Sassoferrato – “Si alle fonti di energia rinnovabile se non devastano il territorio”

Sassoferrato – Il Comitato dei cittadini in un’Assemblea sul fotovoltaico a terra nei pressi di Monterosso Stazione, la zona recentemente devastata dall’alluvione.

Grande partecipazione dei cittadini sassoferratesi all’Assemblea, tenutasi venerdì 30 giugno, nella Sala Parrocchiale di Monterosso, convocata dal Comitato Monte Strega per illustrare i contenuti del Progetto per l’installazione di pannelli fotovoltaici a terra, “Sassoferrato 1” e “Sassoferrato 2” nell’area industriale sovracomunale di Monterosso Stazione. L’ing. Simone Biocco, uno dei portavoce del Comitato, ha evidenziato le caratteristiche dell’iniziativa della Società proponente “Solar Challenge 7 Srl”, non tralasciando una serie di altri aspetti di natura tecnica e di natura legale che saranno ulteriormente approfonditi. Ne è seguito un ricco dibattito, con proposte e valutazioni che hanno arricchito di contenuti le ipotesi operative e le azioni del Comitato. Tra queste, da segnalare, il rischio salute per la vicinanza dei pannelli alle abitazioni.

La proposta che il Comitato ha posto all’attenzione dei cittadini, che ha trovato ampi consensi, è la seguente: Si alle Fonti di Energia Rinnovabile (FER) se non devastano il territorio e se portano benefici alla collettività e danno luogo alle Comunità di Energia Rinnovabile (CER). E’ già iniziata la raccolta delle firme che proseguirà nei prossimi giorni, con un numero già consistente di adesioni. E’ stata ribadita l’apertura del Comitato alla ricerca di energie alternative, ma – è stato detto – ci sono altre possibilità che non siano l’invasiva occupazione di suolo con il fotovoltaico, che può essere ben collocato altrove e non aprire così una ferita gravissima che segnerebbe, per decenni, un territorio ad alta valenza ambientale e naturalistica, anche perché collocato in prossimità di produzioni agricole bio e a ridosso delle abitazioni.

E’ stato richiamato l’art. 9 della Costituzione, uno dei più significativi secondo Salvatore Settis: “La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Come pure è stato richiamato l’impegno di molte generazioni che ci hanno consegnato una risorsa indispensabile per uno sviluppo non più industriale: “Il territorio – ha detto uno dei portavoce del Comitato – è un’opera d’arte: forse la più alta, la più corale che l’umanità abbia espresso nel tempo lungo della storia”. E qualcuno venga a spiegarci perché dovremmo distruggerlo solo per un guadagno ed una speculazione di pochi, lontani e insensibili ad ogni valore che non sia il vil denaro.