Mense esternalizzate l’affondo di Roberto Sorci dopo l’analisi dei revisori

di Roberto Sorci, consigliere comunale gruppo “Sorci Fabriano c’è 30001”

Oramai è chiaro che l’esternalizzazione del servizio di refezione scolastica, non ha nulla a che fare con il miglioramento organizzativo e finanziario del Comune ma ha altri scopi.
Il 15 maggio 2023, avevo segnalato ai Sindaci Revisori del Comune, visto il loro parere positivo sull’atto consigliare dell’esternalizzazione delle mense scolastiche alla Jesi Servizi S.r.l. con una procedura in house, invece che a gara pubblica, delle anomalie nei conti per l’affidamento in house, sostenendo che, secondo me, le condizioni offerte da Jesi Servizi S.r.l non rispondevano secondo me ai requisiti previsti dalla norma di legge per poterla affidare direttamente in house.
Ebbene in data 19 luglio 2023, dopo 60 giorni, i Sindaci Revisori mi hanno cortesemente risposto con una lettera di 10 pagine, dove sulla contestazione dell’IVA evidenziano che effettivamente si tratta solo di 89 mila euro”, concludono affermando “che alla luce del pertinente quesito formulato dal se si volesse rideterminare il costo pasto, viste le economie di spesa, si arriverebbe a 8,37euro e rileva ancora un margine positive per l’affidamento a 6,81 euro come l’affidamento in house”.
Quindi il margine positivo da loro certificato nell’atto allegato alla delibera del CC, stimato in 1,12 euro per il loro parere favorevole ai fini ANAC, è sceso a 0,49 euro, per effetto di questa sola mia contestazione. Ma si sono “dimenticati” di approfondire, le altre evidenti “potenziali anomalie” contenute nel progetto, anche perché loro stessi, nel parere allegato all’atto consigliare dove calcolano il margine positivo dell’operazione, di fatto indicano che il costo pasto offerto da Jesi Servizi in realtà per il Comune vale €7,88 e non € 6,81.
Quindi l’ipotetico margine positivo, che al massimo oggi dopo la mia osservazione, potrà valere al massimo 67 mila euro, diventa ridicolo rispetto alla decisione intrapresa. Se l’obiettivo era ottenere, mantenendo la qualità ed efficienza del servizio ed avere un miglioramento nella gestione finanziaria del servizio, allora con le condizioni proposte da Jesi Servizi S.r.l., dovevano andare a GARA PUBBLICA. Come dimostra a questo punto il ridicolo benchmarking utilizzato a pag. 57 del progetto, e non regalare a Jesi Servizi oltre duecentomila euro di margine all’anno, con un contratto di durata 5 anni, quindi un milione di euro, tanto per essere chiari.
Io che sono “in politica un uomo di mondo”, leggendo la risposta, dove l’evidenza non si può negare, ho prontamente risposto, osservando sommessamente che non avevano tenuto conto delle ulteriori osservazioni, che ho nuovamente evidenziato nella lettera di risposta. Anche perché l’affidamento in house è assoggettato a precise regole e capendo come funziona il mondo e il tempo trascorso, ho ribadito per iscritto le mie perplessità. Perché dopo aver osservato la concentrazione di “anomalie” nel progetto e tutte dirette a supportare un certo obbiettivo. Vista l’arroganza “politica e intellettuale” di questa Amministrazione, trattandosi di un “atto pubblico”, certe decisioni possono essere assoggettate non solo ad ANAC, che doveva esprimersi entro 60 giorni dalla data (teoricamente il 28 giugno), dalla approvazione dell’atto che ricordo riportava il parere favorevole dell’OREF con i valori IVA INCLUSA, ma anche ad altri Enti.
Il progetto così fatto, ritengo che non stia facendo gli interessi dei cittadini di Fabriano, per la sua organizzazione e soprattutto in termini finanziari, ma è finalizzata ad altri scopi di natura politica. Non aggiungo altri giudizi, pensando che questa Amministrazione vuole anche privare la città di Fabriano della storica CASA ALBERGO PER ANZIANI, in una città e un comprensorio che avrebbero bisogno del contrario, perché negli ultimi tempi avrebbe perso intorno ai 100 mila euro, poi ne “regaliamo” il doppio ad una società di cui il Comune di Fabriano possiede 1% che ha anche acquistato a novembre scorso per 9.818 euro al fine di supportare questa operazione di esternalizzazione. L’argomento CASA ALBERGO PER ANZIANI di Via Saffi, lo affronteremo nel prossimo Consiglio Comunale e voglio vedere tutti quelli che in questa città si riempiono la bocca e parlano di solidarietà verso i soggetti fragili, che diranno in proposito. Diceva una famosa pubblicità “la città non ha bisogno di eroi ma di cittadini”.

Il testo della nuova missiva all’Oref, con le osservazioni al loro ulteriore parere

Gentile Presidente,
desidero ringraziare Lei e gli altri componenti dell’OREF, per la vostra cortese risposta, vorrei però esternarvi alcune considerazioni in merito.
Prendo atto che quanto sottoposto da parte mia alla vostra attenzione, era pertinente quindi anche voi rilevate la “irregolare” presenza dell’IVA nella definizione del costo pasto, per un ammontare di 89.260 euro. Valore da Voi determinato, utilizzando i prospetti che gli uffici comunali vi hanno dovuto fornire dopo la mia richiesta, mentre io nelle mie simulazioni, per definire il costo pasto del servizio in economia, ho calcolato un IVA, tra quella al 22% e quella al 4% per le derrate (anche se il mix alimentare porterebbe al 10%), per una cifra di 109.809 euro. Vista la differenza, mi consenta, una battuta, memore della mia esperienza passata, visto che in qualità di Sindaco sono stato “omaggiato” di un decreto penale di condanna a nove mesi, per la dichiarazione IVA 2009 del Comune di Fabriano a seguito di un accertamento dell’Agenzia delle Entrate, per errati versamenti IVA da parte dell’Ente, poi grazie a Dio poi assolto.

Prendo quindi atto della cifra da voi indicata, ma mi permetto di fare sulle vostre conclusioni alcune osservazioni:
1. Aggiungendo i COSTI NON CESSANTI, come da voi correttamente indicati nel vostro parere del 27/04/2023 n° 25, per il calcolo del margine finale, il “famoso” margine positivo si riduce quindi a € 0,49;
2. Faccio sommessamente inoltre notare, che questo margine è calcolato confrontando un’organizzazione a tre (3) punti di cottura, con quello proposto da Jesi Servizi che è a due (2) punti di cottura. Allora se si fa correttamente il confronto, come si dovrebbe fare, ovvero a medesima organizzazione, eliminando i costi in più, dovuti al punto di cottura, la mia simulazione porta a un costo pasto, secondo il modello con margine finale di € 0,0. Se poi volete assumere il costo pasto 2021, con 4 punti di cottura, scorporando l’IVA, sicuramente avrete un valore ancora più basso, nonostante l’inflazione sui prezzi delle derrate. Questo per esternarvi che la soluzione di affidamento in house a Jesi Servizi S.r.l., non ha nulla a che fare con il miglioramento e l’efficientamento del servizio.
3. La norma in materia prevede anche un confronto con il mercato, per un eventuale GARA PUBBLICA, allora il benchmarking utilizzato a pag. 57, del progetto comunale, oltre ad essere “ridicolo” per le città prese a confronto è pure “stranamente” sbagliato. Il dato riferito a Matelica è errato. Come potete vedere dalla TABELLA a seguito riportata, dove sono stati indicati dati che erano noti al momento della proposta, per quanto riguarda i Comuni appartenenti al nostro territorio, che hanno il servizio affidato a terzi.

Come potete notare una GARA PUBBLICA, avrebbe prodotto un risultato molto, ma molto migliore. I Comuni sopra indicati, andati a gara, hanno servizi di ottima qualità. Questo senza poi considerare altri risparmi, dovuti ai potenziali ribassi di gara.
Aggiungo che nel conteggio del costo pasto per Jesi Servizi, le utily (EE, Gas, TARI) non sono conteggiate. Correttamente aggiungo, che anche nella formazione del costo in “economia” non erano considerate, ma lo sarebbero state considerati in caso di una eventuale gara.
Come potete notare nel confronto degli appalti degli altri comuni, ho esasperato i costi, introducendo i costi non cessanti, che teoricamente non ci dovrebbero entrare.
Infatti, avrei dovuto considerare solo € 0,44 come nel prospetto di pag.57.
Quindi i costi comunque sarebbero nettamente inferiori a € 6,60 valore utilizzato come riferimento per dimostrare che l’offerta di Jesi Servizi S.r.l. è congrua.
Tenendo conto sempre delle vostre considerazioni sulla copertura dei SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE e ricordando in special modo, il tasso di copertura delle mense, che, se non vado errato nel vostro documento di validazione del rendiconto di gestione 2022, avete indicato pari al 46,56%.
Che vuol dire che le famiglie utenti del servizio mensa, coprono i costi di oltre 1 milione di euro per detta percentuale e il Comune, per coprire i costi totali del servizio, come è a voi noto, deve partecipare con oltre mezzo milione di euro, derivanti dalle tasse comunali dei fabrianesi.
Ribadisco quindi che con il prezzo offerto da Jesi Servizi S.r.l., l’affidamento in House, secondo me, non risponde ai requisiti della norma aggiungendo anche una amara riflessione, che per fare questo affidamento in house, abbiamo speso a novembre 2022 €9.818 per acquisire 1%.
Il tutto perché a parere dello scrivente e correttamente come scritto anche da voi, bisogna OBBLIGATORIAMENTE effettuare anche la VALUTAZIONE SULLA CONGRUITÀ ECONOMICA della scelta e questo avviene:

a) Attraverso la valutazione sulla congruità dell’offerta economica avanzata;
b) Obbligo motivazionale aggravato per il mancato ricorso al mercato.
Io non discuto i cambiamenti organizzativi, ma tutti vanno fatti per migliorare le attività comunali, anche con scelte “difficili”, ma non per svendere le organizzazioni e perseguire altri obbiettivi.