Fabriano – Idee per un centro storico diverso, punti di vista e critiche

Non solo centro aperto o chiuso alle auto nei giorni feriali, prima e dopo Palazzo del Podestà, ma l’avvio di un processo, lento e lungo, che porti ad un cambio di mentalità a Fabriano che valorizzi l’accoglienza turistica. Il dibattito innescato dopo l’anticipazione circa il nuovo gruppo di lavoro dei commercianti che intende incontrare l’Amministrazione comunale per fermare lo spopolamento del centro, si arricchisce di nuovi punti di vista. Dopo il capogruppo PD, Paolo Paladini, che ha annunciato una mappatura dei locali comunali chiusi del centro, che verranno sistemati e poi messi a bando a prezzi calmierati, è Pino Pariano, gruppo “Sorci Fabriano c’è 30001”, a mettere un po’ di pepe. “Le possibilità di sviluppo sono ancora concrete, ma serve un mix di scelte che impattino sull’aspetto economico e residenziale. La mancanza di programmazione da parte del Comune – attacca – sta producendo un vero e proprio stallo nel centro, sia sotto l’aspetto sociale che commerciale”. Pariano evidenzia la chiusura di molti negozi in Piazza del Comune e il trasferimento di alcuni in periferia. “Occorre puntare – dice il consigliere di minoranza – sulla creazione di reti d’impresa, sull’implementazione dell’arredo urbano, sull’attrazione di nuovi residenti e attività commerciali. La desertificazione commerciale meriterebbe maggiore attenzione da parte della Giunta Ghergo. Occorre – ribadisce – un serio confronto con le categorie imprenditoriali e professionali, con i cittadini, cercando soluzioni e non riducendo la discussione al dilemma sull’apertura o la chiusura al passaggio delle macchine in centro, ma di questo non si vede traccia nei programmi dell’amministrazione”.

Danilo Silvi, Fratelli d’Italia: “Servono idee forti e per tutto l’anno. Questa zona della città va valorizzata con eventi importanti da calendarizzare e pubblicizzare altrove. Serve, però, un cambio di mentalità e tanto coraggio. Sono per la chiusura maggiore del centro, non dai pilomat situati davanti la chiesa di San Filippo, ma estenderei la chiusura anche a quei pochi metri che separano la salita di via Balbo dall’incrocio davanti Poste Centrali. Dall’altra parte estenderei la Ztl in via Cialdini naturalmente creando maggiori servizi per turisti e residenti”.

Più duro Olindo Stroppa, ex consigliere comunale di Forza Italia. “Non siamo stati in grado negli anni passati di utilizzare i fondi del terremoto del 1997 per valorizzare e migliore il centro, cosa che altre città hanno fatto, vedi Foligno. Noi – spiega – abbiamo spostato il Comune e le scuole le abbiamo realizzate in estrema periferia. Abbiamo affitti improponibili per chi vuole iniziare una attività, l’ornato pubblico è lo stesso di quando ero bambino. C’è bisogno di ridisegnare una nuova città” conclude.

L’assessore, Andrea Giombi, intanto, annuncia che il Comune ha affidato il servizio per installare una nuova cartellonistica turistica, tra cui la scritta “Città della carta e della filigrana” ad ogni ingresso di Fabriano. “Servirà – sottolinea – anche per il progetto “Mille passi in centro” che permetterà al turista dal Museo della Carta di cogliere con facilità le bellezze del centro”.

Marco Antonini