TELECAMERE, UN PROGETTO DEL COMUNE DI FABRIANO DA 250 MILA EURO

di Marco Antonini

Fabriano – Telecamere per prevenire i reati predatori e per aumentare il senso di sicurezza: si muove l’Amministrazione comunale con un progetto da 250 mila euro. Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, conferma che nei prossimi mesi potrebbe diventare realtà il progetto, costo 180 mila euro, per dotare i varchi di accesso alla città della carta, del sistema “targa system”. Con i restanti 70mila euro è allo studio un progetto per potenziare la videosorveglianza in particolar modo nei giardini pubblici – negli ultimi giorni in prossimità dei parchi sono state ritrovate siringhe – e nelle vie del centro storico. Sarà un progetto che, anno dopo anno, potrà essere ulteriormente implementato, in base alle risorse in bilancio. Per adesso si parte con una spesa di 250mila euro per le telecamere che saranno sicuramente utili anche alle forze dell’ordine per le loro indagini su ciò che accade nel cuore di Fabriano. L’Amministrazione comunale sta studiando il mondo di potenziare la videosorveglianza nel Fabrianese, una misura per prevenire i furti e aumentare la percezione di sicurezza in un territorio che spesso ha a che fare con i ladri. Arriveranno, così, le telecamere nei cinque varchi della città per leggere in tempo reale le targhe dei mezzi in circolazione e tenere la viabilità sotto controllo: varco Sassoferrato; varco Roma; varco Collamato; varco Ancona; varco Collegiglioni. Tra le novità inserite nel regolamento comunale le foto-trappole e le body-cam, piccole telecamere che gli agenti della polizia locale potranno indossare sopra la divisa. Nel progetto anche la realizzazione di una centrale di controllo da allestire in Municipio. Anche Sassoferrato, indirettamente, avrà più controlli grazie alle 42 che verranno a breve installate per controllare 520 chilometri quadrati tra Acqualagna, Apecchio, Cagli, Cantiano, Frontone e Serra Sant’Abbondio. Il sistema evoluto di videosorveglianza pubblica con lettura avanzata di targhe è unico per i sei comuni ed è stato progettato dall’Unione Montana Catria Nerone.