce amore ci si avvicina fisicamente e mentalmente all’altro. In terzo luogo è importante individuare i Bisogni e soddisfarli. I bisogni insoddisfatti creano uno stato di deprivazione e malessere. In quarto luogo è fondamentale Ascoltare e Comunicare: occuparsi del modo di comunicare è fondamentale per mantenere un buon rapporto. Spesso non trovare il modo efficace per esprimersi fa nascere contrasti e allontanamenti. Per tutti questi motivi abbiamo deciso di puntare su questo tema e di proporre tre luoghi di ascolto e confronto, rivolti alla cittadinanza. Siamo usciti dalle chiese e ci siamo diretti nei luoghi di incontro della città.
Giovedì 5 ottobre ore 18.30
The tanning Pub
“L’amicizia è un regalo che fai a te stesso”
Chiacchiere&Cocktails su amicizia e affettività per adolescenti e giovani.
Con: Martina Pecci – psicologa
Giovanni Ciocca – Divulgatore, attore e Classicista
modera l’incontro Cristina Corvo
Venerdì 6 ottobre, h 18:00
Oratorio della Carità
“Il futuro del lavoro e i lavori del futuro”
TALK-APERITIVO per adolescenti e giovani, ma anche per gli adulti che vogliono scoprire quel qualcosa in più.
con Franco Ferrazza (Consulente aziendale, Career Coach, Formatore),
con un’introduzione di Monia Lazzari (Psicologa del lavoro).
Un dialogo aperto e informale a partire dai dati del territorio e dalle domande dei giovani.
Venerdì 6 ottobre ore 21
Salone «CHIARA LUCE BADANO» PARROCCHIA DELLA MISERICORDIA
Proiezione del film – documentario “Quel qualcosa in più”, di Nicole Smith e Davide Basso.
Il film costituisce una preziosa e importante testimonianza sul tema della relazione di cura tra medico e paziente.
Introduce il film il Dr Pietro Torresan, medico chirurgo oculista, presidente dell’Associazione Medici Cattolici Italiani di Fabriano.
Alla fine la Dr.ssa Maria Gabriella Folisi e la Dr.ssa Myriam Mariotti animeranno uno spazio di dialogo con i partecipanti.
Tutto è gratuito e tutto è senza prenotazione. Basta la voglia di mettersi in gioco e di riflettere sul senso e sul valore che diamo alla relazione.